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26 maggio 2020

 

Come la finanza internazionale e la Germania hanno distrutto la Grecia per creare una UE totalitaria

di Dimitri Konstantakopoulos

Traduzione di Giuseppe Volpe

 

Nota: i dati dell’articolo seguente tengono conto della condizione dell’economia e della società greche prima del recente coronavirus. Secondo il FMI la Grecia una depressione peggiore di tutti gli altri membri della UE a causa della pandemia, ma nulla è certo al momento. In ogni caso le conseguenze economiche e sociali della crisi renderanno le cose in Grecia molto peggiori di quanto già descritto nel nostro articolo.

 

Nel maggio del 2010 la UE, la BCE, il FMI e il governo greco firmarono un accordo di finanziamento descritto come un “programma di salvataggio” senza precedenti della Grecia. Lo scopo dichiarato del programma consisteva nel “salvare” la Grecia dal fallimento e nell’”aiutarla” a riparare la sua economia e le sue finanze pubbliche ripagando contemporaneamente i suoi prestiti, prevalentemente da banche europee.

La “questione greca” è stata l’argomento di gran lunga più dibattuto per quasi dieci anni dai leader della UE. L’”esperimento” greco doveva non solo “risolvere” i problemi greci, ma anche creare un nuovo “paradigma” per l’intera eurozona. La stessa Angela Merkel ha parlato ufficialmente il 10 maggio 2010, il giorno in cui il programma è entrato in vigore, per spiegare che altri paesi europei avrebbero visto che cosa sarebbe successo ai greci e sarebbero stati più attenti nel futuro.

L’importanza europea e internazionale del programma greco supera di molto l’importanza della stessa economia greca. Punire la Grecia e obbligandola a rimborsare l’intero debito esorbitante che aveva contratto, mirava a creare un esempio di significato storico per la soluzione della questione del Debito soddisfacendo tutte le pretese dei Banchieri e salvaguardando il potere della Finanza Internazionale, un potere che ha già superato quello degli Stati e sta trasformando la stessa UE.

 

CREATOR: gd-jpeg v1.0 (using IJG JPEG v80), quality = 82 In un certo qual modo la guerra economica e politica scatenata contro la Grecia (e, in misura minore, contro i cosiddetti PIIGS) dalle élite finanziarie e politiche occidentali è servita da introduzione alla grande lotta tra i popoli europei e la Finanza, che deciderà il destino della nostra civiltà, in modo simile a come la guerra civile spagnola (1936-39) fu il preludio della Seconda guerra mondiale in Europa.

Ai greci non è mai stato chiesto se volessero questo programma. Il governo Papandreou lo accettò nonostante il fatto che era stato eletto su un programma del tutto differente. Lo stesso Georges Papandreou si era spinto molto in là in un’intervista prima della sua elezione al fine di escludere qualsiasi probabilità di introdurre il FMI negli affari greci. La sola volta in cui ai greci è stato chiesto se volessero questo programma è stata durante il referendum del 2015 e la loro risposta è stata un inequivocabile No. La maggior parte degli specialisti ritiene che l’imposizione di questo programma alla Grecia vada contro la Costituzione e la legge greca, contro i trattati che disciplinano il funzionamento della UE, contro previsioni fondamentali della legge internazionale e anche contro gli statuti dello stesso FMI.

In conseguenza del duro trattamento riservato al popolo greco il prestigio e il capitale politico della UE e della Germania sono diminuiti acutamente e sono fortemente aumentate tendenze centrifughe in tutta l’Unione Europea. Il referendum greco e il rifiuto dei governo e delle autorità europee di rispettarlo hanno contribuito molto al voto a favore della Brexit e all’ascesa di partiti radicali di sinistra e ancor più di estrema destra in tutta Europa.

Nell’estate del 2018 le autorità europee e il governo greco hanno annunciato che “il programma di salvataggio della Grecia” era terminato. Naturalmente non si trattato che di un’altra di una serie di grandi menzogne delle autorità tedesche e della UE lungo il decennio della crisi greca. Quello che in realtà è terminato nel 2018 è stato l’obbligo dei “creditori” di finanziare il rimborso a debito dei prestiti. I termini chiaramente coloniale dell’accordo sul prestito sono validi e alcuni resteranno validi per 99 anni (!!!) durante i quali la Grecia non sarà un paese sovrano ma piuttosto una specie di colonia debitrice. Quello che non sappiamo è se ci saranno greci in Grecia e, in caso esistessero, a quale punto dei prossimi 60 o 100 anni se ne andranno.

Nell’occasione del decimo anniversario della firma del primo accordo di finanziamento con la Grecia cercheremo di descrivere qui per i nostri lettori i principali risultati di questo programma che hanno plasmato la direzione della UE e che avranno una grande influenza sulla politica europea negli anni o decenni a venire.

Il programma greco non è terminato, né lo è la crisi greca. Questo è stato un grande inganno e un’altra menzogna dei leader occidentali.

L’Eurogruppo (i ministri delle finanze della UE) hanno deciso di smettere di finanziare il programma di salvataggio della Grecia. Poi hanno cominciato ad affermare che sia il programma sia la crisi greca sono terminati.

Nulla potrebbe essere più lontano dal vero. In realtà annunci di politici europei e greci riguardanti la fine del programma di salvataggio o della crisi greca ci stanno presentando nulla di più che un gigantesco villaggio Pot?mkin che riflette sia l’enorme stallo della UE e il fantastico progresso del totalitarismo del mondo occidentale. Politici sono più o meno nominati da banchieri (per esempio Emmanuel Macron dai Rothschild), gli stessi banchieri controllano la stampa e gli “intellettuali pubblici” e, in conseguenza di tutto ciò, i politici possono affermare le cose più stupide e fatti non comprovati senza correre il rischio di apparire ridicoli.  

Il programma resterà in gran parte in vigore e nessuno può dire se la Grecia sarà in grado di finanziarsi sui mercati nel 2021, come suggerito dalle previsioni dell’Eurogruppo.

Finora tutte, senza eccezione, le previsioni economiche della UE riguardo alla Grecia sono fallite miserevolmente. Ciò significa che o gli economisti e le autorità europee sono del tutto incompetenti oppure, in alternativa, che conoscono benissimo le conseguenze del loro programma per la Grecia e si stanno celando dietro “calcoli” e “previsioni” errati, il che permetto loro di affermare a posteriori di aver commesso degli errori, non dei crimini.

                Gli obblighi della Grecia in base al programma di salvataggio resteranno validi almeno fino al 2060 (!!!) nonostante la presunta e pubblicizzata “fine del programma”. Il debito sovrano della Grecia rimane “estremamente insostenibile” secondo il FMI. In realtà, ciò che hanno fatto gli europei è stato rimandare ancora una volta la decisione finale sulla Grecia e la probabile esecuzione della sua “condanna a morte”, mantenendo contemporaneamente il paese bene all’interno della “spirale mortale” del debito, come ha affermato in un’occasione George Soros.

                La Grecia è stata obbligata ad accettare avanzi primari di bilancio, del tutto irrealistici e mai realizzati da nessun paese, del 3,5 per cento fino al 2022 e del 2,2 per cento in media dal 2022 al 2060 (oggi tali cifre sono in corso di revisione a causa del coronavirus, ma restano indicative della direzione. Per inciso, anche se la Merkel consentirà un qualche allentamento dell’austerità per uno o due anni, l’importo assoluta del debito greco riporterà molto rapidamente le cose alla normalità).

A parte l’essere del tutto irrealistiche, queste cifre significano un’austerità perpetua e una quasi stagnazione del paese per quarant’anni. Il loro carattere totalmente irrealistico è diventato anche evidente a causa del coronavirus. Sta diventando difficile fare predizioni per sei mesi, come si possono fare previsioni per i prossimi quarant’anni? E’ un’aberrazione ridicola stilare un programma sulla base del presupposto di decenni di completa stabilità per la Grecia, l’Europa e l’economia mondiale (o, di nuovo, è un modo per celare un crimine premeditato dietro presunti errori).

Se la Grecia non si atterrà alle regole, i suoi pochi beni statali residui, he sono stati trasferiti a un fondo speciale per 99 anni, saranno venduti automaticamente e saranno applicate altre penali.  

                La Grecia rimarrà sotto un controllo molto rigoroso della UE fino al 2060. Il FMI rimarrà nel programma ma come “consulente”. Ciò significa che permarranno le sue politiche, ma non i suoi fondi. Continuerà a distruggere i greci e la Grecia ma non sarà considerato responsabile della sua attività criminale! Preferiremmo usare termini puramente economici anziché quella della criminologia, ma riteniamo contrario alla verità descrivere un crimine come semplicemente una cattiva, errata politica economica.

La Germania e la UE, agendo nell’interesse delle banche europee e degli interessi generali dell’”Impero della Finanza” del capitale finanziario internazionale hanno rifiutato qualsiasi cancellazione del debito, che sarebbe stata l’unica soluzione del problema greco nel 2010 e resta l’unica soluzione oggi. Ricordiamo ai nostri lettori che questo metodo fu applicato alla stessa Germania in passato, ma anche alla Polonia, all’Iraq e ad altri vassalli dell’occidente. Il fatto che la Grecia sia stata uno dei primi membri della UE o una nazione storica, patria dell’idea della democrazia, non ha alleviato il furore con cui Berlino e il FMI hanno insistito in un programma che ha distrutto il paese senza risolvere i suoi problemi o  rendere sostenibile il debito greco. La Germania ha rifiutato persino una proposta francese di includere una clausola che rimandasse il rimborso del debito se la Grecia non avesse prodotto uno sviluppo che permettesse il rimborso del debito.

Durante la pandemia del coronavirus il governo greco ha chiesto all’Eurogruppo di permettere ad Atene di rimandare di tre mesi la confisca di case di persone che non possono rimborsare alle banche i loro prestiti. I ministri dell’Eurogruppo hanno rifiutato, nonostante il pericolo reale che decine di migliaia di greci siano sfrattati dalle loro case nel mezzo della pandemia e della crisi socioeconomica.

 


da Znetitaly – Lo spirito della resistenza è vivo

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Originale: https://uwidata.com/11140-how-international-finance-and-germany-destroyed-greece-to-create-a-totalitarian-eu/

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