PIC – InfoPal - 3/4/2018 - L’ufficio stampa del governo di Gaza ha dichiarato che le forze d’occupazione israeliane hanno deliberatamente preso di mira i giornalisti durante le recenti proteste tenutesi a Gaza, nel tentativo di impedire loro di rivelare la verità. In una dichiarazione diffusa sabato 31 marzo, l’ufficio stampa ha accusato le forze israeliane di sparare munizioni letali e granate lacrimogene direttamente contro i giornalisti che coprivano le proteste, al confine di Gaza, venerdì e sabato, nonostante i segnali chiari che li identificavano come giornalisti, oltre alla loro presenza in luoghi relativamente lontani dai manifestanti. Il funzionario ha inoltre accusato Israele di aver lanciato attacchi per disturbare le reti di telecomunicazione e i mezzi di comunicazione satellitare dei media durante le proteste, di aver hackerato pagine e account online appartenenti a giornalisti, in particolare quelli assegnati per coprire gli eventi. Ha sottolineato che tali attacchi contro i giornalisti costituiscono un nuovo crimine che si somma ai precedenti israeliani contro le libertà d’opinione e d’espressione. “Non sorprende vedere che chi uccide civili disarmati tenti di nascondere il proprio crimine attaccando i giornalisti che assistono all’evento e lo trasmettono all’opinione pubblica”, ha dichiarato l’ufficio, che ha chiesto di formare una commissione d’inchiesta internazionale per indagare sulle crescenti violazioni e aggressioni israeliane contro i giornalisti in Palestina. - Traduzione per InfoPal di F.H.L.

 

Ansa – Infopal - 3/4/2018 - “Non ci sarà alcuna commissione di inchiesta” sugli scontri a Gaza. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Avigdor Lieberman, alla radio militare replicando alla richiesta del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, di aprire “un’indagine indipendente e trasparente” sui disordini che hanno portato alla morte di almeno 15 palestinesi venerdì. “Questi continui ipocriti appelli per una commissione d’inchiesta devono capire che non ci sarà nulla di simile”, ha aggiunto.

 

Quds Press - Infopal - 3/4/2018 - Secondo il ministero della Sanità palestinese a Gaza, lunedì, 4° giorno di manifestazioni nell’ambito della Grande Marcia per il Ritorno, le forze di occupazione israeliane hanno ferito 12 cittadini palestinesi. In un comunicato stampa, Ashraf al-Qidra, portavoce del ministero della Sanità, ha dichiarato che domenica sera sono stati feriti 8 palestinesi a Gaza, 2 a Jabaliya, uno a al-Bureij e uno a Khan Younis. Durante una conferenza stampa svoltasi lunedì a Gaza, il ministero ha accusato l’esercito israeliano di aver deliberatamente colpito civili inermi per causare perdite umane e disabilità. Secondo il ministero, il numero totale delle vittime è salito a 18, mentre i feriti sono 1479.

 

Quds Press – PIC - WAFA – MEMO - Infopal - 2/4/2018 - Lunedì un giovane palestinese è deceduto per le ferite inflitte dai proiettili israeliani durante la sua partecipazione alla grande manifestazione nonviolenta la “Marcia del Ritorno”, organizzata a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, venerdì 30 marzo. Il bilancio delle vittime del massacro palestinese ad opera dell’esercito israeliano è salito a 18. Il portavoce del ministero della Salute nella Striscia di Gaza, Ashraf al-Qidra, ha reso noto che Faris al-Raqib, 29 anni, è morto per le gravi ferite provocategli dai colpi di artiglieria israeliani. Oltre 2000 palestinesi sono stati feriti durante le manifestazioni dei giorni scorsi ai confini di Gaza. L’Unione Europea e il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres hanno richiesto un’indagine indipendente sulla carneficina di Gaza. Il 30 marzo migliaia di palestinesi hanno marciato verso il confine di Gaza all’inizio di una protesta di sei settimane, soprannominata la Grande Marcia del Ritorno che ha segnato il 42° anniversario della Giornata della Terra.

top