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Settembre 7, 2019

 

I Legami del Famigerato Ehud Olmert con l’Attentato dell’11 Settembre

 

Ci sono persone che nell’ombra appaiono e scompaiono e non sono mai alla ribalta della cronaca, se non in occasioni di rappresentanza che gettano fumo negli occhi all’ opinione pubblica.

 

Ehud Olmert, il cui nome è stato macchiato a lungo da accuse di crimini di natura finanziaria e’ una figura chiave di quanto successo l’11 Settembre, all’epoca dell’attentato egli ricopriva la carica di Sindaco di Gerusalemme, mansione che svolse dal 1993 al 2003 e si trovava a New York proprio al momento del crollo delle Torri Gemelle del WTC7 del Presunto Dirottamento del’aereo in Pensylvenia e il dirottamento dell’ Boing al Pentagono, egli nego’ ufficialmente di essere mai stato li, e tutto questo lo disse nonostante le immagini che lo ritraggono in compagnia del Sindaco Giuliani, nell’imminenza dei fatti, cosa avevano di tanto interessante da dirsi?.

 

Il regno sanguinoso di Ehud Olmert e i suoi legami con l’attentato dell’11 settembre

I primi due mesi del mandato di Ehud Olmert come primo ministro israeliano sono stati descritti come “il periodo più sanguinoso, mortale, e criminale dei 58 anni di vita dello stato di Israele.”

 

Benché la stampa statunitense, tutt’altro che indipendente, abbia ignorato i crimini di guerra commessi dagli israeliani, è doveroso fare luce sulle connessioni criminali di Olmert viste le sue connessioni intime con criminali israeliani condannati che avevano il controllo della sicurezza aeroportuale e delle operazioni di controllo dei passeggeri all’aeroporto Logan

 

CREATOR: gd-jpeg v1.0 (using IJG JPEG v62), quality = 90 Airport di Boston l’11 settembre 2001.

Si può dire con certezza che il sionismo benché, probabilmente sia la forza più potente che influenza la politica degli USA, resta una

filosofia politica tristemente incompresa dalla maggioranza della popolazione degli Stati Uniti.

 

Sebbene il presidente statunitense George W. Bush e il suo gabinetto di guerra siano chiaramente sionisti che spingono per il programma sionista, promosso e sostenuto da pressoché tutti i membri del Congresso degli USA, il sionismo e la sua storia sanguinosa sono soggetti praticamente ignorati dalla gran parte degli statunitensi.

 

Benché le università statunitensi offrano corsi e lauree praticamente su qualsiasi materia immaginabile, non esiste un percorso di formazione a livello universitario che verta su un esame critico del sionismo e della sua storia.

 

Questa ignoranza, generale e diffusa, su il sionismo, i suoi obiettivi, e la sua storia, viene aggravata dai mezzi di comunicazione di massa tutt’altro che indipendenti che distorcono fortemente ed interpretano erroneamente il sionismo facendolo apparire come qualcosa di familiare e benevolo per i cittadini degli USA nonostante sia estremamente anti-statunitense.

 

La ben documentata e sanguinosa storia del terrore e della pulizia etnica sionista, ben nota a tutti gli israeliani e ai palestinesi, è un terreno incognito, strano, e sconosciuto per la maggior parte degli statunitensi, principalmente a causa della censura applicata dagli accademici e dai mezzi di comunicazione di massa.

 

Gli statunitensi, dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre, per i quali una quantità consistente di prove indica un coinvolgimento di agenti segreti israeliani, e con più di 150.000 statunitensi impegnati in guerre nel Medio Oriente costose e disastrose, semplicemente non possono continuare a restare beatamente ignoranti a proposito del sionismo politico.

 

CREATOR: gd-jpeg v1.0 (using IJG JPEG v62), quality = 82 SIONISMO E COMUNISMO

Il sionismo, come movimento politico, si sviluppò con il comunismo alla fine del 1800 tra le comunità ebraiche nelle regioni occidentali dell’impero russo. In Lituania, Polonia, Bielorussia, ed Ucraina, in particolare nelle zone con vaste popolazioni ebraiche, il sionismo divenne una nuova religione nazionale. Sin dall’inizio, il movimento comunista e quello sionista erano strettamente intrecciati.

Verso la fine del 1800, l’ideologia religioso-politica del sionismo condusse gli ebrei in cerca di una identità nazionale a rifiutare la lingua locale e iniziare a parlare e scrivere in ebraico, una lingua non più parlata da migliaia di anni.

 

Nell’Unione Sovietica i giudei erano considerati un gruppo nazionale e la nazionalità ebraica veniva registrata come tale nei documenti identificativi sovietici. Nel 1934 venne pure costituita una regione autonoma ebraica nell’URSS, nello specifico nell’area di Birobidjan, con l’yiddish come lingua ufficiale.

Lo zelo sionista portò i giudei della Russia e dell’Europa dell’Est conosciuti come ashkenaziti, i quali non sono neppure semiti ma slavi e asiatici convertiti al giudaismo, a identificarsi erroneamente come “ebrei” quando, per esempio, approdarono [come emigranti] negli Stati Uniti a Ellis Island.

 

L’obiettivo politico primario del sionismo politico è sempre stato, non tanto la “ricostituzione” della lingua “ebraica,” ma la ricostituzione di uno stato esclusivamente giudaico in Palestina, qualcosa che in realtà non è mai esistito nella storia.

 

Il fatto che la Palestina del XX secolo fosse già abitata dai palestinesi, molti dei quali veramente semiti, discendenti dagli ebrei, dagli arabi, dei greci e dalle altre razze originarie della Terra Santa, era qualcosa che i sionisti intendevano correggere ricorrendo alla forza militare.

 

La conquista armata e la pulizia etnica della Palestina vennero promosse vigorosamente negli anni 1930 da Ze’ev (Vladimir) Jabotinsky, uno dei maggiori militanti sionisti. Nel 1937, Jabotinsky, nato a Odessa nel 1880, divenne comandante della milizia sionista conosciuta come Irgun. Jabotinsky comandava la New Zionist Organisation [letteralmente, Nuova organizzazione sionista] (N.Z.O.), il movimento giovanile estremista Betar e la milizia Irgun, tre emanazioni dello stesso movimento estremista.

 

L’ideologia di Jabotinsky sostiene che il popolo ebraico ha i diritti esclusivi sulla terra di Israele, asserendo che essa si estende dal Nilo in Egitto all’Eufrate in Iraq.

 

 

 

 

OLMERT E JABOTINSKY

Ehud Olmert, al pari dei suoi genitori nati in Russia ed emigrati dapprima in Cina e poi in Palestina, è un figlio dell’ideologia di Jabotinsky. Il padre di Olmert, Mordechai, ne era un devoto seguace che si unì al movimento di estrema destra Herut e alla milizia Irgun a quel tempo condotta dal noto terrorista Menachen Begin.

 

La famiglia Olmert, di sentimenti profondamente di estrema destra, viveva in un kibbutz denominato Nahalat Jabotinsky. Da adolescente, Olmert era membro del movimento militaristico giovanile Betar. Begin, il primo ministro israeliano fautore della linea dura, il cui credo era “L’ebraismo cadde nel sangue e nel fuoco; l’ebraismo risorgerà nel sangue e nel fuoco” si riferirà in seguito a Olmert come a “Ehud, figlio mio.”

 

Olmert membro del parlamento sin dal 1973, divenne successivamente sindaco di Gerusalemme, la capitale della Palestina occupata, e sovrintese all’espansione territoriale israeliana dei limiti della città. L’area che gli israeliani ora chiamano Gerusalemme si estende da Betlemme a sud, a Ramallah a nord, a Gerico a est.

Nel pensiero dei sionisti alla Jabotinsky, come Olmert, semplicemente non vi è posto per i palestinesi nella terra di Israele. Jabotinsky scrisse: “Non c’è scelta, gli arabi devono far posto agli ebrei di Eretz Israel; se fu possibile trasferire le popolazioni baltiche è possibile anche spostare gli arabi palestinesi.”

 

Il muro divisorio costruito passante per la Cisgiordania è un’idea che proviene direttamente dagli scritti di Jabotinsky: “La colonizzazione sionista, anche la più limitata, deve essere portata a termine o compiuta a dispetto della volontà della popolazione nativa.”

 

“Questa colonizzazione può, pertanto, continuare a svilupparsi soltanto sotto la protezione di una forza indipendente dalla popolazione locale, un muro di ferro che la popolazione nativa non possa sfondare,” così scrisse nel 1923 Jabotinsky nel suo libro The Iron Wall:

 

We and the Arabs

Nel recente articolo intitolato “Olmert: il criminale venditore ambulante di pace,” Durand Al Baik, direttore per la sezione esteri di Golf News, ha scritto: “Le prime otto settimane al potere di Ehud Olmert, tra parole di pace e la raccolta di consensi per il suo riallineamento del piano di colonizzazione, si sono dimostrate il periodo più sanguinoso, mortale, e criminale dei 58 anni di esistenza dello stato di Israele.”

 

Al Baik ha scritto: “Da quando, il 14 aprile scorso, venne insediato come 12° primo ministro di Israele, gli israeliani hanno ucciso più di 50 palestinesi e ferendone circa 200, al ritmo di un ucciso e quattro feriti al giorno. Il nuovo primo ministro ha stabilito un primato, superando quello conseguito dal suo predecessore Ariel Sharon durante i giorni più sanguinosi dell’insurrezione palestinese, ovvero l’intifada.”

 

Oggi Olmert, nel tentativo di fomentare una guerra civile tra palestinesi, sta fornendo armi a supporto dell’esercito privato del presidente dell’autorità palestinese Mahmoud Abbas, il quale viene visto da molti come un collaborazionista palestinese [ossia, uno che fa comodo a Israele, ndt] che lavora contro il governo eletto e condotto da Hamas.

 

L’atto terrorista più eccezionale per nefandezza, tra i molti perpetrati di recente dalle forze israeliane, è stato il cannoneggiamento della spiaggia a Gaza nel corso del quale vennero uccisi otto membri di una famiglia palestinese. Questo atto impudente di terrore israeliano è stato seguito dalla dichiarazione ufficiale che negava tale responsabilità, quantunque gli israeliani stessero sparando sulla Striscia di Gaza quando quella famiglia venne colpita.

Mark Garlasco, esperto militare che lavora per il gruppo Human Rights Watch con sede negli Stati Uniti, è stato il primo investigatore indipendente a raggiungere la scena del delitto e ha trovato un frammento di un proiettile d’artiglieria da 155 mm. Garlasco ha dichiarato: “Reputo probabile che si trattasse di fuoco d’artiglieria in arrivo sulla spiaggia e sparato dagli israeliani dal nord di Gaza.”

 

OLMERT E ATZMON

 

Olmert, il cui nome è stato macchiato a lungo da accuse di crimini di natura finanziaria, venne implicato in uno scandalo finanziario che implicava ricevute falsificate per le donazioni per la campagna politica del 1988 del partito Likud, del quale Olmert era co-tesoriere. Questa faccenda culminò, nel marzo 1996, nella condanna di tre altri membri del Likud, inclusi Menachen Atzmon, il tesoriere del Likud. Successivamente anche Olmert venne posto in stato d’accusa, ma poi venne prosciolto.

Durante gli anni 1970 Olmert aveva lavorato nello studio legale di proprietà di un altro Atzmon, un certo Uzi Atzmon.

 

Menahem Atzmon, condannato in Israele, divenne poi il fondatore e capo dell’International Consultants on Targeted Security (ICTS), la società madre della Huntleigh USA addetta alla sicurezza aeroportuale che gestiva le operazioni di controllo dei passeggeri agli aeroporti di Boston e di Newark il giorno 11 settembre 2001.

 

La Hurtleigh USA è una società interamente controllata dalla società israeliana International Consultants on Targeted Security (ICTS) International N.V. , una società che opera nel campo della sicurezza nell’aviazione e nei trasporti con sede in Olanda comandata da “ex-alti ufficiali (israeliani) dei servizi segreti e veterani degli enti governativi di servizi segreti e di sicurezza (israeliani).”

 

Menachem Atzmon, condannato in Israele nel 1996 per truffa finanziaria nel corso della campagna elettorale, e socio in affari di Ezra Harel, rilevarono la gestione del servizio di sicurezza degli aeroporti di Boston e di New York quando la loro società ICTS acquistò la Huntleigh USA nel 1999. Il volo United Airlines 175 e il volo American Airlines 11, che presumibilmente colpirono le torri gemelle, partirono entrambi da Boston, mentre il volo United Airlines 93, che si suppone si schiantò in Pennsylvania, partì dall’aeroporto di Newark. Quel criminale israeliano condannato che è Atzmon inoltre controlla e gestisce un’analoga attività nel porto tedesco di Rostock, sul mar Baltico.

 

Alcune famiglie delle vittime dell’attentato dell’11 settembre hanno promosso azioni legali contro la Huntleigh USA reclamando che quella società addetta alla sicurezza è stata troppo negligente quell’11 settembre. Mentre questi parenti delle vittime hanno il diritto di scoprire e conoscere ciò che la Huntleigh USA ha fatto o non ha fatto proteggere i loro cari quell’11 settembre, nel 2002 il Congresso degli Stati Uniti ha accordato protezione totale alla Huntleigh USA e ad altre società incaricate dei servizi di sicurezza, motivo per cui tali aziende non verranno chiamate a rendere conto delle loro azioni di quell’11 settembre in nessun tribunale degli Stati Uniti.

 

Atzmon, criminale condannato, alleato politico e co-imputato del primo ministro israeliano Ehud Olmert, era direttamente responsabile della sicurezza dei passeggeri e degli aerei di linea all’aeroporto Logan di Boston, da cui decollarono i due aerei di linea che colpirono il World Trade Center.

 

Ovviamente il rapporto di Olmert con Atzmon e i mancati controlli di sicurezza quell’11 settembre sono ben più di una coincidenza; ciò nonostante negli Stati Uniti la stampa tutt’altro che indipendente non ha investigato su questo collegamento israeliano con gli attacchi terroristici, così come su molte altre connessioni.

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