CHILE. TESTIMONIANZA DELLA  GIORNALISTA CLAUDIA ANDREA ARANDA ARELLANO, PERSEGUITATA... 

Mia testimonianza.
Faccio fatica a farla. Farlo in questo modo, inoltre nel modo più sobrio possibile dato che ricordare mi agita l'alma. Non è per nulla facile, il corpo mi duole e adesso devo andare ad un comisariato di polizia perché si son portato via un mio amico solo per aversi fatto fotografare nella "Plaza Dignidad". Se lo portarono via. Mi rendo conto che tutto il mio corpo si resiste all'idea di uscire per strada e dover entrare ad un comisariato, però mi rendirò solo il giorno in cui l'inferno si congelerà. La mia testimonianza rimane qui, per chi lo voglia e anche perché me lo hanno chiesto per renderlo pubblico, per denunciare, per rivendicare il diritto alla libertà d'espressione e il diritto all'informazione che sono minacciati da questo governo ed i suoi uomini minacciando quel poco o nulla che rimane della democrazia e che soprattutto minaccia i principi per i quali vivo, e ancora minacciano i diritti umani. So che sono viva per miracolo. So che sono segnalata dai servizi e che mi seguono permanentemente.
Dico loro: NON SI UCCIDE LA VERITÀ UCCIDENDO I GIORNALISTI E LA VERITÀ FINISCE SEMPRE PER IMPORSI, Mucchio di codardi.


La periodista Claudia Andrea Aranda denuncia que mientras se encontraba reporteando, Carabinero  intentó obstaculizar su trabajo de prensa, a pesar de haber presentado la documentación correspondiente que la acredita para ejercer su profesión. Claudia Andrea, quien es corresponsal en Chile para la agencia italiana de noticias Pressenza, relató a clarín.cl  que el hecho ocurrió en el Barrio Lastarria, el 18 de septiembre,  a las 17.15 horas. En abierta vulneración de la Ley de Prensa, el Suboficial, A. Aceituno. A, amedrentó y exigió a la profesional que le demostrara “cómo estaba haciendo su trabajo de reporteo porque usted estaba sentada ahí conversando”. El proceder del uniformado contribuye a perpetuar la imagen negativa de Carabineros y asimismo a  coartar la libertad de prensa, más aun cuando el director de la Institución, el general Mario Rozas,  es periodista. “Carabineros de Chile viola la ley de prensa, para obstruir el trabajo de la prensa”, manifiesta,  Claudia Andrea Aranda, en video registrado durante el procedimiento policial
Por Galy Chávez

top