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4 Gen 2013

La crisi finanziaria dell'ANP potrebbe essere un ostacolo all'ingresso negli organismi internazionali

 (Ma'an) - Secondo le dichiarazioni di un funzionario legale, la crisi finanziaria dell'Autorità palestinese potrebbe impedirle l'ingresso in diverse istituzioni internazionali e delle Nazioni Unite a seguito del riconoscimento della Palestina come Stato non membro avvenuto lo scorso novembre. Hassan al-Ouri, consulente legale del presidente Abbas, ha detto a Ma'an che l'ANP sta studiando una serie di iniziative per entrare a far parte delle istituzioni multilaterali, ma l'ingresso in più organi potrebbe essere impedito dal costo elevato richiesto per l'affiliazione (senza dare maggiori dettagli). Il Comitato esecutivo dell'OLP, riunitosi ieri, ha analizzato un rapporto dettagliato che include passi concreti per l'adesione ai trattati internazionali e per l'ingresso in altri organismi internazionali.

Dopo aver ottenuto un riconoscimento dalle Nazioni Unite, la Palestina potrebbe firmare lo Statuto di Roma della Corte penale Internazionale, consentendo così l'esecuzione di processi per genocidio, crimini di guerra e altre gravi violazioni dei diritti umani commessi in territorio palestinese.

Lo scorso mese, in risposta al successo palestinese alle Nazioni Unite, il governo israeliano ha sequestrato le entrate fiscali palestinesi (che raccoglie per conto dell'ANP).

Israele ha già congelato i pagamenti all'Autorità Palestinese durante i periodi di maggiore sicurezza e di tensioni diplomatiche, provocando forti critiche internazionali, come ad esempio quando un anno fa l'UNESCO, l'organismo culturale dell'ONU, ha concesso l'adesione a pieno titolo ai Palestinesi.
 

Fonte: Ma'an News

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