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30 aprile 2012

Sale Protesta nelle Carceri: Ora 2.500 Palestinesi Fanno lo Sciopero della Fame

Lo ha comunicato l’associazione Addameer. Per le autorità carcerarie israeliane invece sono 1.250. Bilal Diab e Thaer Halahleh, digiunano da 63 giorni. Ieri Ahmed Saadat, leader del Fronte popolare, è stato ricoverato in ospedale.

Gerusalemme, 30 aprile 2012, Nena News – Metà dei circa cinquemila detenuti politici palestinesi nelle carceri israeliane fanno lo sciopero della fame contro l’uso della detenzione amministrativa (in cella per mesi o anni senza processo) e per ottenere migliori condizioni di vita. Lo ha comunicato oggi Ehteram Ghazawneh di Addameer, la ong palestinese che assiste i prigionieri politici. Al momento sono circa 300 i palestinesi in detenzione amministrativa.

I detenuti, ha aggiunto Ghazawneh, protestano anche per ottenere la fine della pratica dell’isolamento e per consentire ai prigionieri provenienti dalla Striscia di Gaza di poter ricevere visite dai loro familiari. Tra i prigionieri in sciopero della fame c’è anche Ahmed Saadat, il leader del Fronte popolare, condannato in relazione all’uccisione nel 2001 del ministro israeliano Revaham Zeevi. Saadat ieri è stato ricoverato in un ospedale adiacente alla sua prigione a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni. Due detenuti, Khader Adnan e Hana Shalabi, tenuti in detenzione amministrativa, sono stati di recente liberati dalle autorità israeliane dopo che avevano fatto lo sciopero della fame per diverse settimane.

Secondo la portavoce della autorità carcerarie, Sivan Weizman, invece i palestinesi in sciopero della fame sarebbe “solo” 1.450. Due di loro, Bilal Diab e Thaer Halahleh, digiunano da 63 giorni. Israele, secondo Addameer, starebbe attuando misure punitive nei confronti di chi fa lo sciopero della fame in carcere. Nena News