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09/06/2010 08:53

Onu: Commissione internazionale sul raid israeliano alla flottiglia per Gaza

Il segretario generale Ban Ki-moon rinnova la richiesta al governo di Tel Aviv. Egli auspica un “coinvolgimento internazionale credibile” per assicurare una risposta “puntuale e credibile” sulla vicenda. L’Egitto apre a tempo indeterminato il valico di Rafah, interrompendo il blocco.

New York (AsiaNews/Agenzie) – Ban Ki-moon rinnova a Israele la richiesta di partecipare a una Commissione di inchiesta internazionale, sull’assalto alla Mavi Marmara del 31 maggio scorso. La nave faceva parte di una flottiglia di attivisti filo-palestinesi; nel raid dell’esercito israeliano sono morte 9 persone e ferito decine. Il segretario generale Onu ha avanzato di nuovo la proposta, dopo il rifiuto di Tel Aviv di affidare le indagini a un tribunale internazionale. Intanto l’Egitto ha interrotto il blocco su Gaza, aprendo il valico di Rafah.

 

Israele continua sulla linea della fermezza e sottolinea che l’indagine sull’assalto dell’esercito alle navi di pacifisti è di propria – ed esclusiva – competenza. Il governo spiega che guarderà solo alla legalità del blocco navale imposto su Gaza e del successivo assalto alle navi cariche di aiuti.

 

Tuttavia, un portavoce delle Nazioni Unite riferisce che Ban Ki-moon spera in un “coinvolgimento internazionale credibile” sulle indagini, per assicurare una risposta “puntuale, credibile, imparziale e trasparente”. Egli aggiunge che non hanno ancora ricevuto un rifiuto ufficiale da Israele.

 

Intanto l’Egitto ha interrotto il blocco su Gaza, aprendo a tempo indeterminato il valico di Rafah. Ad annunciarlo è il portavoce del Ministero degli esteri, secondo cui il passaggio sarà consentito a persone “in possesso di un permesso speciale”. Tuttavia, non si tratta ancora di un’apertura totale perché Il Cairo autorizza un “libero transito” solo di persone e di aiuti umanitari.


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