Studenti islamici si levano in piedi vicino a una pila di masterizzazione di CD e DVD esterni Lal Masjid (Moschea Rossa), dopo la preghiera del venerdì a Islamabad nel 2007 Reuters / Mian Khursheed

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3 luglio 2007

Pakistan, scontri alla moschea rossa, dodici vittime tra polizia e integralisti

Conflitti a fuoco tra studenti filotalebani asseragliati e forze governative
Imposto il coprifuoco. In migliaia manifestano nel Paese in favore degli estremisti

ISLAMABAD - Scontri a fuoco tra la polizia ed un gruppo di studenti ultraradicali e filotalebani asseragliati nella cosiddetta 'moschea rossa' di Islamabad. Almeno dodici le vittime tra cui otto studenti. Le autorità pachistane hanno imposto il coprifuoco intorno alla moschea della capitale ma gli estremisti hanno minacciato attacchi kamikaze se non sarà tolto l'assedio. Il governo però non fa marcia indietro: "Questa gente - ha detto il vice ministro dell'Interno Zafar Warriach - sta compromettendo l'immagine del Paese e dell'Islam".

Secondo alcuni analisti, l'epilogo del braccio di ferro tra le forze governative e i giovani integralisti che sostengono la "moralizzazione dei costumi" sembra giunto all'epilogo dopo sei mesi di duri costrasti, ma l'attività degli studenti della 'moschea rossa' è sostenuta da migliaia di pachistani che, anche oggi, sono scesi in strada, non solo a Islamabad ma in molte altre città del Paese.

Negli ultimi mesi, gli studenti e le studentesse della madrassa (scuola coranica) filotalebane si sono resi protagonisti di numerose azioni di forza a loro dire "moralizzatrici", sequestrando proprietari di centri estetici e gestori di bordelli e chiedendo la chiusura di negozi di cd e dvd con contenuti occidentali. Lo scorso 23 giugno, studenti integralisti della 'moschea Rossa' avevano rapito e rilasciato il giorno stesso sette cinesi che lavoravano in un ospedale per l'agopuntura. In maggio erano stati rapiti a più riprese, e poi rilasciati, alcuni agenti di polizia, mentre il sequestro di una tenutaria dibordello risale al marzo scorso.

Gli studenti della 'moschea rossa' hanno promesso di voler instaurare un proprio tribunale islamico; il loro fine ultimo è l'imposizione della sharia in Pakistan, dove il presidente Pervez Musharraf appare sempre più indebolito in vista delle elezioni fissate per l'autunno.

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