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venerdì 8 novembre 2013

Uccisi due giovani palestinesi in poche ore

Hanno 23 e 20 anni i due ragazzi contro cui hanno aperto il fuoco gli israeliani di due check point in Cisgiordania. Kerry avverte Tel Aviv: rischio terza Intifada

Roma, 8 novembre 2013, Nena News - Sono entrambi giovani i due palestinesi uccisi dai soldati israeliani nelle ultime ore in Cisgiordania, mentre il segretario di Stato statunitense, John Kerry, in visita nella regione per tentare di riavviare il negoziato israelo-palestinese, avverte del rischio di una terza Intifada. 



L'ultimo episodio di violenza è avvenuto intorno a mezzanotte al check point di Wadi Nar, tra Abu Dis e Betlemme. I soldati israeliani di guardia hanno sparato e ucciso Anas Fouad al-Atrash, 23 anni di Hebron. Secondo la ricostruzione degli israeliani, il ragazzo avrebbe tentato di accoltellare un militare di guardia. Ma il padre del giovane ha riferito all'agenzia AFP un'altra versione dell'accaduto: "Hanno fermato i miei due figli al posto di blocco, mentre aspettavano i controlli, i soldati si sono avvicinati alla macchina e hanno aperto lo sportello, mio figlio ha cercato di scendere e gli hanno sparato". Il fratello della vittima è stato arrestato.



Alcune ore prima, un ventenne di Nablus è stato ucciso dai militari al check point di Zaatara, nell'area meridionale di Nablus. Secondo la ricostruzione israeliana, Il ragazzo avrebbe sparato un razzo di segnalazione, una specie di fuoco d'artificio, verso i militari del posto di blocco, che hanno aperto il fuoco e ucciso il giovane. Sono 15 i palestinesi uccisi dagli israeliani nei Territori occupati e tre i soldati israeliani morti da luglio.



Questi due ultimi episodi coincidono con la visita di Kerry nella regione, il cui intento è anche quello di spingere per la ripresa dei negoziati israelo-palestinesi, riaperti lo scorso luglio dopo uno stop di tre anni, ma di fatto ancora fermi. Il segretario di Stato Usa ha incontrato oggi a Gerusalemme, per la terza volta in tre giorni, il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Entrambi hanno espresso scetticismo sulla possibilità che si arrivi a un accordo di pace nei prossimi mesi, ma ieri Kerry aveva avvertito Tel Aviv del rischio che il mancato raggiungimento di un'intesa scateni una terza intifada. La prima contro l'occupazione israeliana è stata nel 1987, mentre la seconda è iniziata nel 2000 e, secondo alcune stime, morirono 3.000 palestinesi e 1.000 israeliani. 



Ma sui negoziati si staglia l'ombra degli insediamenti che Israele continua a costruire nei Territori occupati, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Di recente il governo ha annunciato l'apertura di altri cantieri, chiudendo di fatto la porta a ogni possibilità di dialogo. Nena News

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