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31 May 2012 07:30

Moschea al-Aqsa: issata bandiera israeliana
di Sergio Yahni

La fondazione al-Aqsa a Gerusalemme Est ha riportato che lunedì 28 maggio i coloni e i soldati israeliani hanno condotto una visita provocatoria alla moschea Al-Aqsa, alzando bandiere israeliane e impedendo ai fedeli di accedere alla zona.

Secondo lo sceicco Azzam al-Khatib, "più di 180 soldati di un'unità speciale dell'esercito israeliano hanno issato una grande bandiera israeliana di fronte alla moschea della Roccia, e ciò costituisce una grave provocazione".

La Fondazione Al-Aqsa ha detto che la grande bandiera di 3 metri, issata sulle scale della cupola della Roccia, è un atto provocatorio che viola la sacralità del luogo di culto.

Sheikh Khatib ha aggiunto che i soldati sono entrati nella zona durante una visita approvata dalla polizia israeliana. Egli ha presentato reclami sia alla polizia israeliana che alle autorità giordane.

Il portavoce della polizia israeliana Luba Samri ha dichiarato che si è trattato di "una piccola bandiera", e che un alto ufficiale presente sulla scena è rapidamente intervenuto per espellere i soldati dal complesso.

Una settimana prima il membro della Knesset Michael Ben Ari (Habait Hayehudi) e il rabbino Yisrael Ariel, fondatore e direttore dell'Istituto del Tempio, hanno organizzato una preghiera di massa nel complesso di Al Aqsa.

Le ONG israeliane di destra organizzano visite settimanali al complesso di Al Aqsa, considerato il sito del Secondo Tempio degli ebrei. Il Gran Rabbinato di Israele, comunque, proibisce agli ebrei, per motivi basati sulla teologia, di visitare la spianata.

All'inizio di maggio, il Primo Ministro Netanyahu ha affermato che nel caso in cui Israele cedesse il sito durante il processo di pace, scoppierebbe la guerra.

Intervenendo durante la cerimonia JerusalemDay sull' Ammunition Hill di Gerusalemme, Netanyahu ha osservato che "non ho dubbi, per usare un eufemismo, che se consegnassimo il Monte del Tempio a forze straniere, si scivolerebbe molto rapidamente in una guerra settaria di religione ."

Netanyahu ha aggiunto che "solo sotto la sovranità israeliana, l'accessibilità e la libertà di culto per tutte le religioni sono e rimarranno una certezza". Israele, comunque, proibisce ripetutamente l'ingresso al complesso sacro a sceicchi, imam e leader islamici.

Le autorità israeliane hanno recentemente vietato allo sceicco Ra'fat Sameeh Najeeb di entrare nella Moschea Al-Aqsa per quattro mesi dopo essere stato arrestato nella sua casa venerdì 25 maggio. Questo divieto di ingresso può essere rinnovato senza procedure legali.