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lunedì 28 gennaio 2013 07:37

Israele, ok a piano che obbliga beduini a diventare stanziali

Oltre centomila beduini saranno costretti a trasferirsi in case ancora da costruire. Per i deputati arabi lo Stato in realta' vuole solo accaparrarsi terre beduine

Gerusalemme, 28 gennaio 2013, Nena News - Il governo israeliano ha approvato ieri in via definitiva un progetto che mira ad obbligare a diventare sedentari decine di migliaia di beduini semi-nomadi del deserto del Neghev. 

Il progetto prevede la concessione di uno statuto legale a quei villaggi beduini - attualmente non riconosciuti dalle autorità e privi pertanto di servizi pubblici - la cui popolazione raggiunga una soglia numerica minima. Allo stesso tempo prevede pure l'accorpamento degli insediamenti minori e il trasferimento di parte della popolazione nomade. 

"Dopo l'attuazione di questo piano, la maggior parte dei beduini potrà comunque continuare a vivere dove si trova", ha spiegato una fonte governativa in risposta alle polemiche degli oppositori del piano e alle proteste dei beduini, che nel Neghev sono almeno 160.000 persone. 



I deputati della minoranza araba israeliana (i palestinesi con cittadinanza israeliana) alla Knesset si dicono convinti che il governo miri in realtà ad "accaparrarsi terre beduine". Anche il giornale Haaretz critica il progetto, accusato di violare il diritto di proprietà dei beduini sulle loro terre. Secondo il quotidiano si tratta di un piano che ignora la delicatezza della questione e che comportera' l'abbattimento di 20.000 capanne o baracche, con il trasferimento di 100 mila persone, verso edifici ancora tutti da costruire e, in ogni caso, insufficienti ad accoglierle. Nena News

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