OCCUPAZIONE ISRAELIANA INGIUSTA E DESTABILIZZANTE

Stretti tra il fondamentalismo islamico, l'autoritarismo di molti regimi dell'area e l'occupazione «ingiusta» dei territori palestinesi da parte di Israele, i cristiani arabi, iraniani, turchi sono costretti alla fuga e la loro scomparsa mette in pericolo non solo l'identità della Chiesa, che nel Medio Oriente affonda le sue radici, ma anche un futuro di democrazia e pluralismo per l'intera area. È il monito di fondo lanciato dal documento vaticano, l'Instrumentum Laboris del prossimo Sinodo dei vescovi sul Medio Oriente, presentato stamane a Cipro da papa Ratzinger.

«Da "Da decenni - si legge nel documento - la mancata risoluzione del conflitto israelo-palestinese, il non rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani, e l'egoismo delle grandi potenze hanno destabilizzato l'equilibrio della regione e imposto alle popolazioni una violenza che rischia di gettarle nella disperazione". Nel testo, che costituisce il documento di lavoro dell'assise dei vescovi (pubblicato in 4 lingue: arabo, francese, inglese e italiano), si ribadisce che l'occupazione israeliana è "un'ingiustizia politica imposta ai palestinesi", che nessun cristiano può giustificare con pretese teologiche, come fanno alcuni movimenti neo-evangelici sionisti. Nel ribadire la condanna per ogni forma di antisemitismo, la Chiesa definisce il dialogo con gli ebrei »essenziale, benchè non facile».

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