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mercoledì 20 marzo 2013 09:27

Laila Issawi scrive a Obama: salva mio figlio
di Laila Tareq Issawi


Traduzione a cura di Invictapalestina

La madre di Samer Issawi scrive al presidente Barak Obama, in visita in questi giorni in Israele e Territori Occupati: "Non sporcarti le mani di sangue".

Gerusalemme, 20 marzo 2013 - Sono la signora Laila Tareq Issawi, la madre di Samer Issawi che è in sciopero della fame nelle carceri dell'occupazione israeliana da 241 giorni, un nuovo evento della storia umana vi chiama, come il più importante alleato di Israele e come il Presidente del Paese più potente del mondo, per chiedervi di intervenire immediatamente per salvare la vita di mio figlio che, mentre scrivo queste parole, è sotto minaccia, e per non avere le vostre mani sporche di sangue dopo che Netanyahu ha macchiato le sue col sangue di Samer.

Samer è stato rilasciato come parte dell'accordo di scambio tra prigionieri fatta sotto gli auspici del governo egiziano e la tua benedizione, il governo di Netanyahu lo ha arrestato nuovamente il 07/07/2012 con l'accusa di essere in territorio palestinese, per questo è stato condannato dai tribunali israeliani a 8 mesi, che ha già scontato.

Invece di rilasciare Samer, Israele ha aperto un file segreto per tenerlo ancora in prigione e non rispettare gli accordi di scambio dei prigionieri e gli impegni assunti.

Io sono una madre palestinese, come migliaia di altre madri palestinesi che soffrono nel dolore.

Io sono la madre di Fadi, che fu assassinato da Israele nel 1994 nella primavera della sua vita, sono la madre di Midhat che è anche lui nelle carceri israeliane, sono la madre di Ra'fat al quale Israele ha demolito la sua casa e lasciato la famiglia senza fissa dimora, sono la madre di Shireen, Firas e Shadi che non hanno potuto evitare ripetutamente carcere e tortura.

Siamo una famiglia che Israele priva di acqua e che ci avrebbe privato anche di cibo e medicine se solo potesse. 

Voi, che arrivate da terra di pace, dopo essere stato incoronato con un premio Nobel per la pace e che attraverso i lunghi quattro anni di Presidenza non siete riuscito a realizzare un progetto di pace o indignarvi, questa è la vostra occasione per salvare Samer dai denti di questa brutale occupazione, in modo da non chiedersi con altri milioni di persone in tutto il mondo: perché sei venuto da noi?

Vi prego di accettare il mio saluto,

Laila Tareq Issawi



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