Fonti: Al Masdar News    

Hispan Tv

https://www.controinformazione.info/

Mag 14, 2018

 

Massacro di manifestanti palestinesi disarmati nella striscia di Gaza

Traduzione e sintesi di Luciano Lago

 

43 palestinesi sono stati uccisi, oltre 1.700 sono stati feriti. L’Autorità Palestinese ha descritto la violenza avvenuta come un “terribile massacro” perpetrato “dalle forze dell’occupazione israeliana”. La stessa Autorità ha anche richiesto un immediato intervento internazionale per prevenire ulteriori  vittime.

 

43 manifestanti palestinesi disarmati sono stati uccisi e oltre 900 sono stati feriti dalle forze israeliane in vista dell’inaugurazione dell’ambasciata statunitense a Gerusalemme, ha riferito l’Ufficio  palestinese della Sanità il 14 maggio.

 

Oltre 35.000 persone si sono raccolte nella zona della striscia e stanno protestando contro il muro di confine, secondo la parte israeliana.

 

I palestinesi si sono riuniti per manifestare contro il trasferimento dell’ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme. L’Ambasciata degli Stati Uniti sarà aperta a Gerusalemme alle 16:00 ora locale. Più di 1.000 agenti di polizia israeliani lavoreranno per presidiare  all’evento, a cui parteciperà una delegazione statunitense rappresentata dai consiglieri presidenziali Ivanka Trump e suo marito Jared Kushner.

 

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ufficialmente annunciato il riconoscimento degli Stati Uniti di Gerusalemme come capitale di Israele il 6 dicembre 2017. La mossa ha innescato un escalation  delle tensioni israelo-palestinesi.

 

Allo stesso tempo, gli aerei da guerra  dell’aviazione israeliana hanno colpito presunte postazioni militari di Hamas vicino all’area di Jabalia, dopo che le truppe israeliane erano state “spostate vicino alla parte settentrionale della Striscia di Gaza”, hanno riferito le forze di difesa israeliane (IDF) aggiungendo che nessun soldato IDF è rimasto ferito negli incidenti.

 

Nella stessa mattinata  l’IDF ha schierato rinforzi lungo la Striscia di Gaza e in Cisgiordania, in previsione di un’eventuale escalation dei tentativi di penetrare nell’area di sicurezza delilimitata, nell’imminenza del  Nakba Day il 15 maggio, che commemora l’esodo palestinese che si è verificato a seguito della dichiarazione di indipendenza di Israele nel 1948.

 

Con le vittime di questo Lunedì, si è arrivati a un centinaio di morti palestinesi (inclusi alcuni bambini e donne) e migliaia di feriti, da quando sono iniziate le manifestazioni nella zona di Gaza che hanno visto radunarsi decine di migliaia di palestinesi giovani, ragazzi e donne, tutti disarmati, in marcia pacifica per esprimere la loro protesta contro l’occupazione israeliana.

 

Dalla parte delle forze israeliane non si è registrata alcuna vittima e neppure un ferito. Tuttavia i militari israeliani sostengono di aver aperto il fuoco contro i ragazzi palestinesi in quanto si sentivano minacciati dal lancio di pietre e pezzi di legno.

 

Si è sollevata una indignazione internazionale da parte dell’opinione pubblica internazionale per la brutalità e per i crimini commessi dalle forze israeliane, con denunce di condanna manifestate da molti dei governi dei paesi arabi ed islamici, con l’eccezione dell’Arabia Saudita e delle monarchie del Golfo, alleate di fatto con Israele e con gli USA.

 

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