13 aprile 2021

Commemorare i sei anni (13 aprile 2015) dalla morte di Eduardo Galeano, giornalista e scrittore uruguaiano
di Luigi Eusebi

Ho conosciuto da vicino Eduardo Galeano, soprattutto negli anni dei Forum Sociali di Porto Alegre ed una volta, nel 2002 mi pare, grazie ad un comune amico andai anche a casa sua a Montevideo per un'intervista, ma mi... "paccò" all'ultimo momento, senza spiegazioni e con qualche sgarbo gratuito... Come per altri miti del mondo alternativo ne serbo una grande considerazione come scrittore e giornalista militante, carismatico e penetrante, mentre sono più perplesso sulla figura umana, non tanto e non solo per l'episodio citato. Forse uno spessore meno solido rispetto al valore anche estetico di ciò che ha scritto. Cosa che non vale solo per lui e non solo tra le figure di spicco altermondialiste tropicali. 
Ho sempre detto a tanti amici del Continente che se fossi un ministro dell'istruzione di un paese latinoamericano inserirei "Le vene aperte dell'America Latina" come testo obbligatorio da studiare a scuola, un pò come La Divina Commedia o I Promessi Sposi in Italia. E' un libro che a me e a milioni di persone ha aperto, addirittura scoperchiato, un mondo di conoscenze e sensibilità sul tema, così come avvenuto con la maggior parte dei suoi scritti. Da informatore militante dal/sul sud del Mondo considero figure come Galeano nel giornalismo o Salgado nella fotografia come i principali riferimenti di più di una generazione, anche se per citare proprio le sue parole su Che Guevara, non direi che si potrebbe dire anche di lui: 
"Ha detto ciò che ha fatto ed ha fatto ciò che ha detto, inaccettabile..."

Il libro degli abbracci
http://www.tecalibri.info/G/GALEANO-E_abbracci.htm

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