mercoledì 1 agosto2018

 

COMUNICATO FREEDOM FLOTILLA COALITION

by Carlo Kali'

 

La dichiarazione rilasciata dalle autorità israeliane che la nave Al Awda della Freedom Flotilla Coalition è stata intercettata,abbordata e reindirizzata da Gaza, in Palestina ad Ashdod, Israele il 29 luglio senza incidenti è falsa. Secondo testimonianze di prima mano che ci sono state date, le Forze di Occupazione israeliane (IOF) hanno attaccato violentemente la nostra barca battente bandiera norvegese "Al Awda" (The Return) mentre si trovava in acque internazionali.

 

Prima che tutte le nostre comunicazioni elettroniche fossero tagliate da e per la nostra barca, erano comparse almeno quattro navi da guerra. A seguito di alcune direttive radio illegali al nostro capitano e la nostra insistenza sul fatto che avessimo il diritto di passaggio libero in acque internazionali, soldati armati e mascherati sono saliti a bordo di "Al Awda" senza permesso. Hanno aggredito diversi partecipanti disarmati picchiandoli e usando taser mentre alcuni dei nostri partecipanti si sono adoperati per resistere a questo tentativo di dirottamento, in conformità ai due giorni di addestramento non violento a Palermo. Anche altri partecipanti sono stati colpiti dai soldati in questo attacco tutt'altro che pacifico da parte dell'IOF, senza che vi fosse alcuna ragione per farlo.

 

Tre delle molte persone che i soldati israeliani hanno assaltato erano: il capitano Herman Reksten, Mike Treen e il dott. Swee Ang. Tutti questi assalti, compresa la violenza su una donna chirurgo disarmata di 69 anni,  è stato commesso un crimine che deve essere investigato ed i criminali devono essere processati. Continuiamo a cercare di ottenere prove e cercheremo di assicurare che la giustizia prevalga.

 

Due cittadini israeliani (Yonatan Shapira e Zohar Chamberlain Regev) e due giornalisti internazionali di Al Jazeera sono stati rilasciati, ma 18 dei partecipanti hanno trascorso la loro seconda notte illegalmente detenuti nella prigione di Givon, in Israele. Per protestare contro le azioni illegali di Israele e il loro trattamento in corso, due partecipanti hanno iniziato uno sciopero della fame.

 

Esortiamo il governo norvegese, insieme ai governi nazionali di tutti coloro che sono stati sottoposti a queste molteplici violazioni del diritto internazionale a intervenire ed a chiedere il rilascio immediato e incondizionato di Al Awda e di tutto ciò che era a bordo, inclusi tutti i partecipanti e l'aiuto medico che stavamo portando presidi sanitari a Gaza per la distribuzione.

 

Chiediamo che l'IOF non intraprenda azioni altrettanto illecite e violente nei confronti dello yacht "Freedom", la prossima imbarcazione della flottiglia mentre inizia il suo approccio a Gaza, in Palestina, attraverso acque internazionali.-- 

 

 

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