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Last Modified: 04 Oct 2010 08:52 GMT

Coloni appiccano il fuoco ad una Moschea

Coloni israeliani hanno appiccato il fuoco ad una Moschea nei territori occupati della Palestina nella West Bank,  hanno bruciato i tappeti per la preghiera, un grande numero di libri del Corano, e hanno lasciato scritte anti-arabe sui muri.

Secondo la testimonianza del sindaco Ahmad Thawabteh, cinque coloni hanno fatto irruzione in una Moscha di Beit Fajjar, a sud di Betlemme, nelle prime ore del mattino di lunedi 4 ottobre e acceso il fuoco prima dell’inizio della preghiera.

Certamente questi fatti aumenteranno la tensione nel momento in cui il gabinetto dei ministri si riunisce per decidere un eventuale estensione della moratoria per le costruzioni nei territori. Ha dchiarato Mike Hanna reporter di Al Jazeera.

Un'altra Moschea è stata bruciata all’inizio di quest’anno da coloni che sostenevano fose sulla loro terra, terra che hanno occupato.

Sicuramente esiste uno schema. Oggi ci sarà una manifestazione nel nord della West Bank dove si chiede la distruzione di un'altra Moschea.

I vandalismi occasionali con le scritte spray – price tag – su muri e auto, suggeriscono che gli attacchi sono il prezzo per ogni tentativo del governo israeliano di fermare la crescita degli insediamenti.

Gruppi per i Diritti Umani dichiarano che il Governo israeliano non prende questi attacchi seriamente.

Amnesty International dichiara che - l’impunità rimane la norma – per i colono accusati di vandalismi e attacchi anche fisici ai danni dei palestinesi.

L’incidente di Beit Fajjar arriva nel momento in cui le due opposte diplomazie si preparano a riesumare i negoziati indiretti.

Nonostante i palestinesi chiedano lo stop completo alla costruzione di nuovi insediamenti, Netanyau è fermamente contrario.

Molte comunità nella West Bank hanno ignorato la moratoria, continuando a costruire.