Minaccia di morte per Azione nonviolenta

La libertà di stampa in Italia è sotto attacco.

Il numero di Aprile di Azione nonviolenta è fermo in un magazzino 

postale. Al momento in cui scriviamo non sappiamo se e quando potrà essere 

spedito. Senza preavviso, e con effetto immediato, con un decreto del Ministro

dello Sviluppo Economico del 30 marzo 2010, il Governo ha sospeso le

agevolazioni postali per l’editoria. Ciò significa che dal 1 aprile, le

riviste e i libri possono essere spediti solo con la tariffa piena e non

più con la "tariffa editoriale ridotta", come è sempre avvenuto.

Con questa gravissima decisione, il Governo, di fatto, mette a 

Repentaglio la libertà di stampa, e in particolare la possibilità per i medi e 

Piccoli editori di sopravvivere. I grandi editori (compresa la Mondadori, di

proprietà della figlia del Presidente del Consiglio), infatti, già da

tempo non utilizzano il servizio di Poste Italiane, ma gli spedizionieri

privati.

Fino ad oggi, per spedire in abbonamento postale le copie di Azione

nonviolenta a tutti gli abbonati, pagavamo circa 100 euro al mese. D'ora

in poi, con la tariffa intera, dovremmo spendere quasi 2000 euro. Per le

nostre finanze, e per il prezzo della nostra rivista, questo è

impossibile. Siamo messi nelle condizionidi non poter più spedire il

nostro mensile!

L'USPI (Unione della stampa periodica) e molti editori hanno inviato

proteste al Governo. Anche il Movimento Nonviolento Editore si associa

alla campagna per denunciare questo gravissmo atto liberticida, e per 

far sapere ai nostri lettori che il loro diritto di ricevere a casa la 

rivista per cui hanno pagato un abbonamento, viene calpestato da un Governo che

vuole umiliare la cultura e la libera espressione del pensiero.

Mao Valpiana

Segretario nazionale

del Movimento Nonviolento

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