Fonte: https://www.craigmurray.org.uk/

http://znetitaly.altervista.org/

20 aprile 2020

 

Quel rapporto trapelato dal Partito Laburista

di Craig Murray

Traduzione di Giuseppe Volpe

 

Ho adesso terminato la lettura delle 851 pagine del rapporto del Partito Laburista soppresso e trapelato circa la gestione delle denunce di antisemitismo. E’ un documento importante, che è fondamentale per comprendere un grande punto di svolta nella storia del Regno Unito, in cui la socialdemocrazia europea del nord ha mancato di ristabilirsi nel Regno Unito.

Se chiunque abbia fatto uscire il documento abbia tuttora accesso alla vasta quantità di fonti originali del materiale su cui è basato, tale documentazione è di immenso valore storico. Vorrei sollecitare con forza la trasmissione delle migliaia di e-mail, testi e messaggi originali a WikiLeaks per garantire che siano conservate per l’archivio storico.

Più terra terra, il rapporto è di evidente valore come prova per la Commissione sull’Uguaglianza e i Diritti Umani (EHRC) come parte della sua inchiesta sull’antisemitismo nel Partito Laburista. Il fatto che non sia stato adottato ufficialmente dal Partito Laburista non fa alcuna differenza riguardo al suo valore di prova, né la fa il suo status per quanto riguarda la legge sui diritti d’autore o sulla protezione dei dati.

Se, ad esempio, io dovessi scoprire prove di lampante razzismo e le trasmettessi alla EHRC, la EHRC non rifiuterebbe di esaminare tali prove a motivo della violazione dei diritti d’autore dei razzisti o dei diritti in base alla Legge sulla Protezione dei Dati. Queste scuse per sopprimere il rapporto sono solo tali. Pertanto io stesso invio una copia alla EHRC sostenendo esattamente questo punto. Provo parecchio inquietante che Keir Starmer sembri più interessato a sopprimere questo rapporto piuttosto che ad agire in base ai suoi allarmanti risultati, e lo dico da persona non inizialmente ostile a Starmer.

Quali sono i punti chiave che apprendiamo dal rapporto? Beh, innanzitutto sono effettivamente esistiti tra membri del Partito Laburista esempi di antisemitismo genuinamente sconvolgenti e indiscutibili. E’ anche vero che in molti casi le procedure di trattamento di queste persone si sono trascinate per mesi o persino anni. Gran parte del rapporto riguarda precisamente di chi sia stata la responsabilità di ciò nel Partito Laburista.

Il rapporto non nega in modo conclusivo l’accusa che ritardi siano stati occasionati da Jeremy Corbyn o dal suo ufficio o che il suo ufficio abbia manifestato della simpatia per l’antisemitismo. In realtà è vero il contrario. L’ufficio di Corbyn ha mostrato un giusto odio per l’antisemitismo, ma anche un’allarmante disponibilità a gettare ai lupi persone per bene per accuse molto fragili di antisemitismo (pagg. 306-7). Il rapporto mostra una grave incapacità di distinguere tra un reale, maligno antisemitismo e l’opposizione alle politiche di Israele. Inoltre questo è l’atteggiamento degli stessi autori del rapporto che in molte dozzine di esempi danno per scontato che le accuse di antisemitismo siano sufficienti per considerare provato il caso e accettano numerose opinioni manifestate come prova di antisemitismo quando sono tutt’altro.

I titoli ovviamente sono stati derivati dalla scioccante rivelazione del rapporto del fatto che la direzione del Partito Laburista era costituita da personale di destra tanto veementemente contrario a Corbyn da aver voluto attivamente che i Conservatori vincessero le elezioni. Penso sia importante capite esattamente quanto di destra siano. Membri di alto livello del personale si scambiavano messaggi di opposizione a qualsiasi aumento delle imposte sulle imprese e alla rinazionalizzazione delle ferrovie come politiche “trotzkiste”.

Il caso dell’orribile e molto di destra John McTernan è istruttivo. McTernan aveva preso a scrivere articoli sul Daily Telegraph elogiando i conservatori e attaccando il Partito Laburista ma l’Ufficio Legale e Amministrativo della direzione del partito si era rifiutata di agire contro di lui. Alla fine ha agito quando ha scritto un articolo che sollecitava i Conservatori a “schiacciare i sindacati dei ferrovieri” perché intralciavano le attività di compagnie ferroviarie private; ma l’iniziativa assunta è consistita nel sospendere un membro che aveva contestato McTernan per il suo sostegno ai Conservatori (pag. 140).

John McTernan, nel frattempo, già coinvolto nel New Labour e delegato alla conferenza del partito del 2016, era stato ripetutamente denunciato dal 25 luglio in poi per un linguaggio offensivo su Twitter e altrove, anche descrivendo come “deficienti” parlamentari laburisti che avevano candidato Corbyn; twittando due volte che Corbyn era un “traditore”; descrivendo i “corbynisti” quali razzisti; dicendo a un parlamentare dello SNP [Partito Nazionale Scozzese] che avrebbe dovuto “venire a Peckham a cercare dirlo, amico”; definendo Corbyn un “abbracciatore di Putin, amante di terroriste, odiatore del Trident [probabilmente https://it.wikipedia.org/wiki/UGM-133A_Trident_II – n.d.t.] e scrivendo sul Daily Telegraph che tutti i sostenitori di Corbyn erano “troll in rete” [pag. 368].

Nessun intervento è stato attuato e McTernan la ricevuto la decisione del personale: “Nessun intervento – cancellato al rinvio”. Il 18 agosto, tuttavia, Dan Hogan ha effettivamente denunciato in membro dell’elettorato di McTernan, Omar Baggili, che – in reazione a un articolo di McTernan sul ‘The Telegraph’ che sollecitava il governo Conservatore a “schiacciare una volta per tutte i sindacati dei ferrovieri” gli aveva scritto via Twitter: “Seriamente John, perché non ti sei preso la tessera del Partito Conservatore? Sono antisindacali e favorevoli alle privatizzazioni come te” [pag. 369]. Baggili è stato sospeso per “ingiurie”. 

Questo non è assolutamente un caso isolato. Uno dei miei preferiti è il caso di Andy Bigham (pagg. 538-45) arrivato inizialmente all’attenzione dell’Ufficio Legale e Amministrativo per aver suggerito che Corbyn fosse un traditore e che Diane Abbot dovesse essere “rinchiusa in una gabbia”. Ciò è stato considerato insufficiente per un intervento da assumere nei suoi confronti e incredibilmente tale posizione è stata ancora confermata persino quando ha successivamente scritto che aveva votato Conservatore, sollecitando altri a votare Conservatore ed era diventato amministratore di un Gruppo Facebook del Partito Conservatore.

Nel frattempo membri di sinistra erano cacciati dal partito per aver promosso un voto Verde anni prima di tesserarsi o per aver definito “guerrafondai” parlamentari che avevano appoggiato la guerra dell’Iraq. Il rapporto sostiene una tesi soverchiante che l’Ufficio Legale e Amministrativo del Partito Laburista non assumeva iniziative su accuse di antisemitismo perché stava dedicando tutte le sue energie a uno sforzo settario di rimuovere dal partito i sostenitori di Corbyn.

Tale personale di destra sperava nella sconfitta elettorale del Partito Laburista al fine di liberarsi di Corbyn. Alti dipendenti del Partito Laburista speravano realmente che il Partito Laburista perdesse il suo seggio nel ballottaggio del collegio elettorale di  Manchester Gorton.

27/02/2017, 16:53 – Patrick Heneghan: Appena avuto una discussione alla riunione strategica Incontreremo Steve e Andy lunedì prossimo – stiamo guardano a tutti e tre a maggio ma sceglieremo per Gorton nel giro di quattro settimane Katy parlerà con te/Iain

27/02/2017, 16:53 – Patrick Henegan: Da karie

27/02/2017, 16:54 – Patrick Henegan: Non ci hanno incluso nella discussione

27/02/2017, 16:54 – Patrick Heneghan: Beh, speriamo che i lib dem riescano a farcela… [pag. 113]

E’ noto da tempo che c’era tensione tra Corbyn e il personale della direzione del Partito Laburista sull’assegnazione di risorse a marginali chiave nelle elezioni generali del 2017. Quello che non sapevo prima di questo rapporto è che il personale della direzione aveva creato un’altra organizzazione (pag. 92), con sede in un altro edificio, per dirottare fondi del partito e canalizzarli segretamente a campagne per i loro parlamentari di destra preferiti. A pag. 103 è dettagliato l’orrore manifestato dal personale della direzione del Partito Laburista per il buon risultato del Partito Laburista nell’elezione del 2017. Le persone erano “disgustate” per i sondaggi all’uscita che mostravano i Conservatori perdere la loro maggioranza.

Le e-mail e i messaggi citati in tutto il rapporto sono una piccola percentuale di quelli disponibili e sono, ovviamente, la selezione degli autori del rapporto. E’ per questo che li sollecito a scaricare l’intero archivio, che dicono essere di molte migliaia di documenti, su WikiLeaks. Un tema che spunta in continuazione nel passaggi scelti per la citazione, ma un tema che gli autori del rapporto scarsamente commentano, è che il sostegno agli attacchi militari britannici all’estero risultava essere la pietra di paragone per chi era “dentro” e chi era “fuori” nel personale della direzione del Partito Laburista.

L’attacco terroristico di Manchester si è verificato nel mezzo della campagna del 217 per le elezioni generali. Corbyn, coraggiosamente e correttamente, aveva affermato qualcosa che è stato indicibile nel discorso politico prevalente nel Regno Unito: che le invasioni britanniche all’estero provocano terrorismo in patria. Il personale della direzione del Partito Laburista sperava e riteneva che ciò avrebbe affondato ciò e stava attivamente augurandosi che il Partito Laburista crollasse nei sondaggi (pagg. 96-7).

Jo Greening 09:12: e ti dirò perché è un picco e il sondaggio è stato effettuato dopo l’attacco di Manchester dunque con un po’ di fortuna questo discorso mostrerà un chiaro declino nei sondaggi e saremo in grado di segnalare quanto disgustosi siano realmente

(ora ovviamente sappiamo che non era mai stato vero, ma in politica non è quello il punto!)

Francis Grove-White 09:13: Sì, sono sicuro che sia così.

Francis Grove-White 09:16: Le mie paure sono che: a) il discorso non sarà digerito tanto male quanto merita grazie al coro di opposizione disinformata a tutti gli interventi occidentali. E b) useranno tale sondaggio per affermare che stavano per vincere e poi è successo Manchester. E che JC [Jeremy Corbyn] se ne vada o no, una quantità di membri si berrà quell’argomento. Come dopo il referendum quando hanno distorto il sondaggio e affermato che avevano superato i Conservatori prime che avvenisse il “golpe”

Jo Greening 09:17: Se questo discorso passerà – come penso possa – indurirà la gente decisamente la gente contro di noi di fronte a un attacco terroristico la gente normale non incolpa l’intervento straniero incolpa l’immigrazione quel che è peggio è che tutti sentiranno che noi non vogliamo reagire con forza noi vogliamo la pace con l’ISIS tutto rientra in un quadro più vasto di come considerano corbyn dunque io ho la sensazione che passerà hai ragione sul secondo punto deve toccare ai parlamentari tuttavia dimostrare quanto lui sia tossico sull’intera soglia ma che questo discorso in particolare è stato tossico e Manchester è successo quando quel sondaggio era nel campo dei sostenitori io personalmente penso che stiamo per andare molto male davvero e penso che sconvolgerà un mucchio di loro quando male andiamo compreso JC dunque tutti devono essere pronti quando lui sarà sotto shock e deve essere chiaro e brutale e non coinvolgere per nulla il partito secondo me quei pazzi che ora costituiscono la nostra base non vogliono mai che noi vinciamo in ogni caso sono comunisti e sostenitori dei verdi anche se Manchester non fosse successo e fossimo distrutti loro non cambierebbero mai idea

Francis Grove-White 09:23: Sì, è vero. 

Ho aggiunto il grassetto per mostrare quanto di destra sia il pensiero della direzione del Partito Laburista.

Per tornare alla mancate gestione dei casi di antisemitismo, gran parte del problema pare essere sorta da una totale incompetenza del personale. Il personale della direzione del Partito Laburista era stato ereditato dagli anni di Blair e una lealtà faziosa e una storia di attività politica di destra relativa all’agenda Progresso erano molto più importanti nelle decisioni di assunzione rispetto alle qualifiche e alla competenza. L’Ufficio Legale e Amministrativo (GLU) che gestiva le denunce di antisemitismo era costituito da personale di destra veementemente contrario a Corbyn ed è stato un cattivo protagonista; ma è stato anche semplicemente inutile.

Non erano operativi i sistemi più elementari, come un registro delle accuse/denunce – non c’era assolutamente nessun registro, per non dire per categoria – e perciò non c’era alcun sistema per seguire il progresso dei singoli casi. E-mail finivano inevase o addirittura non lette per molti mesi, a volte in caselle e-mail di cui non si occupava nessuno. L’epicentro di questa incompetenza è stato Sam Matthews, che doveva essere il divo del programma  della serie Panorama della BBC “Il Partito Laburista è antisemita?” e la principale fonte delle accuse che l’ufficio di Corbyn stava impedendo provvedimenti e proteggendo antisemiti.

E’ impossibile leggere questo rapporto – e io ne ho scavato tutte le 851 pagine – senza arrivare alla conclusione che lo stesso Matthews sia stato responsabile di una grande quantità di inerzia. Il rapporto accenna in tutta la sua estensione che il mancato intervento nei confronti dei membri antisemiti del Partito Laburista sia stato un atto deliberato del personale della direzione del Partito Laburista al fine di far sfigurare Corbyn. Queste prove non sostengono in modo conclusivo tale tesi, anche se certamente non fanno nulla per indebolirla. Il rapporto esprime il sospetto nel modo più chiaro in un passaggio su un periodo in cui Sam Matthews ha cominciato a inondare l’ufficio di Corbyn di richieste di informazioni su casi di antisemitismo solo per produrre successivamente le risposte come prova di un’interferenza indebita. Questo è un passaggio chiave del Rapporto (LOTO = ufficio di Corbyn):

Tuttavia le e-mail di Matthews rivelano che era lui la persona che aveva avviato un processo di chiedere a LOTO le sue idee sui casi, con la motivazione che stava chiedendo il suo “aiuto”, affermando esplicitamente “è realmente utile avere il vostro contributo”. Matthews ha anche affermato:

“Sono stato al corrente di e-mail in cui il capo del personale di Jeremy Corbyn, Karie Murphy, stava reagendo caso per caso su antisemitismo al fine di non sospendere chi sapevano benissimo doveva essere sospeso”.

“Ho pensato di non potere permetterlo”. 

Anche le affermazioni di Matthews sulla Murphy non sono vere. La Murphy ha risposto al GLU [Ufficio Legale Amministrativo] / GSO [Segreteria Generale del Partito Laburista] solo in un caso, Craig Allaker, concordando con il suggerimento di Emilie Oldknow di rifiutarne l’adesione. Le altre e-mail della Murphy indicano che lei non voleva che il GLU coinvolgesse LOTO in casi disciplinari e lei contestava il motivo per il quale Matthews aveva improvvisamente cominciato a coinvolgere il suo ufficio. 

La conclusione del Partito Laburista è che Matthews e forse altri del GLU-GSO avevano istigato questo processo di consultazione con LOTO e avevano proposto sospensioni in alcuni casi che il GLU in precedenza non aveva ritenuto meritevoli di alcuna forma di azione disciplinare. In seguito ciò è stato usato dallo stesso personale per accusare LOTO di coinvolgimento in casi di antisemitismo o di aver prosciolto antisemiti, incolpando LOTO e Jeremy Corbyn dell’inazione del GLU su denunce di antisemitismo. Può essere stata intenzione di GLU e GSO di muovere questa accusa quando avviato questo processo di consultazione con LOTO. 

Il rapporto dimostra in modo conclusivo che le accuse di Matthew di interferenza indebita da parte dell’ufficio di Corbyn per bloccare interventi contro l’antisemitismo sono menzogne maligne. Non dimostra tuttavia conclusivamente che il suo motivo per chiedere il supporto dell’ufficio di Corbyn fosse di generare materiale che risultasse comprovare le sue menzogne, né dimostra conclusivamente che la sua incompetenza e quella dell’Ufficio Legale e Amministrativo in generale siano state un complotto per screditare Corbyn. Queste, tuttavia, non sono deduzioni irragionevoli.

Ciò che questo rapporto dimostra oltre ogni dubbio è che l’intero affondo del famigerato episodio della serie Panorama di John Ware, ‘Il Partito Laburista è antisemita’ era semplicemente sbagliato. L’ufficio di Corbyn non era responsabile della mancata azione circa l’antisemitismo. Le persone responsabili erano quelle stesse con le quali Ware aveva fraternizzato per formulare le accuse.

Tutti i coinvolti sono stati protagonisti mediocri, compreso John Ware. Egli non ha fatto alcun tentativo di valutare o presentare i fatti, o di ascoltare argomenti contrari dei vicini a Jeremy Corbyn e risulta, al meglio, aver accettato una presentazione estremamente selettiva di materiale scritto da Matthews senza alcuna domanda appropriata. Ma ovviamente è peggio di così.

John Ware, un giornalista indipendente, è stato assunto dalla BBC per produrre quel documentario nonostante una lunga storia di propaganda antimusulmana, e specificamente antipalestinese, che aveva in precedenza causato cattiva reputazione alla BBC e costato denaro all’acquirente della licenza.

Nel 2006 un programma di John Ware della serie Panorama, ‘Faith, Hate and Charity’ [Fede, odio e beneficenza] aveva formulato false accuse gravemente dannose di coinvolgimento nel terrorismo dell’associazione di beneficenza palestinese Interpal e costretto la BBC a dover risarcire considerevoli danni al direttore di un’altra associazione di beneficenza, Islamic Relief. Sia Interpal sia Islamic Relief sono state continuamente attaccate dal governo israeliano.

John Ware è stato frequentemente definito un islamofobo, anche ripetutamente dal Consiglio Mussulmano della Gran Bretagna.  C’è un doppio metro all’opera qui. Io vi suggerisco che è semplicemente il caso che la BBC non incaricherebbe mai qualcuno denunciato come “antisemita” dal Consiglio dei Deputato, più di una volta, per filmare una puntata di Panorama.

John Ware è orgoglioso del suo attivismo a favore del sionismo. Nel 2016 Ware ha avuto un giro pagato di propaganda di Israele come parte di un “Premio all’impegno” dell’Organizzazione Internazionale Sionista delle Donne Mondiali. Ware ha tutto il diritto di scrivere articoli per il Jewish Chronicle attaccando il movimento BDS, e ha diritto alle sue idee. Mal nel programma ‘Is Labour anti-semitic?’ della serie Panorama della BBC Ware si è atteggiato non come forte propagandista filoisraeliano,  bensì come un giornalista indipendente che conduceva un’inchiesta senza pregiudizi. Nel farlo, ha consentito a Sam Matthews e a numerosi altri membri del personale del Partito Laburista di proporre una bugia dietro l’altra, che Ware è risultato convalidare, come è dimostrato in modo conclusivo da questo rapporto di 851 pagine.

Non sono in condizioni di sapere se John Ware sia stato consapevolmente connivente con le menzogne o se sia stato così accecato dalla suo ideologia sionista profondamente sentita da permettersi di farsi ingannare. So che oggi John Ware è impegnato a guidare un tentativo di rilevamento del Jewish Chronicle e di Jewish News che ha attirato critiche dall’interno della comunità ebrea poiché la fonte finanziaria è segreta. E’ stato semplicemente sbagliato da parte della BBC assumere qualcuno prevenuto come John Ware per produrre un documentario Panorama su questo tema.

Come il resto dei media prevalenti, e come Keir Starmer, la BBC ha sfruttato la scusa che questo rapporto del Partito Laburista “viola la legge sulla protezione dei dati” per evitare di riferire la contraddizione della menzogne sfornate per anni dalla BBC. Non troverete Nick Robinson, Laura Keunssberg o Andrew Neil a twittare entusiasticamente a proposito di questa vicenda. Il giornalismo non è mai stato così unito nel rifiutare informazioni serie di attualità a motivo di dubbie basi legali – anche se di fonte e accesso indiscussi di prima qualità – circa l’indiscrezione. Il Guardian per quattro anni ha accumulato sino a venti articoli e servizi alla settimana sull’”antisemitismo di Corbyn”. Il solo intervento su questo rapporto è consistito nel comunicare gioiosamente che il Partito Laburista può essere citato in giudizio per grandi somme in base alla Legge sulla Protezione dei Dati.

Per passare al rapporto stesso, contiene così tanti esempi dell’ufficio di Corbyn che sollecita l’Ufficio Legale e Amministrativo a eliminare rapidamente dal partito presunti antisemiti che non li dettaglierò qui, ma include tutti i casi di alto profilo, quali Ken Livingstone, Tony Greenstein, Jackie Walker, ecc. E’ chiaro dalla lettura del rapporto che l’Ufficio Legale e Amministrativo è stato sia indolente sia incompetente; le denunce contro l’antisemitismo erano una minoranza di quelle ricevuto e denunce di molestie sessuali hanno ricevuto ancora minori interventi (pag. 264). Ma sporadicamente la macchina del partito risulta più interessata a tenere un’audizione equa che non l’ufficio di Corbyn, che avrebbe semplicemente licenziato chiunque il Guardian chiedesse.

Ci sono esempi orribili di antisemitismo nel rapporto, ma anche casi in cui interrogherei circa la categorizzazione di antisemitismo non solo da parte della direzione del Partito Laburista dell’epoca, ma anche quelli di questo rapporto.

A pag. 214 è citato il caso di qualcuno ritenuto antisemita per aver citato il coinvolgimento dei Rothschild nella fratturazione idraulica della società Genie Energy nella Alture del Golan. Ora io rivendico di essere stato la persona che per prima ha pubblicato questa vicenda per un più vasto pubblico (dopo averla scoperta nella stampa finanziaria) ed essa è del tutto vera. Ecco il comunicato stampa della stessa Genie Energy.

Lo sfruttamento minerario della Alture del Golan siriane occupate da parte della potenza occupante è illegale secondo la legge internazionale. Il trivellazione di gas di scisto è molto problematica ambientalmente. E’ lo stesso comunicato stampa della Genie Energy che è iniziato con il coinvolgimento di Jacob Rothschild (e Rupert Murdoch).

Claude Pupkin, CEO di Genie Oil & Gas, ha commentato: “Il successo di Genie dipenderà alla fine, in parte, dall’accesso alla competenza dell’industria del petrolio e del gas e dei mercati finanziari. Jacob Rothschild e Rupert Murdoch sono estremamente ben considerati e collegati a leader di questi settori. La loro guida e partecipazione  si dimostrerà inestimabile. 

“Sono grato a Howard Jonas e alla IDT per l’occasione di investire in questa importante iniziativa” ha detto Lord Rothschild. “Gli straordinari risultati di Rupert Murdoch parlano da soli e siamo molto lieti che egli abbia accettato di essere nostro socio. Genie Energy sta facendo buoni progressi tecnologici per sfruttare i considerevoli depositi di petrolio di scisto del mondo che potrebbero trasformare le prospettive future di Israele, Medio Oriente e dei nostri alleati in tutto il mondo”. 

Accetto perfettamente che ci sia una fondamentale corrente di antisemitismo che accusa i Rothschild e altri “banchieri ebrei” di controllare il capitalismo mondiale, e che ciò sia un pericoloso e dannoso nonsenso amato dai nazisti. Il rapporto del Partito Laburista fornisce in effetti alcuni esempi precisamente di ciò. Ma non si può passare da questo alla posizione che qualsiasi critica di ogni specifica azione della famiglia Rothschild sia perciò antisemita. Criticare il suo coinvolgimento nella fratturazione idraulica illegale nelle Alture del Golan occupate è giornalismo perfettamente legittimo. Non è uno stereotipo antisemita.

Analogamente è ripetutamente citato (ad esempio a pag. 461) come “antisemitismo” citare il coinvolgimento di Israele con l’ISIS. Perché? Nessuno mette seriamente in discussione il fatto che il cambiamento diplomatico più importante dell’ultimo decennio in Medio Oriente sia stato l’alleanza di fatto tra Israele e Arabia Saudita (assieme alla maggior parte del GCC [Consiglio di Cooperazione del Golfo]), mirata precisamente contro l’Iran. Nessuno mette seriamente in discussione che ISIS, Daesh e Al Nusra siano stati tutti resi possibili a un livello fondamentale da finanziamenti e forniture sauditi e del GCC. Alcuni, ma pochissimi, analisti negano genuinamente l’assistenza occidentale a quelle fazioni jihadiste quando operanti contro la Siria. Nessuno mette in discussione l’ostilità tra Isis/Daesh/Al Nusra e non solo Hezbollah, ma anche Hamas.

ISIS/Daesh/Al Nusra sono gli alleati di alleati di Israele e nemici di nemici d’Israele. Non è minimamente irrazionale, né antisemita, ipotizzare una possibile collaborazione. Personalmente dubito che ce ne sia stata molta; gli israeliani non avventati come gli statunitensi. Gli strani attacchi aerei di appoggio su sollecitazione saudita, o l’assistenza mirata o informazioni dei servizi segreti, forse. Può esserci altro. Ma l’idea che sia antisemita suggerire l’assistenza israeliana all’ISIS è sbagliata, e introduce la questione dell’uso delle accuse di antisemitismo per raffreddare analisi e critiche legittime di Israele.

Quanto a Ken Livingstone, io non penso minimamente che Ken sia antisemita. Penso tuttavia che sbagli. Ho sempre trovato inquietante e in generale antisemita nelle motivazioni il discorso su collegamenti tra nazisti e sionisti. Naturalmente possono esserci stati dei contatti in qualche fase iniziale tra nazisti che volevano sradicare gli ebrei dall’Europa e sionisti che volevano che gli ebrei si trasferissero in Israele. Ma quale scopo c’è nel segnalare questo? L’odio degli ebrei da parte dei nazisti è indiscutibile e ogni sionista malaccorto che abbia cercato di trattare con loro non fu per questo un sostenitore dei nazisti. E’ una discussione priva di senso con venature molto sgradevoli.  Come Ken vi sia rimasto intrappolato mi è ardo capirlo.

Il rapporto cerca disperatamente di farsi considerare come favorevole alla durezza odierna del Partito Laburista contro l’antisemitismo e perciò sottoscrive la caratterizzazione come antisemite che so non esserlo. Sono offerti diversi esempi di citazioni o collegamenti a Gilad Atzmon come prova di antisemitismo, apparentemente senza che sia avvertita la necessità di analizzare il particolare articolo citato di Atzmon. Atzmon è ovviamente un ebreo israeliano dalle idee controverse, particolarmente circa l’identità ebrea, ma ciò non dovrebbe essere assiomatico per riferirsi ad Atzmon come a un antisemita.

Parte di questo è inquietante. Oggigiorno siamo tutti più consapevoli del coinvolgimento storico nel commercio degli schiavi. La BBC ha recentemente prodotto programmi eccellenti sulla Scozia e il commercio degli schiavi. Tuttavia il rapporto contiene un’analisi del Community Security Trust [associazione britannica per la sicurezza degli ebrei nel Regno Unito] (pag. 363) che afferma che discutere del coinvolgimento ebreo nel commercio degli schiavi (nel caso in questione si trattava di un ebreo che ne discuteva) è uno stereotipo antisemita. I pericoli di questo approccio sono evidenti. Io non l’ho studiato, ma dubito che il coinvolgimento ebreo nel commercio degli schiavi sia stato malvagio quanto quello scozzese. Ma non dubito che sia esistito, e dovrebbe essere aperto all’indagine e al commento tanto quanto il coinvolgimento scozzese. Non si può scartare come “stereotipo antisemita” semplicemente qualsiasi cosa che possa mostrare in cattiva luce una qualsiasi gruppo di ebrei.

In breve, secondo me il rapporto identifica correttamente l’esistenza di un genuino antisemitismo di una piccola minoranza dei membri del Partito Laburista. Identifica correttamente che la macchina del Partito Laburista è stata molto incompetente nel trattare la grande maggioranza delle denunce di antisemitismo. Identifica che quasi tutti gli interventi dell’ufficio di Corbyn chiedevano interventi più duri e più fermi. Ma commette l’errore, nel suo desiderio di cancellare ogni macchia di antisemitismo dal Partito Laburista, di sottoscrivere entusiasticamente definizioni del comportamento antisemita che sono tanto vaste del gelare la legittima libertà di espressione.

Dunque quali conclusioni possiamo trarre? Beh, la prima che è che Corbyn ha mancato di essere sufficientemente duro nel fare pulizia dell’ala straordinariamente di destra dei blairiani che aveva ereditato come personale della direzione del Partito Laburista. Il Partito Laburista è un’istituzione terribilmente complessa, con comitati eletti e potenti sindacati da accontentare che controllano la borsa della spesa. Ma Blair e Brown erano riusciti a creare una macchina a loro propria immagine di destra ed è difficile leggere questo rapporto senza concludere che Corbyn ha mancato della durezza richiesta a un leader per individuare i nemici e liberarsene.

Ma poi, tanto per cominciare, il suo non essere un duro bastardo è il motivo per cui molti sono affluiti a sostenere Corbyn.

Il secondo punto è che la tattica di Corbyn di cercare costantemente di placare i media riguardo all’antisemitismo non avrebbe mai potuto funzionare. La stampa e la televisione di destra non avevano alcun vero interesse all’antirazzismo, altro che come strumento per impedire la possibile elezione di un governo socialdemocratico in stile europeo. Né i media né i blairiani avevano alcuna intenzione di riconciliarsi con Corbyn. Non sapremo mai che cosa sarebbe successo se se ne fosse uscito a denunciare la caccia alle streghe come un tentativo di reprimere i sostenitori dei palestinese e aveva parlato apertamente della svolta di Israele all’apartheid.  Ha avuto il nervo di attaccare la narrazione della dirigenza quando ha affermato che le invasioni militari britanniche avevano causato un boomerang in patria, e ha ottenuto il sostegno del pubblico. Non potremo mai sapere se una linea ferma sulla Palestina e una denuncia della caccia alle streghe avrebbe avuto un risultato migliore che cedere davanti a decine di migliaia di attacchi sleali.

Ci sono perciò punti più generali da considerare riguardo alla natura del potere e dei partiti politici. Intendo affrontarli in un successivo articolo, anche riguardo ad alcune somiglianze molto preoccupanti con il personale e l’orientamento della direzione del Partito Nazionale Scozzese.

Con sentiti ringraziamenti a chi ha donato o si è abbonato per rendere possibile questo articolo.

Questo articolo può essere riprodotto e pubblicamente del tutto liberamente, anche in traduzione, e spero molto che sia fatto attivamente. La verità ci renderà liberi.

 

da Znetitaly – Lo spirito della resistenza è vivo

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