Descrizione: https://lh6.googleusercontent.com/F4bBfGl0iogDf-2-GhDBxemgGY8avKDb3d6AqKMojO9rPnYLtTDuYr1fh8xfS7kmNGeg3ZrvKrS32RLENeqxoooUdY9QZvneRwxYzr0fHISbDMEF7CNLbl-sv_yXe-esGADescrizione: https://lh4.googleusercontent.com/RqTbf3k67-vBqDPVnsETwhGktywhjSkEmmG4CWsQlWFISRZVicNnwsZIkFHWtLeLRjgYDSPFfflQIGHAzfwQmSmDT10TQCtvRS3TXJ1l5Q9KeXfQTL-kq2JN8CFbAgTbGQ 

**Per aderire all’appello di seguito, si prega di compilare questo modulo, se possibile entro il 6 maggio. 

** Versione in inglese dell’appello


domenica 3 maggio2020

Appello internazionale: Stop #CoronaRacism  -  #SpreadSolidarity

La crisi del coronavirus, come molte altre, non ci colpisce tutti allo stesso modo. Ancora una volta la classe, la razza e il genere interagiscono con le strutture di oppressione esistenti, mettendo in una situazione ancora più pericolosa i gruppi vulnerabili come i migranti, le persone provenienti da Paesi più fragili, rifugiati, senza casa, disoccupati o persone che vivono sotto occupazione e apartheid.

Come Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliana (SPLAI) siamo da molto tempo impegnati a rifiutare e denunciare ogni tipo di discriminazione o di oppressione sulla base, tra gli altri, del genere, della razza, della classe sociale o della religione. È proprio per il nostro forte impegno antirazzista che vogliamo denunciare la discriminazione a cui molti popoli sono sottoposti su base razziale nella cosiddetta “guerra” contro il COVID-19.

Decenni di colonizzazione e oppressione israeliane hanno distrutto il sistema sanitario palestinese. Per i palestinesi il “corona-razzismo” (#CoronaRacism) di Israele è al suo apice. Il governo israeliano non pubblicizza adeguatamente in arabo le misure di protezione; le forze militari israeliane stanno scaricando i lavoratori palestinesi agli affollati posti di blocco; le autorità carcerarie israeliane stanno negando le necessarie misure di igienizzazione e di cura ai prigionieri palestinesi; Israele sta condizionando l’accesso di apparecchiature mediche relative al COVID-19 all’interno della già martoriata ed assediata Striscia di Gaza in cambio di concessioni politiche da parte dei palestinesi, in palese violazione del diritto internazionale.

Sulla base del nostro impegno a favore dei diritti umani universali denunciamo la militarizzazione di questa crisi sanitaria, sociale ed economica, nonché la sua trasformazione in questione di sicurezza. Non siamo in guerra. Non siamo soldati. Ma ci battiamo per un mondo più giusto, libero ed egualitario per tutti. Ci battiamo per una spesa pubblica che investa nella vita, nell’assistenza e in sistemi sanitari e di assistenza sociale universali e di qualità che non lascino indietro nessuno, indipendentemente da dove venga e da che lingua parli.

Siamo preoccupati per il fatto che nell’eccezionale situazione di pandemia in cui viviamo stiamo sperimentando misure antidemocratiche e in alcuni casi del tutto autoritarie che limitano i nostri diritti e le nostre libertà e che temiamo possano diventare la nuova normalità.

Israele è uno dei principali esportatori di dogmi e strumenti di repressione, di sorveglianza di massa e di crimini di guerra, tutti “testati sul campo”, cioè sui corpi della popolazione palestinese prigioniera e poi promossi come tali in Europa, America latina, Nord America, Asia meridionale e Africa.

Questa è la ragione per cui ora, quando le porte delle nostre case e i confini dei nostri Paesi sono chiusi, quando noi in Europa siamo più che mai isolati, lottando perché le nostre attività commerciali e spazi SPLAI sopravvivano, intendiamo diffondere il nostro messaggio di solidarietà ed essere sicuri che raggiunga ogni luogo, dai nostri SPLAI in Europa e altrove, fino alla Palestina.

Nel bel mezzo di questa crisi BDS Italia ha superato quota 200 adesioni SPLAI. “Restiamo a casa, ma la nostra solidarietà no” riporta il comunicato. Dai balconi delle nostre case salutiamo tutte le comunità che combattono contro questa pandemia, compreso il popolo palestinese. Basta razzismo, basta discriminazioni, basta apartheid.

 **Per aderire all’appello, si prega di compilare questo modulo, se possibile entro il 6 maggio. 

**Se non fai ancora parte della rete SPLAI, inserisci la tua attività o associazione e aiutaci a diffondere la solidarietà.

 

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