Fonte: Redattore Sociale
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gennaio 3, 2013

Nasce l'Associazione nazionale dei giovani volontari del servizio civile

Dopo le vicende di questi mesi, che hanno visto a rischio la conferma della Consulta nazionale del servizio civile e non rinnovata la Rappresentanza nazionale del servizio civile, i giovani volontari provano ad auto organizzarsi e lanciano la loro prima Associazione nazionale. L’annuncio è stato dato a "Redattore Sociale" da Silvia Conforti, una dei quattro Rappresentanti nazionali ancora in carica, che dice: «Dai lavori dell'Assemblea dei rappresentanti regionali e nazionali dei volontari, tenutasi a Padova il 14 e 15 dicembre scorso grazie al supporto dell’Università, è scaturito un documento con il quale giovani che svolgono il servizio civile, si impegnano a costituire un'associazione che intende perseguire i valori di questa esperienza e sostenere la Rappresentanza». «Per questo – prosegue Conforti - mi appello a tutti gli enti di servizio civile affinché informino i propri volontari che la Rappresentanza esiste e che essi godono di precisi diritti e doveri. Fra poche settimane, con le nuove elezioni politiche, tutto potrebbe cambiare di nuovo. È per questo che ora, tutti insieme, dobbiamo essere noi volontari il punto fermo e non dare più modo di cambiare le cose ogni volta. Nei quarant'anni dell’obiezione di coscienza il sentimento che scuote i giovani, che rispettano la propria Costituzione, non è cambiato. L'Italia ha bisogno di noi per rialzarsi e continuare a crescere». La proposta - va ricordato - non costituisce una novità assoluta, anche se è la prima associazione di questo tipo a livello nazionale. Già nel 2005, in concomitanza con la fine della leva obbligatoria, si era costituita a Bergamo AVOLON - Associazione dei VOLontari e degli Obiettori Nonviolenti, mentre nel 2010 in Campania era nata "Energia Sociale", formata da giovani del servizio civile nazionale. Tra gli obiettivi della nuova formazione, aperta a tutti coloro che hanno svolto questa esperienza (anche come obiettori), ci sono quelli di rilanciare i valori del Servizio civile a partire dalla pace e dalla nonviolenza, concorrere alla sua riforma, sostenere le varie forme di rappresentanza e istituire un albo che certifichi lo status dei volontari.

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