Ma’an News Agency

02.10.2010


Coloni Allargano l’Insediamento Bruciando e Spianando Con il Bulldozer i Campi
tradotto da Mariano Mingarelli

Nablus (Ma’an) – Un funzionario dell’Autorità Palestinese ha affermato che, venerdì, nel nord della West Bank, dei coloni hanno cominciato a spianare con il bulldozer un terreno coltivato palestinese per costruirvi una colonia.

Ghassan Doughlas, che tiene il dossier sulle colonie nell’area, ha raccontato che un certo numero di bulldozer stavano lavorando nell’area a occidente del villaggio di Urif a sud di Nablus, che confina con la colonia illegale di Yitzhar.

Giorni prima, ha detto Doughlas, dei coloni avevano allargato l’insediamento da nord, portando a termine un lavoro di scavo a nord di Yitzhar sul terreno del villaggio di Madama.

Doughlas si è appellato al Quartetto sul Medio Oriente perché intervenga contro la confisca di terreno palestinese, e ha affermato che i coloni stavano cercando di depistare il fragile accordo di pace, rilanciato il 2 settembre a Washington.

Il Quartetto – costituito dagli Stati Uniti, Unione Europea, Nazioni Unite e Russia – ha emesso delle dichiarazioni che condannano tutta l’attività della colonia.

L’abusivismo deriva dal fatto che funzionari di tutto il mondo richiedono a Israele di estendere la moratoria sulle costruzioni che ha previsto l’arresto dell’attività edilizia nella West Bank per un periodo di 10 mesi. Senza un prosieguo nel congelamento, i negoziatori palestinesi hanno dichiarato di non poter partecipare ulteriormente ai colloqui di pace.

Un funzionario della sicurezza ha raccontato che vicino al villaggio di Awarta, anch’esso nella parte settentrionale della West Bank, dei coloni provenienti dall’insediamento di Itamar hanno dato fuoco a campi di proprietà di palestinesi.

Un abitante, Nu’man Shafiq Awwad, di 40 anni, ha detto a Ma’an “L’ho visto con i miei stessi occhi, era in una jeep militare verde. L’ho visto scendere dalla jeep e dar fuoco ad alberi di ulivo nella zona di Al-Bayada, vicino alla colonia di Itamar.”

Qais Awwad, vice presidente del consiglio del villaggio di Awarta, ha dichiarato che il fuoco si è esteso a diversi alberi della piantagione e che la gente del posto ha dovuto spegnere l’incendio da sé, in quanto il personale della Difesa Civile ha subito ritardi nell’arrivare, dovuti a restrizioni militari.

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