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20/02/2020

 

L'Italia entrando nell'Unione Europea sarebbe andata incontro a deflazione e recessione. I politici sapevano tutto

di Gilberto Trombetta

 

Ogni tanto è utile andare a scavare tra la polvere dei faldoni d’archivio e ri-scoprire cose che - una volta - erano note.

 

È utile per comprendere quanto si sapesse delle conseguenze dell’adozione di politiche liberali da parte degli attori protagonisti.

 

Ce ne siamo solo dimenticati. Hanno lavorato per quello. Politici e informazione.

 

Come nelle parole del famoso intervento alle Camere di Napolitano del ’78 contro l’adesione dell’Italia allo Sme*.

 

Come nell’intervista di Scalfari a Berlinguer, sempre del ’78. Quella in cui si diceva di voler cambiare l’Europa da dentro

 

Lo sapeva Federico Caffè che nei suoi scritti pubblicati tra il 1977 e il 1985 aveva avvertito sinistra e sindacati dei pericoli della deriva liberale

 

Lo sapeva Guido Carli come dimostrano le parole pronunciate nel 1993

 

Lo sapeva Federico Rampini autore nel 1996 di Germanizzazione (altro che integrazione europea)

 

«Avallare la deflazione oggi, può significare — per la sinistra — dover avallare la repressione domani».

E ancora

 

Finora questo insieme di riflessioni non è riuscito a farsi molta strada nella discussione sulla politica economica, che appare dominata da un curioso gioco delle parti: la sinistra propone alla destra, come proprio programma, la deflazione (chiamiamola "lotta all'inflazione"); e la destra, mentre fa la deflazione, piange sulle sorti del mezzogiorno (costruendovi le basi per la propria rivincita elettorale).

 

Già nel dopoguerra la sinistra italiana fu vittima di un abbaglio: dell'identificazione fra fascismo e intervento dello Stato nell'economia, e fra fascismo e protezionismo, fu fatta discendere, in molti casi, quella fra antifascismo e liberismo economico.

 

Oggi, come allora, non è facile dire in che misura la fede liberistica funga da copertura di una scelta politica le cui ragioni vanno ricercate altrove, e in che misura rifletta invece l'influenza di vecchi modi di pensare».

 

 

Lo sapeva anche l'economista Fernando Vianello. Che queste cose le ha scritte ne “Il profitto e il potere una raccolta di saggi (1974, 1979)”.

 

 

 

 

Sapeva lui.

 

E tanti come lui.

 

Sapevano tutto.

 

Biblio

* http://legislature.camera.it/_dati/leg07/lavori/stenografici/sed0383/sed0383.pdf

 

*

https://twitter.com/theBsaint/status/984109454764445696

 

* https://www.facebook.com/gilberto.trombetta.7/posts/2830198057204755

 

http://www.elzeviro.eu/affari-di-palazzo/economia-e-finanza/guido-carli-con-lue-litalia-ha-abbandonato-un-modello-vincente.html

 

*

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-germanizzazione_quando_rampini_nel_1996_scriveva_che/82_29548/

 

via Lim Bo https://twitter.com/theBsaint/status/1230431634484342785]

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