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Sabato 23 Gennaio 2010 21:16 Ma'an

Il Muro dell'Egitto Distruggerà la Falda Idrica di Gaza
Ma’an News Agency
“Gli esperti affermano che il muro dell’Egitto distruggerà la falda idrica di Gaza”

tradotto da Mariano Mingarelli
testo inglese in : http://www.maannews.net/eng/Print.aspx?ID=254812

Gaza – Ma’an – Domenica, durante un simposio intitolato Il Muro di Metallo tra l’Egitto e Gaza: ripercussioni e conseguenze, di tipo ambientale ed umano, tenutosi a Gaza, gli esperti hanno stabilito che il muro sotterraneo di acciaio dell’Egitto porterà alla distruzione della falda acquifera di Gaza. 

Esperti e specialisti hanno fatto appello a università e a centri di ricerca perché compartecipino agli studi sull’impatto del muro di acciaio dell’Egitto lungo i confini di Gaza.

L’esperto idrologo Nezar Al-Weheidi ha notato che il muro di metallo mette a rischio il sistema del comprensorio idrico sotterraneo di Gaza e, a seguito dell’inquinamento, causerà la distruzione della falda acquifera. Ciò, a sua volta, produrrà ripercussioni devastanti di tipo ambientale, economico e sociale a carico di entrambi, sia degli egiziani che dei palestinesi, cioè la distruzione dei pozzi di acqua da bere e di quelli utilizzati per l’agricoltura e per le altre industrie.

Scavi molto estesi potrebbero portare alla risalita di acqua salina per pompaggio, con il conseguente sprofondamento del terreno. Al-Weheidi ha avvertito che ciò potrebbe determinare il crollo dei palazzi di Gaza. I tunnel, ha detto, contribuirebbero al flusso dell’acqua salina.

Distruzione della falda idrica.

Abed Al-Fattah Abed Rabu, docente in Scienze Ambientali presso l’Università Islamica ha affermato che “ il muro di metallo, interrato ad una profondità dai 20 ai 30 metri, ostruirà il flusso dell’acqua nella falda idrica comune posta tra il Sinai e Gaza, metterà a rischio la falda idrica che è già sofferente per numerosi problemi, inclusa la mancanza di acqua, l’inquinamento e la cattiva gestione.”

“La costruzione del muro contribuirà alla contaminazione della falda idrica a causa della debolezza e dell’incoerenza del terreno il quale, a sua volta, contribuirà al degrado della qualità dell’acqua. Ciò porterà ad un aumento dell’impoverimento dell’ambiente locale e influenzerà le condizioni di salute ed ambientali di Gaza.” 



Diramazioni economiche.

Mu’een Rajab, economista dell’Università Al-Azhar, ha rilevato che: “il lavoro incerto nei tunnel impedirà ai mercati locali di avere accesso ai prodotti che giungono attraverso le gallerie, quali forniture di cibo e di materiali da costruzione. Ciò determinerebbe l’abbattimento dello sviluppo dei mercati locali – un problema che contribuirà allo sviluppo di una grave recessione economica.”

“In tale situazione, Gaza svilupperà un mercato nero, per una gran quantità di beni compresi quelli essenziali, un’andare alle stelle dei prezzi e lunghe file infinite. 

Crescendo il grado di disoccupazione, Rajab ha valutato che più di 30.000 lavoratori avrebbero perso il loro lavoro. 



Il ruolo dei mezzi di informazione.

Samir Hamtu, un giornalista esperto in Palestina, ha affermato che le testate giornalistiche devono assumere una linea professionale nel trattare quelle che sono le ripercussioni della costruzione del muro, dedicando particolare attenzione agli aspetti umani, geografici e demografici di questo problema, invece di promuovere campagne che porteranno ad un aumento di tensione nei rapporti tra gli egiziani e i palestinesi.

Hamtu ha spronato le testate giornalistiche a giocare un ruolo importante nel trasmettere i punti di vista di entrambe le parti che risentono del muro. “Il problema più importante è quello di mettere a fuoco l’urgenza dell’apertura del posto di confine e di porre termine all’assedio senza che ci sia un innalzamento delle tensioni che avrebbero danneggiato gli interessi dei palestinesi.”

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