Fonte: Hispantv - Ruptly

https://www.lantidiplomatico.it

17/08/2018

 

Gaza, Marcia per il Ritorno, repressione di Israele: 2 morti e 156 feriti tra i palestinesi

 

Due palestinesi sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco israeliani questo venerdì a Gaza, nel ventiduesimo giorno di proteste, noto come 'Marcia per il Ritorno.


Le forze israeliane hanno ucciso due palestinesi e ferito altri 156, durante il 22° venerdì di proteste anti-israeliane, chiamate 'Lunga Marcia per il Ritorno', che si svolgono al confine tra la Striscia di Gaza assediata e i territori palestinesi occupati da Israele, ha riferito il Ministero della Sanità palestinese.
 
Tra i feriti, circa 25 mostrano segni di colpi con munizioni vere, sparate da soldati israeliani, aggiunge la dichiarazione del dicastero palestinese.
 
Durante la marcia di oggi, alcuni manifestanti palestinesi hanno lanciato pietre contro i soldati del regime di Tel Aviv e hanno bruciato le gomme per creare una colonna di fumo. Altri hanno lanciato palloncini con immagini di palestinesi martirizzati per mano delle forze israeliane.
 

Video: State of Palestine: Two killed, 156 injured in March of Return protest

 

Migliaia di palestinesi hanno partecipato all'evento, convocato dalla direzione del Movimento di resistenza islamica della Palestina (HAMAS).

 

La Lunga Marcia per il Ritorno - lanciata il 30 marzo scorso - chiede che Israele elimini il blocco contro la Striscia di Gaza e riconosca il diritto al ritorno di oltre 5 milioni di palestinesi esiliati dalla loro terra dagli israeliani o fuggiti durante il guerra che seguì la creazione di questo regime, il 14 maggio 1948.

 

Sabato scorso, il ministero della Sanità palestinese ha stimato che 167 palestinesi sono morti a causa della repressione israeliana nella Striscia di Gaza assediata dall'inizio di queste marce.

 

Nelle ultime settimane, le autorità del regime di Tel Aviv hanno minacciato gli abitanti di Gaza con un'offensiva su larga scala. In risposta, i movimenti della Resistenza hanno riaffermato la loro piena disponibilità a proteggere Gaza e ad affrontare qualsiasi aggressione.

 

 

 

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