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https://www.avvenire.it domenica 21 aprile 2019
La strage di Pasqua in Sri Lanka, esplosioni in chiese e hotel
Otto bombe in diverse località, almeno 140 vittime, una decina gli stranieri. Centinaia di feriti. Il dolore del cardinale di Colombo. E un appello: donate il sangue
La domenica di Pasqua funestata da una delle stragi di cristiani (e non solo) più efferate mai accadute: decine e decine le vittime di esplosioni nelle chiese e negli hotel in diverse località dello Sri Lanka. Il bilancio dei morti nelle esplosioni in hotel e chiese nello Sri Lanka è salito ancora a 137, tra cui nove stranieri.
Il presidente dello Sri Lanka, Maithriipala Sirisena ha espresso il suo dolore con un messaggio alla nazione. Il cardinale Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don, arcivescovo di Colombo, ha condannato gli attacchi aggiungendo che è ancora resto per capire se gli attentati sono stati pianificati in Sri Lanka o da fuori. Il cardinale ha anche lanciato un invito per dare sangue negli ospedali, dove si trovano ricoverate decine di persone.
LA CHIESA CATTOLICA NELLO SRI LANKA: DECINE DI ATTACCHI NEL 2018
In Sri Lanka la Chiesa cattolica è presente con una sede metropolitana e undici diocesi. Scoperto nel 1505 da esploratori portoghesi, il territorio dell’attuale Sri Lanka, paese insulare dell'Oceano Indiano, fu amministarto dagli olandesi, quindi passò all’amministrazione britannica e nel 1848 divenne indipendente con il nome di Ceylon. Il nome Sri Lanka è stato assunto nel 1972. Fra il 1983 e il 2009 la minoranza Tamil ha condotto un lotta per la difesa dei propri diritti. La Alla fine del 2018 la National Christian Evangelical Alliance of Sri Lanka aveva denunciato un aumento degli attacchi contro la comunità cristiana. Fra il gennaio e il settembre del 2018 gli attacchi erano stati 67. |