Fonte: DFLP
Palestina Rossa
27 ottobre 2013

Dichiarazione del Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina
Ufficio Centrale d'Informazione

l portavoce del Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina ha dichiarato quanto segue: “Il governo Netanyahu, coalizione di forze di Destra ed d’estrema Destra, ha approvato, tramite il ministero per la pianificazione urbanistica, una nuova gara d’appalto per la costruzione di 1500 unità abitative nel quartiere di Ramat Shlomo a Gerusalemme, occupata dal 1967”. “La costruzione di 1500 unità coloniali” nella parte occupata di Gerusalemme, sarà annunciata il 29 o il 30 ottobre 2013, unitamente all’annuncio della “Liberazione di 26 prigionieri Palestinesi” detenuti nelle carceri Sioniste da prima degli “accordi di Oslo”. Le costruzioni Coloniali, nei territori occupati dal 1967, si stanno intensificando mentre gli inutili negoziati sono ormai arrivati al quattordicesimo Round senza aver raggiunto nessun tipo di risultato. Il segretario di Stato americano Jonh Kerry ha dichiarato al Comitato di Sorveglianza Arabo (Arab Monitoring Committee – assemblea svoltasi a Parigi e composta da 13 ministri degli esteri arabi), che il “Colonialismo” può continuare perché, “interpretazione di Kerry”, gli attuali negoziati di Pace non sottintendono la fine di tale processo di costruzione di nuovi insediamenti. Quando si è fatto riferimento al tunnel sotterraneo scoperto da Israele, al confine tra Gaza e lo Stato occupante, Kerry ha, ancora una volta, giustificato il colonialismo e la giudaizzazione di Gerusalemme come elemento essenziale di stabilità per il governo Netanyahu e per la sua coalizione. Invitiamo l'Autorità Nazionale Palestinese a ritirarsi da tali conversazioni che costituiscono una copertura alla politica coloniale del governo occupante e giustificano il furto perpetuato delle terre a Gerusalemme e in Cisgiordania. Invitiamo l'Autorità Nazionale Palestinese a rivolgersi alle Nazioni Unite ed obbligare il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ad assumersi le proprie responsabilità, al fine d’imporre delle sanzioni contro le forze di occupazione, le quali persistono nell’ignorare "la Quarta Convenzione di Ginevra e il diritto internazionale", con l'obiettivo di porre fine al colonialismo.

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