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Aprile 17, 2015

 

Non solo un giovane cristiano arso vivo. In un mese, sei attentati islamisti a Lahore

di Leone Grotti

 

Due scuole e tre chiese sono state attaccate. Anche il fratello dell’avvocato di Asia Bibi ha rischiato la vita. Ma nessuno è stato ancora arrestato

 

Si sta facendo sempre più pesante il clima per i cristiani a Lahore, in Pakistan. Stamattina, come riferito a tempi.it dall’avvocato Sardar Mushtaq Gill, uomini armati hanno sparato contro la St. Franciscan High School, ferendo uno studente e due guardie. Di conseguenza, per ragioni di sicurezza, anche la St. Mary’s High School ha chiuso.

 

BRUCIATO VIVO.

Si tratta solo dell’ultimo attentato contro i cristiani di Lahore avvenuto nell’ultimo mese. Mercoledì 15 aprile è morto in ospedale Nauman Masih, giovane cristiano di 14 anni. Il ragazzino, mentre si recava in bottega, era stato fermato da due musulmani, che gli hanno chiesto informazioni sulla sua religione. Quando Nauman ha dichiarato di essere cristiano, l’hanno picchiato, cosparso di benzina e gli hanno dato fuoco. Nonostante avesse ustioni sul 55 per cento del corpo, era stato dichiarato fuori pericolo dai medici. Ma è morto dopo un banale intervento di chirurgia plastica. I suoi avvocati temono un’ulteriore vendetta da parte degli estremisti e hanno promesso di indagare su quanto avvenuto.

 

ANCORA ATTENTATI. 

L’1 aprile, sempre a Lahore, un estremista islamico ha sparato per strada a Pervaiz Gill, fratello di uno degli avvocati di Asia Bibi e difensore dei diritti umani, dopo avere inutilmente cercato di fargli pressioni. Voleva infatti convincerlo a parlare con suo fratello perché ritirasse un’azione legale contro il musulmano che, insieme ad altri, aveva stuprato in gruppo due giovani cristiane. Gill è stato subito portato in ospedale e nonostante le ferite si è salvato.

 

NESSUN COLPEVOLE. 

Appena una settimana prima, il 25 marzo, due uomini mascherati a bordo di una motocicletta avevano sparato contro le guardie di una chiesa cattolica e una scuola. Due persone sono state ferite negli scontri a fuoco davanti alla chiesa di san Pietro, nel quartiere di Lahore Girja Chowk. In precedenza, il 15 marzo, due attentatori talebani si erano fatti esplodere davanti a due chiese nel quartiere cristiano di Youhanabad, uccidendo 22 persone e ferendone altre 70. Per tutti questi crimini non è ancora stato arrestato nessuno. Ma per i due musulmani uccisi dopo gli attentati kamikaze, 200 cristiani sono stati arrestati in modo indiscriminato.

 

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