Raccogliendo la pace
25 ottobre 2013

Discussione sui fatti di Al Maasara

Ciao a tutti,
vi scriviamo una mail collettiva dalla casa di Ma'sara riguardo ai fatti della manifestazione di questa mattina.
La manifestazione in se è stata tranquilla, con scarsa partecipazione palestine e un forte numero di internazionali. Successivamente la situazione è degeranata quando una parte della manifestazione si è spostata nella via secondaria che porta a Maramalla per cercare di bloccare la strada da quella parte. Anche qui la situazione sembrava, in un primo momento, tranquilla fino a quando tre palestinesi di Ma'sara hanno lanciato alcuni sassi in direzione dei militari, che erano fuori dalla loro portata e molto distanti. In risposta questi hanno lanciato un lacrimogeno che è finito su una delle case di Maramalla; il proprietario è uscito dalla casa e ha lanciato una pietra contro i palestinesi di Ma'sara. In pochi minuti la situazione è completamente degenerata trasformandosi in una sassaiola tra i due villaggi, mentre qualcuno di noi è rimasto bloccato nel mezzo. Non ci sentiamo di scrivere un report sulla manifestazione di oggi, perchè non potrebbe prescindere da questo episodio.
Traete voi le vostre considerazioni.
La casa


sempre più necessaria una riflessione.
Avevo proposto a Mahmoud che come scelta avrebbero potuto sospendere la manif. per qualche tempo, cercando di lavorare con i paesani ed anche cercando di ricucire tra le due famiglie e i due comitati di Al Masara.
Tra l'altro oggi avrebbe dovuto essere l'anniversario.
Ma non bisogna perdersi d'animo.
I palestinesi dei  molti villaggi vogliono solo essere lasciati tranquilli e non rischiare nulla.
Non creedo che non si debba parlare dellecontraddizioni in seno ai palestinesi, il lavoro dei comitati è sempre più importante ma devono dedicarsi al recupero delle persone e trovare forme di resitenza anche dialtro tipo.

Coraggio.
Un abbraccio

Luisa


ciao a tutt*
 
 grazie per la mail che avete mandato, sempre difficile rendersi conto da qui di quello che succede, ma, letta la vostra mail, credo che tutti noi abbiamo ben presente la dinamica, e conosciamo anche la sensazione che state provando, i pensieri e le considerazioni che vi si accavallano.
 
 in realtà poco posso dire.
 siete arrivati lì in un momento estremamente particolare i comitati dei singoli villaggi così come quello di coordinamento sono in un livello di debolezza che, per quanto ne so, non avevano raggiunto fino ad oggi, sono "sfilacciati", come dice ric, a più livelli e questo non aiuta. come non aiutano le "lotte intestine" intra-villaggio che vanno ben oltre la resistenza e i comitati. a volte ho come l'impressione che si sentano così persi da fare cose così, senza pensare agli effetti, cercando di riempire un po' il vuoto, come si dice a Roma: alla " 'ndo cojo, cojo".
 
 ovviamente con questo non voglio giustificare le cose che succedono che ci sembrano poco sensate, ma solo cercare di darvi qualche elemento, seppur banale, che va oltre il fatto in sè.
 
 nessun problema ovviamente se non vi sentite di scrivere su oggi, capisco il disorientamento, e ogni tanto ha più senso non dire niente piuttosto che dire cose di cui non si è convinti.
 ma per quanto difficile, cercate sempre di mettere a fuoco le cose, guardando, paradossalmente anche oltre.
 
 da qui ovviamente, lo stiamo facendo, alla luce dei cambiamenti che ci sono stati negli ultimi mesi, sicuramente rivedremo le strategie e le modalità di supporto alla resistenza popolare, e la vostra partecipazione in questo percorso è e sarà fondamentale.
 
 come diciamo spesso..un po' fascino e un po' frustrazione...in Palestina si trovano poche risposte, ma sicuramente milioni di domande!
 
 Vi abbraccio tutt* forte
 su

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