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02/07/2010

Kosovo, esplosione al corteo di Mitrovica: 12 feriti e un morto

Sedata nel sangue la manifestazione della minoranza serba contro l'apertura di un ufficio di rappresentanza albanese

Un'esplosione ha ucciso una persona e provocato 12 feriti durante una manifestazione di 600 cittadini serbi che protestavano contro l'apertura di un ufficio amministrativo di rappresentanza della maggioranza albanese nella città di Mitrovica, Kosovo settentrionale. La detonazione dell'ordigno ha causato la morte del pediatra Mesud Dzekovic, colpito nel petto e intorno al cuore, dopo alcune ore di ricovero in ospedale.

La divisione della città in due parti riflette la distanza tra la comunità albanese e la minoranza serba (circa 20 mila persone) che rifiuta l'indipendenza del Kosovo dalla madrepatria, dichiarata unilateralmente nel 2008. Il fiume Ibar divide la zona sud dove vivono gli albanesi dal nord dove abitano i serbi. Lo scorso maggio, le forze di pace della Nato sono dovute intervenire per sedare gli scontri tra migliaia di serbi e albanesi in concomitanza con le elezioni politiche organizzate nella parte settentrionale di Mitrovica dal governo di Belgrado. La pace in Kosovo è mantenuta dai 10 mila soldati delle forze Nato e dalla polizia dell'Unione europea. Il presidente serbo Boris Tadic, il suo omologo kosovaro Fatmir Sejdiu, e la portavoce della missione europea Eulex Irina Gudeljevic hanno condannato duramente l'esplosione odierna. "Invitiamo a evitare ogni azione sucettibile di portare a un aggravamento della situazione", ha chiarito Gudeljevic. La violenza danneggia gli interessi di tutti i cittadini del Kosovo, secondo il presidente Sejdiu.

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