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27 settembre 2010

Gaza: Salpata Irene, Nave Ebraica Contro Assedio

A bordo dell’imbarcazione battente bandiera britannica, partita da Cipro, ci sono una decina di pacifisti ebrei e israeliani che si oppongono al blocco di Gaza attuato dal governo Netanyahu

Roma, 27settembre 2010, Nena News – Da mesi gli organizzatori di «European Jews for a Just Peace» mantenevano un riserbo strettissimo sul porto da dove sarebbe partita la nave pacifista ebraica contro il blocco israeliano di Gaza della quale si parlava da mesi. Ieri pomeriggio all’improvviso è arrivato l’annuncio ufficiale. La “Irene”, una imbarcazione a vela con una decina di pacifisti israeliani ed ebrei con cittadinanza europea e americana, è salpata dal porto di Famagosta (Cipro) per dirigersi verso Gaza. Lo scopo dichiarato è quello di violare il blocco marittimo attuato dalla Marina militare israeliana davanti alle coste di Gaza. La traversata dovrebbe durare 36 ore e ad attendere a Gaza city la “Irene” c’è l’Ong medica «Gaza Community Mental Health Programme», diretta dal dottor Eyad Sarraj, noto attivista palestinese.

A «guidare» il gruppo di pacifisti ebrei è Yonatan Shapira, un ex pilota di elicotteri dell’aviazione israeliana. A proposito di un possibile arrembaggio israeliano alla “Irene” – lo scorso 31 agosto le forze armate dello Stato ebraico fermarono con la forza in acque internazionali le sei navi della Freedom Flotilla dirette a Gaza e uccisero nove attivisti turchi -, Shapira ha sottolineato che i passeggeri attueranno una resistenza pacifica, non violenta. Uno degli organizzatori, Richard Kuper, ha spiegato  che l’obiettivo della missione è quella di dimostrare che non tutti gli ebrei sostengono le politiche dei governi israeliani nei confronti dei palestinesi.

Tra i partecipanti vi sono Rami Elhanan, un israeliano che ha perso la figlia in un attentato suicida a Gerusalemme nel 1997. «Quel milione e mezzo di palestinesi di Gaza sono vittime come lo sono io» ha detto ai giornalisti spiegando le ragioni della sua presenza a bordo. Ma anche un sopravvissuto all’Olocausto, Reuven Moshkovitz, di 82 anni, e  Carole Angier la biografa di Primo Levi. (red) Nena News

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