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Pubblicato il: 05/03/2020 17:28

 

Ignazio Marino: "In Germania primo focolaio ma nessun circo mediatico"

 

 "Il primo paziente infetto dal Covid-19 in Europa è stato diagnosticato lo scorso 24 gennaio a Monaco, in Germania, e non in Italia. L'identificazione del coronavirus in Italia è iniziata una settimana dopo, il 31 gennaio 2020, quando due turisti cinesi sono risultati positivi. Ovviamente, dal punto di vista epidemiologico poco conta come il virus sia giunto in Europa ma è interessante rilevare come i medici di Monaco e il Governo tedesco non abbiano avviato un circo mediatico che oggi ha offuscato ulteriormente l'immagine dell'Italia. Penso che dovrebbe far riflettere". Lo sottolinea su Facebook Ignazio Marino, medico ed ex sindaco di Roma. "Successivamente - ricorda - è stato individuato un focolaio in Lombardia dove il 21 febbraio sono stati diagnosticati 16 pazienti infettati dal Covid-19. Quindi, come riportato oggi dalla più autorevole rivista scientifica del mondo, 'New England Journal of Medicine', il primo paziente in Europa venne identificato circa un mese prima del focolaio in Lombardia, in Germania. Mi sembra importante scriverlo perché grazie all'atteggiamento dei media oggi l'Italia è additata da tutto il mondo come il focolaio iniziale in Europa".

 


 

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Mer, 11/03/202

 

La "bomba" del paziente zero? Perché arriva dalla Germania

di Federico Giuliani 

 

L'ingresso del nuovo coronavirus in Italia risalirebbe allo scorso 25 gennaio. Il Covid-19 stava circolando in Germania. Qui avrebbe contagiato una persona italiana proveniente dalla zona del Basso Lodigiano

Dal famoso “paziente 1” all'esplosione dei contagi a Codogno, dalla diffusione al resto della Lombardia fino all'estensione dell'epidemia in tutto il Paese: le tappe del Covid-19, in estrema sintesi, sono state queste:

 

Il punto di partenza, come sottolinea Il Fatto Quotidiano, risale allo scorso 20 febbraio.

Quel giorno l'Italia ha il primo paziente infettato dal nuovo coronavirus. Il soggetto, un 38enne di Codogno, è ricoverato all'Ospedale Civico della cittadina lombarda. La domanda che si sono fatti gli esperti è una: come ha fatto il paziente 1 a contrarre il virus? Parte così la caccia al paziente 0. Sul tavolo diverse ipotesi: un cittadino cinese, un manager italiano rientrato dalla Cina o qualcuno proveniente dalla Germania o chissà chi altri.

 

Dalla Germania all'Italia

Lo studio del professor Galli contribuisce a fugare ogni dubbio. Secondo questa ricerca, l'ingresso del nuovo coronavirus in Italia risale al 25 gennaio. Il Covid-19 inizia a circolare sul nostro territorio proprio quel giorno. Lo fa partendo dall'area del Basso Lodigiano.

Appena tre giorni prima, in Germania viene isolato il virus da un manager tedesco infettato da una collega cinese di Shanghai. Il ceppo tedesco si è rivelato essere molto simile a quello di Codogno. Da qui la nuova ipotesi sulla diffusione.

Il virus stava circolando in Germania. Qui ha contagiato una persona italiana proveniente dalla zona del Basso Lodigiano. La stessa che, una volta rientrata in Italia, ha fatto partire involontariamente l'epidemia. È questo l'identikit del paziente zero in Italia, che tuttavia non è ancora stato trovato. Inizialmente si pensava che tutto fosse partito da un amico del paziente 1 appena rientrato dalla Cina e che con lui aveva cenato molte volte. L'analisi sugli anticorpi lo ha tuttavia subito escluso.

 

Seguendo lo studio del professor Galli, dunque, scopriamo come il nuovo coronavirus abbia fatto breccia in Italia provenendo dalla Germania. Dal nostro Paese, poi, il Covid-19 sarebbe ripartito verso la Germania in uno scambio continuo. Lo stesso scambio che avrebbe poi coinvolto tutta l'Europa.

 

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