testo ripreso da www.retekurdistan.it
http://www.labottegadelbarbieri.org/
22 Maggio 2020

TURCHIA: CAMPAGNA PER NUDEM DURAK; I MINARETI…

… sovversivi; Italian Freedom Fighters; ZeroCalcare in libreria.
A seguire la “bottega” lancia una proposta sull’arte ribelle

Campagna internazionale per la musicista Nûdem Durak

Con una campagna internazionale si chiede la liberazione della musicista curda Nûdem Durak incarcerata in Turchia. La musicista curda Nûdem Durak è stata arrestata nel 2015 e condannata a 19 anni di carcere. La sua unica colpa è di aver cantato canzoni curde. Oggi ha 32 anni e si trova nel carcere di Bayburt.
Per ottenere la sua liberazione in Francia è stata avviata una campagna internazionale alla quale partecipano artisti e intellettuali da Gran Bretagna, USA, Svezia, Senegal, Marocco, Algeria, Tunisia, Guadalupe e altri Paesi.
Come hanno fatto sapere gli organizzatori, personalità note a livello internazionale come Angela Davis, Noam Chomsky, Ken Loach, David Graeber, Peter Gabriel e Roger Waters chiedono la liberazione di Nûdem Durak. Il filosofo ecosocialista franco-brasiliano Michael Löwy in un messaggio di solidarietà scrive: «Le sue canzoni fanno parte della tradizione degli oppressi e della cultura curda conservata per secoli. Per coloro che ancora credono nella pace, nella libertà e nella dignità umana, la carcerazione di Nûdem Durak è un’offesa insopportabile. Per questo deve levarsi un grido in tutto il modo, a Parigi, New York, Rio, Santiago, Berlino».
La poetessa francese Delphine Durand ha scritto una poesia per Nûdem Durak. Durand – che ha scritto poesie anche per la politica curda Hevrîn Xelef assassinata lo scorso ottobre da proxy jihadisti della Turchia e per i prigionieri politici a Amed (Diyarbakir) – chiama anche alla solidarietà con le prigioniere nei diversi luoghi del mondo.
L’autrice e regista cilena Carmen Castillo residente in Francia dal 1976 in un messaggio scrive: «Tu canti canzoni, in curdo. È una lingua che non capisco. Nonostante questo da alcuni giorni vivo ogni canzone come un’esperienza complessiva. Si tratta della nostra libertà. Nessun governo, nessun muro, nessun guardiano può fermare questa meraviglia: la tua voce fa sparire le distanze».

La campagna viene condotta in diverse reti con il titolo Free Nûdem Durak.

• Facebook: https://www.facebook.com/nudemdurak/
• Twitter: https://twitter.com/NudemDurak
• Instagram: https://www.instagram.com/freenudemdurak/
•Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCB3DR_IrxHNjX4pvz5li7UA/

Fonte: ANF

dallla mostra “Avremo anche giorni migliori”

Nei minareti di Smirne risuona «Bella Ciao»

 

 

 

https://www.youtube.com/watch?time_continue=17&v=t-ZbNafzH3E&feature=emb_logo

 

Italian Freedom Fighters (*)

Gli ITALIAN FREEDOM FIGHTERS si formano spontaneamente rispondendo a una “chiamata alle armi” del Comitato Solidale Grup Yorum che, avendo l’esigenza di estendere la lotta contro la repressione del fascista Erdogan a 360 gradi, decide di coinvolgere gli artisti. Si uniscono così quattordici voci: TREBLE LU PROFESSORE, JULIA LENTI, TONY (Cattivo Sangue), GIULIO FERRANTE (Radici nel Cemento), LIZARD (Shock very noise), ROCKY GANJAVOX, CHALA DZ CHAM LOWE, SPEAKER TEX, NUR-GUL, SAM D, FILOMENA DE LEO (Medinabox), FIDO GUIDO, TINA MINERVA (La Rocha), RIFLE. Più cinque musicisti: RAINA (Villa Ada Posse), ADRIANO BONO (Reggae Circus), POPPY CIRCUITELEMENT (Shock very noise), LUIGI MIACOLA (The navigator) e COSIMO MIACOLA (Young t bone).
Con l’obiettivo comune di esprimere solidarietà a Grup Yorum – che nella sua costante RESISTENZA ha appena perso purtroppo Ibrahim ed Helin – e agli avvocati del popolo, tutt’ora in sciopero della fame. Inoltre il brano vuole apertamente denunciare la violazione delle libertà di espressione e di pensiero di cui Grup Yorum e tutto il popolo turco sono vittime.

(**) ripreso da https://www.nuovaresistenza.org/

IL LIBRO DI ZERO CALCARE IN EDIZIONE AGGIORNATA

Quattro anni dopo la pubblicazione, Kobane calling di Zerocalcare torna in edizione aggiornata: nuove sono la copertina e l’introduzione dell’autore, con risguardi geografici sulle novità politiche e con la storia su Lorenzo “Orso” Orsetti che era stata pubblicata su Internazionale nel luglio 2019.

E’ in libreria dal 14 maggio…

 

 

 

 

Lorenzo Orsetti, caduto combattendo contro il nuovo fascismo

 

ARTE RIBELLE: UNA PROPOSTA

Care e cari che passate di qui, la piccola redazione della “bottega” ha avuto un’idea e vi chiede cosa ne pensate e magari un aiuto per realizzarla.

Vorremmo fare una rubrica (settimanale?) sulle artiste e sugli artisti perseguitati dalle dittature ma anche da quei tanti regimi che si fingono democratici. I tiranni hanno paura di musicisti, poeti, disegnatori…. persino più di avvocate/i e attivist* politic* perchè l’arte (ribelle) è più facilmente comprensibile, dunque arriva subito a tutte/i. Si è visto in Turchia con Yorum Grup – qui in “bottega” ne abbiamo scritto molte volte – ma anche con la pittrice e fotografa Zehra Dogan (cfr. Zehra Dogan: «Avremo anche giorni migliori»).

L’idea è di costruire – e aggiornare – una “mappa” della persecuzione nei 5 continenti, raccontando ogni volta una storia. Si potrebbe obiettare che Amnesty e altre organizzazioni per i diritti già fanno questo lavoro; è vero (noi spesso riprendiamo le campagne di Amnesty come quelle del comitato Paul Rougeu contro la pena di morte) però “non basta mai”… si può sempre fare di più.

Vi pare una idea utile?

 

Ci darete una mano? Nel caso scrivete a: maria teresa messidoro <terri.messi@tiscali.it> e a daniele barbieri <pkdick@fastmail.it>; o lasciate un commento.

 

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