Fonti: SputniK Mundo

Hispan Tv

https://www.controinformazione.info/

Feb 22, 2018

 

Il “castello criminale di carte” realizzato da Netanyahu si sta sgretolando

Traduzione e sintesi di Luciano Lago

 

Davanti ai crescenti scandali di corruzione che colpiscono il primo ministro del regime di Israele,  Benyamin Netanyahu e la sua corte, l’opposizione interna ha preso l’iniziativa per lavorare ad un possibile svolgimento di elezioni anticipate, mettendo così fine all’era di Netanyahu.

 

Il premier israeliano risulta sospettato in vari casi di corruzione che includono quelli in cui viene accusato di aver accettato mazzette e omaggi costosi così come di traffico di influenza. Di fatto Netanyahu deve affrontare due inchieste penali separate, conosciute come i casi di 1.000 e 2.000, mentre continuano ad uscire alla luce altri casi scandalosi.

 

Di fronte a tale situazione, Avi Gabbay, leader della coalizione di centro sinistra, “Unione Sionista”, ha inviato la sera di martedì una lettera ai suoi correligionari in cui ha affermato che gli avvenimenti accaduti “negli ultimi giorni e nelle utlime ore” apportano un messaggio molto chiaro: “l’era di Natanyahu si sta avvicinando alla fine”.

 

Oltre a sottolineare la necessità di prepararsi per le elezioni anticipate, Gabbay ha enfatizzato che “il criminale castello di carte che il premier ha costruito, pregiudicando le leggi, minacciando la libertà di stampa e più cose, per dividere la società israeliana, sta franando su di lui stesso e sul suo staff”.

 

Dopo aver chiesto le dimissioni dei componenti del gabinetto di Netanyahu, il leader della Unione Sionista ha manifestato l’urgenza per i suoi correligionari di offrire ogni sforzo per vincere le prossime elezioni visto che, a suo giudizio, Israele non necessita di una leadership che lavori soltanto per gli oligarchi.

 

A sua volta, Ilan Gilon, del partito della sinistra Meretz, ha presentato un progetto di legge per far sciogliere il Parlamento considerando che ” Netanyahu ha perso la fiducia pubblica e la legittimità per operare come primo ministro. E’ arrivato il momento per dare voce ai cittadini con nuove elezioni”, ha dichiarato.

 

Natanyahu ha ormai i giorni contati ed i leaders dell’opposizione hanno richiesto ai loro sostenitori di creare un comitato per le elezioni quanto prima.

 

Nel frattempo uno dei leaders di una lista Araba in Israele, Ayman Odeh, ha riferito che l’Arabia Saudita non vuole la caduta di Netanyahu nè vuole che sia sostituita al governo di Tel Aviv la formazione del partito di destra (Likud) che attualmente governa il paese, considerando questa ed il suo leader, Netanyahu, il loro miglior alleato nella lotta contro l’Iran”, come dichiarato da Ayman Odeh in una intervista rilasciata alla TV libanese Al Mayadeen, citata anche dal giornale israeliano “The Times Of Israel”.

 

Risulta che Netanyahu è stato il premier israeliano che più ha operato per realizzare la normalizzazione dei rapporti diplomatici e commerciali con l’Arabia Saudita e una stretta alleanza di Israele con il paese arabo al fine di creare una “crociata” contro l’Iran.

 

Fonti riservate affermano che in Israele si indaga se Netanyahu abbia ricevuto finanziamenti anche dalla Monarchia Saudita, come a suo tempo altri leaders occidentali avevano goduto di questi finanziamenti, alcuni resi pubblici, come nel caso della Hillary Clinton, dalle rivelazioni di Wikileaks confermate da autorevoli fonti.

 

Vedi: L’Arabia Saudita finanzia Hillary

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