ANSA - HONG KONG, 1 DIC - "Circa 400" manifestanti sono stati arrestati oggi a Hong Kong durante l'imponente corteo pro democrazia segnato da scontri con le forze dell'ordine, ha riferito la polizia. I dimostranti sono stati sono stati fermati per "raduno illegale e detenzione di armi", ha sottolineato in conferenza stampa un responsabile della polizia locale, Jim Ng. Secondo gli organizzatori più di un milione di persone hanno partecipato alla prima manifestazione del 2020.


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Mercoledì 1 Gennaio 2020

Ultimo aggiornamento: 2 Gennaio, 14:39

 

Hong Kong, corteo record: un milione in piazza, scontri polizia-manifestanti e 400 arresti

 

Le strade di Hong Kong invase dai manifestanti in occasione della marcia pro-democrazia di Capodanno. Le proteste contro il governo cinese non si fermano, anzi. «Siamo un milione», hanno fatto sapere gli organizzatori del corteo, secondo i quali i partecipanti sarebbero di più rispetto alla manifestazione record del 9 giugno scorso. Nonostante il carattere pacifico della marcia si sono verificati episodi di violenza: la polizia ha usato spray urticanti e gas lacrimogeni, mentre alcuni manifestanti hanno lanciato molotov e alcuni negozi sono stati vandalizzati. «Circa 400» manifestanti sono stati arrestati oggi durante il corteo. I dimostranti sono stati sono stati fermati per «raduno illegale e detenzione di armi», ha sottolineato in conferenza stampa un responsabile della polizia locale, Jim Ng. 

I manifestanti  hanno organizzato raduni a tarda sera salutando il nuovo anno in piazza, in vista di un corteo di massa previsto per il primo gennaio. Poco prima della mezzanotte, migliaia di persone si sono radunate nel quartiere degli affari, lungo il lungomare di Victoria Harbour e nella zona della movida di Lan Kwai Fong. All'inizio della serata, migliaia di persone hanno inscenato catene umane lunghe diverse miglia sulle trafficate strade dello shopping e i quartieri residenziali. Il tradizionale spettacolo pirotecnico dei fuochi d'artificio della vigilia di Capodanno è stato annullato per motivi di sicurezza. Molti attivisti esibivano striscioni con le principali richieste, tra cui elezioni totalmente libere in città, un’inchiesta indipendente sulla gestione della polizia e l’amnistia per le quasi 6.500 persone arrestate durante le proteste. 

La violenza è esplosa a margine della marcia principale, con scontri fra agenti e dimostranti a volto coperto registrati in più quartieri: la polizia antisommossa ha usato spray urticante e gas lacrimogeni, mentre alcuni manifestanti hanno lanciato molotov. Dimostranti mascherati di nero si sono inoltre radunati per allestire barricate improvvisate, alcune strutture sono state vandalizzate. È a quel punto che è stato ordinato agli organizzatori di terminare il corteo. Questi ne avevano però già decretato il successo, parlando di una partecipazione record: «Crediamo che l'adesione alla marcia di oggi abbia superato l'1,03 milioni del 9 giugno» con riferimento al fiume di gente che era sceso in piazza quel giorno e che aveva di fatto segnato l'inizio del movimento di protesta. Sono cifre che si distaccano notevolmente da quelle indicate dalla polizia, che per la manifestazione di Capodanno segnala soltanto 60mila partecipanti. Intanto si ripetono scene fin troppo note e che si sono succedute a più riprese negli ultimi mesi: la polizia in assetto antisommossa che usa spray urticanti, spara lacrimogeni e ricorre a cannoni ad acqua per disperdere la folla, in particolare quei dimostranti irriducibili determinati a fare resistenza, costruendo barricate, dotandosi di Molotov, assaltando esercizi commerciali associati a Pechino. Da cui gli scontri che hanno portato a circa 400 arresti per «raduno illegale e detenzione di armi». Le tensioni verificatesi nelle scorse ore sono comunque circoscritte e limitate rispetto ai momenti più drammatici vissuti nei mesi scorsi.
 

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