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07 aprile 13

Dichiarazione finale dell'assemblea sul debito riunitasi a Tunisi il 29 marzo 2013

Considerato che il debito è stato, sin dal XV secolo, il principale strumento storico della colonizzazione per saccheggiare, dominare, sottomettere, umiliare e distruggere i popoli e le loro tradizioni;

Considerato che il debito del Sud del mondo è già stato rimborsato più volte e che rappresenta - al Sud come al Nord - un potente trasferimento di ricchezza dal lavoro verso il capitale;

Considerato che il debito è allo stesso modo uno strumento fondamentale di ingerenza straniera, di ingerenza dei poteri finanziari in collusione con le élite dominanti, della violazione della sovranità nazionale, dell'impoverimento delle popolazioni e della brutale degradazione dei loro diritti economici e sociali;

Considerato che le multinazionali e i paesi industrializzati hanno provocato un'irreversibile sconvolgimento degli equilibri climatici e ambientali, che costituisce un vero e proprio debito ecologico nei confronti dei popoli, ai quali hanno essi debbono delle riparazioni 

Considerato che in tutto il mondo, i meccanismi di indebitamento peggiorano in particolare la vita delle donne, perché hanno attaccato la loro indipendenza finanziaria, pilastro della loro emancipazione politica e sociale.

Noi, organizzazioni e movimenti sociali, ispirati dall'esempio del combattente Thomas Sankara, lottiamo per la liberazione dei popoli dalla schiavitù del debito: 

Affermiamo che i popoli arabi e magrebini hanno riacceso la fiamma della lotta per riprendere in mano il proprio destino e affermare la volontà di emancipazione secondo propri standard per costruire una vita libera e degna; 

Sosteniamo con forza e determinazione tutte le lotte esistenti al mondo per la liberazione dei popoli dalla schiavitù del debito;

Rifiutiamo le politiche di austerità applicate in tutto il mondo;

Supportiamo tutte le campagne di audit cittadino del debito che si propongono di individuare e cancellare senza condizioni la parte odiosa e illegittima di tali debiti e chiediamo audit femministi (di genere) del debito che tengano conto del debito sociale di cui le donne sono creditrici; 

Rifiutiamo qualsiasi conversione del debito che definiamo come riciclaggio del debito odioso e illegittimo;

Condanniamo con forza qualsiasi pressioni e tentativi di impedire l'adozione di proposte legislative in materia di audit del debito in Tunisia come altrove.

Non abbiamo nulla, non dobbiamo pagare nulla!

Primi firmatari della dichiarazione: 

ACET (Auditons les Créances Européennes envers la Tunisie)

AFRODAD

CADTM International (Comité pour l’Annulation de la dette du tiers monde)

GREEN HOUSE 

ELA INTERSINICAL VALENCIANA, Estado español 

JUBILE SUD AMERIQUES

LATINDADD 

NIE NASZ DLUG (Not Our Debt) INITIATIVE 

PLATAFORMA AUDITORIA CIUDADANA DE LA DEUDA (PACD), Estado español

POPULAR CAMPAIGN TO DROP EGYPT'S DEBT 

SUD BPCE

ZUKUNFTSKONVENT

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