ANSAmed
25 Set 2013-09-26

Allarme spianata Moschee, sale tensione in polveriera
di Aldo Baquis

Contesa da ultrà ebrei e islamici. Progetto nuovo tempio inquieta

Gerusalemme, 25 Set - Polizia in assetto anti-guerriglia. Gruppetti di giovani palestinesi in azione, armati di sassi, petardi, bottiglie. E sul fronte opposto: cortei di ebrei nazionalisti, determinati a sfidare lo status quo, a imporre la propria presenza e a recitarvi le proprie preghiere: nelle ultime settimane la Spianata delle Moschee (per gli ebrei: il Monte del Tempio) e' teatro di scontri ricorrenti. La violenza e' nell'aria, anche oggi: fomentata dal tam-tam dei mezzi di comunicazione delle parti opposte. Da parte palestinese, l'apprensione e' forte. Fra i dirigenti vi e' la sensazione che Israele abbia aperto un nuovo fronte: accingendosi in una prima fase ad autorizzare preghiere ebraiche nella Spianata (controllata oggi dal Waqf, l'ente per la protezione dei beni islamici in Palestina); per arrivare magari in un secondo tempo - ed e' questo il vero timore che serpeggia fra i fedeli islamici - alla decisione, potenzialmente incendiaria, di far costruire un nuovo Tempio (a due millenni di distanza) nel perimetro dei due precedenti, rasi al suolo da Nabuccodonosor (586 a.C) e da Tito (70 d.C). I servizi segreti israeliani tengono gli occhi puntati su quella Spianata che equivale a una enorme polveriera. Un malaugurato attentato di zeloti ebrei nella Moschea al Aqsa - che da oltre mille e 300 anni fa di quel sito il terzo luogo santo dell'Islam - potrebbe fare insorgere tutto il mondo musulmano contro Israele. Gli ultras vengono pedinati. Quanti fra loro vorrebbero compiere 'fughe in avanti' - ad esempio, mediante sacrifici rituali nella Spianata - sono intercettati e neutralizzati. Ma quest'estate l'esaltazione religiosa sembra aver avuto un salto di qualità. Due mesi fa il quotidiano nazionalista Makor Rishon ha rivelato che nello studio di un architetto israeliano si fanno progetti avanzati per l'edificazione di un nuovo Tempio maestoso che dalla Spianata dominerebbe - fra alcuni decenni - una Gerusalemme ebraica vasta come Londra. Come in una pseudo-profezia biblica high tech, l'estrema destra sogna che, dalla riva del Mediterraneo, pellegrini ebrei in arrivo possano proiettati verso l'immaginario Santuario di Gerusalemme a 300 chilometri all'ora viaggiando in una capsula sotterranea. Questo ''sogno futuristico'' e' reso fra l'altro inquietante da un dettaglio: tra gli ideatori ci sono due ex-terroristi ebrei. Il progetto sarebbe forse passato come una semplice bizzarria se nelle stesse settimane il ministro israeliano dell'edilizia in carica, Uri Ariel (destra nazional-religiosa), non avesse sentenziato a sua volta che ''il Tempio di Gerusalemme va ricostruito''. Ariel si e' poi presentato in prima persona nella Spianata e, sfidando i divieti della polizia, ha impartito una benedizione sacerdotale. La reazione del mondo islamico e' stata accesa. I siti web palestinesi riferiscono ora anche di normali escursioni quotidiane di israeliani sulla Spianata con toni esasperati da bollettini di guerra. E leader islamici lanciano appelli ai giovani a barricarsi, ''per sbarrare la strada al nemico''. Le frizioni con la polizia sono all'ordine del giorno. Da Gaza anche Hamas fa oggi sentire la sua voce. Venerdì, ha minacciato, a Gerusalemme sarà ''una giornata di collera''.

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