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18/4/2012

Libero Khader ‘Adnan

Jenin – InfoPal. Dopo quattro mesi di detenzione amministrativa, trascorsi quasi interamente in uno sciopero della fame, le autorità carcerarie israeliane hanno rilasciato ieri Khader ‘Adnan, leader del Jihad Islamico.

La data della sua liberazione era stata comunicata a fine febbraio scorso quando il detenuto aveva deciso di interrompere lo sciopero contro l’impegno israeliano a rilasciarlo.

Tuttavia ieri, fino a mezzanotte ora locale, nessuno ancora aveva ricevuto una notifica del momento esatto della sua liberazione.

A centinaia, i palestinesi si sono riversati davanti alla casa di ‘Adnan ad ‘Arraba (Jenin): “A qualunque costo ci sacrificheremo per te”, è stato lo slogan di frequente cantato dai palestinesi.

Come primo gesto, ‘Adnan ha fatto visita alla tenda dove siedono in un sit-in i familiari del detenuto Ja’far ‘Ezz id-Din, in sciopero della fame da 20 giorni.

Ad accoglierlo al rientro c’era la folla, esponenti dei comitati per i prigionieri e altri leader politici. Il direttore della Società per i Prigionieri di Jenin, Ragab Abu Diyak, ha rassicurato che a partire da ora, vigerà il massimo della discrezione intorno a Khader ‘Adnan, che ancora dovrà seguire un percorso di riabilitazione dopo 66 giorni di sciopero della fame.

“Tutti i detenuti, di Hamas, di Fatah, del Jihad e del Fronte hanno giurato e hanno intrapreso lo sciopero fino a quando le loro richieste non saranno accolte. Questa è la loro strategia”, ha detto ‘Adnan alla gente, lanciando un appello al Comitato Internazionale della Croce Rossa (Icrc) per intervenire nelle prigioni, luogo di violazioni israeliane che si consumano lontano dagli occhi del mondo.

L’azione di Khader ‘Adnan era stata seguita da molti, in patria come all’estero, e a lui si erano ispirati molti altri detenuti illegalmente in detenzione amministrativca in Israele (senz’accusa e prorogabile a oltranza, ndr) segnando dei momenti senza precedenti nella storia del Movimento dei prigioneiri palestinesi.