Fonte: Droga SpA

http://ilcomplotto-del-mantecatore.blogspot.it/

16 August 2010

 

Permindex, JFK e altri misteri

 

L’anonima assassini della Gran Bretagna: Permindex

Alcuni anni dopo l’assassinio del Presidente John F. Kennedy, avvenuto a Dallas il 22 novembre 1963, il Procuratore Generale di New Orleans, James Garrison lanciò un’indagine che lo fece arrivare fin sulla soglia di un’oscura società di Montreal chiamata Permindex e diretta dall’avvocato della famiglia Bronfman, il maggiore Louis Mortimer Bloomfield. Uno dei consiglierei delegati di questa compagnia commerciale internazionale apparentemente piccola, il Col. Clay Shaw di New Orleans, fu il principale indiziato da Garrison per l’assassinio di Kennedy. Shaw dirigeva il World Trade Mart di New Orleans, una succursale della Permindex che venne descritta da un ex socio di Shaw come un paravento per il traffico di droga della Mafia e per altre operazioni criminali nella zona dei Carabi.

Garrison era giunto alla conclusione che Shaw era il finanziatore ed il controllore di Lee Harvey Oswald durante i suoi lunghi soggiorni a New Orleans. Il Procuratore Generale aveva anche raccolto prove secondo le quali Shaw era riuscito a far fuggire dagli USA (in Italia) diverse persone non identificate che si ritiene siano stati i veri sicari di Kennedy.

 

Anche James Earl Ray, “capro espiatorio” nell’assassinio di Martin Luther King a Memphis nel 1968, era stato visto spesso al World Trade Mart di Shaw nel mese che aveva preceduto l’assassini di King. Ray fuggì a Londra attraverso il Canada e proprio a Londra fu rintracciato e catturato un mese dopo la morte di King.

Dopo una mezza dozzina di morti misteriose tra i testimoni contro la Permindex ed una campagna nazionale di denigrazione contro Garrison diretta da Walter Sheriadan del ministero della Giustizia, l’indagine di New Orleans contro la Permindex venne chiusa e tutto l’affare sparì rapidamente nel nulla.

 

Dopo circa trenta o quaranta tentativi di assassinio contro Charles de Gaulle, negli anni ’60, lo SDECE (servizio segreto francese) denunciò la stessa Permindex come finanziatrice e controllore delle squadre di sicari dell’OAS (Organizzazione dell’Esercito Segreto). Lo SDECE raccolse montagne di prove che dimostravano che la Permindex aveva ricevuto fondi riciclati a Ginevra e Basilea tramite “organizzazioni caritatevoli” sioniste e organizzazioni di copertura dei servizi segreti israeliani come la Bank Hapoalim dell’Histadrut, il movimento sindacale israeliano associato all’Internazionale Socialista. Questi fondi erano stati fatti arrivare sia all’OAS che ai gruppi di terroristi neo-nazisti, in Italia ed in Germania Occidentale.

De Gaulle presentò vigorose proteste personali al governo svizzero ed a quello italiano, e fu per questo che la Permindex dovette chiudere i battenti in questi paesi e traslocare in una località più amichevole, Johannesburg nel Sud Africa. Il quartier generale della sezione Europea del Mossad, il servizio segreto israeliano, che opera all’estero dalla sua base parigina, fu espulso dalla Francia e dovette spostare le sue operazioni in Belgio ed in Olanda.

 

Nel 1970 il settimanale Panorama, pubblicò un resoconto sull’incidente aereo che tolse la vita ad Enrico Mattei nell’ottobre del 1962. L’aereo di Mattei fu sabotato prima della partenza dall’aereoporto di Catania. Quarantotto ore prima dell’incidente un famoso gangster di New Orleans, che era collegato alla Permindex, era stato identificato dalla polizia come il misterioso americano che era stato visto all’aereoporto mentre una squadra di uomini stava manomettendo l’aereo di Mattei. Costui era proprietario della United Air Taxi Service, una compagnia che gestiva noleggi di velivoli a privati e che utilizzava gli stessi meccanici e piloti della Permindex. Uno di questi dipendenti in “comproprietà”, David Ferrie, era il pilota sia di questo bandito che di Clay Shaw. Ferrie venne assassinato pochi giorni prima della testimonianza che egli avrebbe dovuto rendere al procuratore Garrison nell’ambito delle indagini sull’omicidio Kennedy.

 

Chi sta a capo della Permindex?

Sono passati più di vent’anni anni da quando la Permindex portò a termine il suo primo assassinio. Nonostante tutte le prove che sono state accumulate, nessuno dei principali responsabili è stato consegnato alla giustizia. Ancora oggi la Permindex rimane uno dei segreti meglio custoditi del mondo.

Che cos’è la Permindex? Quali sono le potenti forze che proteggono questo covo di assassini e che impediscono che venga loro fatto un processo per alto tradimento ad almeno tre sovrani? Come vedremo tra breve, la Permindex è il ramo più segreto di uno degli apparati di spionaggio più sofisticati e meglio finanziati del mondo ed è il punto di convergenza di tutte quelle sordide reti che abbiamo incontrato finora – dai banchieri britannici dell’Estremo Oriente e dai magnati delle compagnie di spedizione che dirigono dall’alto il commercio della droga fino ai bassifondi, dove i mafiosi, i neo-nazisti e l’Ordine di Sion agiscono come i commercianti al dettaglio della Droga Spa.

Il punto di partenza per sbrogliare la storia che si nasconde dietro questa Anonima Assassini è l’ufficio del suo amministratore delegato. Il fondatore, presidente ed azionista di maggioranza (50%) della Permindex fin dalla sua costituzione a Montreal nel 1958-59 è il già citato Maggiore Mortimer Bloomfield.

 

Bloomfield è un uomo dalle molteplici attività. Fu uno dei soci fondatori del prestigioso studio legale dell’aristocrazia sionista, lo studio di Philips, Vineberg, Bloomfield and Godman, che rappresenta e controlla le proprietà della famiglia Bronfman. Nel 1968 il nome di Bloomfield venne formalmente cancellato dalla carta intestata dello studio, dato il comprensibile imbarazzo causato dalle rivelazioni di de Grulle sull’Anonima Assassini della Permindex. Tali operazioni cosmetiche non hanno significato nel torbido mondo della politica canadese dove tutti i nomi più prestigiosi fanno parte del consiglio di amministrazione della Droga Spa.

 

Il maggiore Bloomfield controlla la Israeli Continental Corporaton, la succursale canadese della fabbrica di birra olandese Heinekens Breweries, ed il Crédit Suisse del Canada, la banca canadese del Crédit Suisse a Ginevra, una delle banche denunciate dallo SDECE per il riciclaggio del “denaro sporco” dell’OAS. Tutte queste ditte sono elencate tra gli investitori della Permindex.

Il maggiore Bloomfield è un eminente “filantropo” sionista, proprio come il suo socio Lazarus Philips ed i Bronfman, suoi boni clienti.

 

Bloomfield ricopre molte cariche onorifiche tra cui la presidenza annuale della Histadrut Campaign in Canada, un’organizzazione che raccoglie le “offerte di beneficenza” e le passa al movimento sindacale israeliano. Stranamente, è stato scoperto che questi fondi avevano più volte ritrovato la via per tornare nelle casse della Permindex dopo essere stati riciclati tramite la Bank Hapoalim dell’Histadrut.

Gli interessi di Bloomfield si estendono alle spedizioni transoceaniche. Ex capo della Israeli Marittime League del Canada, Bloomfield è Console generale per l’Emisfero Occidentale del governo liberiano fin dalla Seconda Guerra Mondiale. La Liberia è famosa sia come rifugio fiscale che come scalo di contrabbandieri. Senza regolamenti commerciali di navigazione da rispettare, la Liberia è la bandiera di comodo battuta dalla maggior parte delle navi che effettuano il trasporto all’ingrosso di sostanze stupefacenti dall’Estermo Oriente, e rappresenta anche uno dei centri finanziari offshore secondari (con più di 4 milioni e mezzo di deposito) in cui i britannici riciclano gli utili della droga.

L’unico altro socio all’estero per la Liberia è Tibor Rosenbaum, un socio di Bloomfield e della Permindex ed ufficiale in pensione del Mossad israeliano, di cui ci occuperemo tra breve.

 

Sotto le sue varie identità, come banchiere, filantropo, avvocato di grido e direttore della Permindex, Bloomfield resta in primo luogo un agente del ramo più segreto dell’Intelligence Service di Sua Maestà, lo Special Operations Executive (SOE).

Bloomfield venne reclutato al SOE nel 1938 dal suo direttore, Sir Williams Stephenson. Stephenson, un cittadino canadese protetto da Lord Beaverbrook, diede a Bloomfield l’incarico di reclutare e dirigere gli agenti del nuovo ramo di controspionaggio dell’ FBI noto come Divisione Cinque.

 

Gli agenti della Divisione Cinque, a loro volta sono stati al centro dell’indagine del procuratore di new Orleans sull’assassinio di Kennedy. Guy Bannister, capo dell’ufficio regionale sud-orientale della Divisione Cinque (che aveva sede a New Orleans) al tempo dell’omicidio di Kennedy, morì in circostanze misteriose subito dopo gli eventi di Dallas. Bannister era proprietario di un certo numero di edifici di New Orleans che offrivano ospitalità a varie organizzazioni e gruppi che agivano sotto stretta sorveglianza della Divisione Cinque. Tra questi ricordiamo il gruppo radicale di sinistra Fair Play for Cuba Committee (Comitato per le buone relazioni con Cuba) ed il Free Cuba Committee (Comitato per la liberazione di Cuba),violentemente anti-castrista. Lee Harvey Oswald fu a più riprese membro dell’uno e dell’altro di questi gruppi nei vari stadi della sua “preparazione”. Secondo una fonte, nel 1962 Bannister fece versare all’OAS almeno 100.000 dollari per un tentativo di omicidio contro de Gaulle. Uno dei suoi agenti prese un aereo da New Orleans a Parigi per consegnare i soldi. Nel 1966 quel corriere, che dirigeva un’ organizzazione dietro cui si nascondeva la Permindex, la Carribean Anti-Communist League (Lega Anti-Communista dei Carabi), venne gettato dal sesto piano di un hotel di San Juan di Portorico e ci restò secco.

 

Come mai Louis Bloomfield, cittadino Canadese riuscì ad occupare un posto direttivo così delicato nell’ FBI di Hoover? E soprattutto, come riuscì a conservare quel posto per più di trent’ anni, persino dopo che venne fatto il suo nome nelle indagini sull’ omicidio di funzionari di tre governi? Stephenson, forte del “rapporto sociale” che il Primo ministro britannico Winston Churchill aveva coltivato con Franklin Roosvelt, predispose la nomina do Bloomfield ad ufficiale dell’ esercito americano (di qui il grado di maggiore) con incarichi nell’ Office of Strategic Service (OSS), l’ Agenzia che ha preceduto l’ odierna Central Intelligence Agency (CIA). Bloomfield era solo uno dei molti canadesi che sotto gli auspici di Stephenson vennero introdotti nell’ esercito USA. Stephenson stava infilando in profondità il SOE nei servizi segreti americani allo scopo di condurre operazioni segrete dietro la facciata americana. Questo divenne un aspetto particolarmente importante delle attività postbelliche del SOE in paesi come l’ Italia.

 

Sfortunatamente pochissime delle informazioni pubbliche sul SOE sono attendibili. Si sa che il SOE venne creato su iniziativa personale di Sir Winston Churchill come un’ espansione della Sezione D del Secret Intelligence Service britannico, quel ramo che aveva la responsabilità di “sabotaggio e spionaggio aggressivo” contro i nemici dell’ Impero britannico. Evidentemente, dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli Stati Uniti, agli occhi di Churchill, corrispondevano alla definizione di “nemici”.

 

Come ramo di sezione segretissimo dello spionaggio britannico, il SOE agiva tramite organizzazioni commerciali e filantropiche che fungevano da paravento. Stephenson stabilì il quarter generale del SOE al Rockfeller Center di New York sotto il nome di una compagnia di esportazioni e importazioni ed installò il suo centro di comunicazioni clandestine in un complesso turistico a Montego Bay in Giamaica. Sotto la direzione del Maggiore Bloomfield, le spie della Divisione Cinque, agivano come un gruppo di missionari cristiani, mandando i loro fedeli in ogni angolo degli Stati Uniti e dell’ America Latina. Dobbiamo anche notare che tutte le attività del SOE venivano coperte con la copertura dell’ Official Secrets Act (la legge sul segreto di stato) di Sua Maestà. Secondo questa legge, ogni cittadino del Commonwealth britannico che diffonde informazioni sul SOE senza aver ottenuto il permesso dalla monarchia è passabile di arresto per alto tradimento, punibile con la pena capitale. Non c’è che da stupirsi quindi che le uniche fonti di informazioni attendibili siano i servizi segreti francesi, italiani e della Germania Occidentale.

 

Un aspetto significativo delle oprazioni postbelliche di Stephenson e Bloomfield era rappresentato dai mafiosi che venivano usati come “agenti segreti” per L’OSS e per la Divisione Cinque dell’ FBI. Charles “Lucky” Luciano è il più famoso esempio di spacciatore di droga, ruffiano e sospetto omicida che venne “riabilitato”sotto il patrocinio dell’OSS-SOE. Luciano venne inviato in Sicilia per ricostituire quelle vecchie reti mafiose che erano state disperse o costrette alla fuga durante il periodo di Mussolini. Noi qui non vogliamo tracciare una biografia di Luciano, ma piuttosto dimostrare che il maggiore Bloomfield della Permindex era in collusione attiva con il “sindacato” dei narcotici di Meyer Lansky già verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, quando egli era apertamente protetto in modo ufficiale dalla monarchia britannica.

 

Secondo una serie di questi articoli di Julian Semyonov pubblicati nell’ ottobre del 1978 sulla rivista sovietica per giovani Ogonyok, la collaborazione tra Bloomfield e Luciano era ancora in corso nel 1962, quando Luciano fu inviato in Sicilia con l’ incarico di dirigere l’ assassinio del presidente dell’ ENI Enrico Mattei. Luciano decise di usare un incidente aereo solo dopo che le possibilità alternative, assoldare una squadra dell’ OAS o un americano “di sinistra” controllato da una società petrolifera texana (socia della Permindex), erano state eliminate come politicamente troppo esplosive.

 

Sulla base di questo profilo del multiforme maggiore Bloomfield, possiamo mettere a posto i primi pezzi del mosaico della Permindex. Lungi dall’essere una piccola compagnia per il commercio internazionale, la Permindex si è rivelata come un ramo consociato del servizio di spionaggio più potente, meglio finanziato e meglio protetto del mondo, un ramo consociato che è responsabile dell’esecuzione dei più importanti assassini politici del secolo.

 

Il prossimo passo per completare il mosaico della Permindex sarà quello di districare la complessa rete di finanzierie, ditte di comodo e conti correnti vincolati in banche “offshore” tramite la quale opera l’ Anonima Assassini della Permindex.

 

Il giro di Bloomfield, Lansky e Rosenbaum

Esiste una documentazione sufficiente a dimostrare che la Permindex costituisce il canale usato dalle sezioni locali della Mafia per depositare gli incassi al dettaglio della Droga Spa su appositi conti bancari segreti a Ginevra, a Basilea, nel Liechtenstein e nei Carabi.

 

E’ noto che il pacchetto azionario della Permindex è nelle mani degli zar locali del crimine di tutto il Nord America e dei Carabi, i luogotenenti di Meyer Lansky, come risulta dai dati ufficiali. Dal 1928, quando ereditò il contrabbando dei liquori ed il commercio dei narcotici del defunto Rothstein Arnold, Lansky era l’indiscusso “amministratore delegato” della criminalità organizzata ed il promotore dell’ operazione dei narcotici, dell’ attività bancaria “offshore” e della catena di case da gioco dei Carabi. Il biografo di Lansky, Hank Messick, valuta che la fortuna personale di Lansky superi i 300 milioni di dollari. Messick descrive il rituale settimanale dei corrieri dei “sindacati” regionali che sfilano al Singapore Hotel di Miami per sborsare il 60% del loro malloppo al “mago finanziario”. Da lì il denaro prende le vie della Droga Spa. Messick scrive: “La portata degli interessi di Lansky è illustrata da un viaggio effettuato dal suo corriere internazionale, John Pullman, nel 1965. La sua prima tappa fu Bogotà in Colombia. L’ Eden Rock di Miami fu la seconda. In febbraio andò al Sands Hotel di Las Vegas. Il boss dell’albergo era Hy Abrams, un vecchio socio di Lansky nel contrabbando a Boston. In marzo parlò a Los Angeles con Mike Singer, ex funzionario del sindacato degli Autotrasportatori che assieme ad Alvin Malnik contribuì alla creazione della Bank of World Commerce (che fa parte dell’ infrastruttura di banche “offshore” della Permindex-Ndaa). In marzo arrivò ad Honolulu , dove il “Sindacato” stava cercando di legalizzare il gioco d’ azzardo. In aprile si trovava al Peninsular Hotel di Hong Kong, dove la mafia aveva sale da gioco e si riforniva di narcotici. In seguito visitò il Libano ed i suoi casinò. Prima di giugno Pullman tornò in Svizzera dove parlò con Lansky in persona. Insieme visitarono la Costa Azzurra e studiarono il piano per conquistare i casinò della zona.

 

Il denaro viene inizialmente depositato nelle banche di Ginevra, Basilea, del Liechtenstein o dei Caraibi , che sono affiliate alla Permindex, la “piccola compagnia commerciale” del maggiore Bloomfield. Alcune di queste banche corrispondono semplicemente ad una casella postale, come la Astaldo Vaduz di Miami, la De Famaco Vaduz del Liechtenstein e la De Famaco Astaldo Vaduz di Ginevra. Queste tre, per esempio, vengono tutte registrate come consociate completamente possedute dalla Permindex. Come abbiamo già osservato, la Crédit Suisse, uno dei più formidabili covi di riciclaggio del denaro sporco, ha una consociata in Canada, anch’essa diretta dal maggiore Bloomfield. La Bank of World Commerce Ltd. di Nassau nelle Bahamas è stata una creazione personale di Lansky. L’ente bancario più grande e più importante nella famiglia Permindex-Lansky era la Banque de Crédit International (BCI) di Basilea che andò in bancarotta nel 1974 durante il disordine sul mercato finanziario mondiale che era stato orchestrato da Londra.

 

La BCI stessa era di fatto indistinguibile dall’infame Ivestors Overseas Service (IOS), un fondo comune internazionale che raccolse più di 2 miliardi di dollari di capitale di investimento per conto di “investitori anonimi”. Secondo Messick, ci sono forti indizi che la maggior parte di questi contraenti anonimi si chiamasse Meyer Lansky. L’ IOS si guadagnò una fama internazionale per il suo esercito di commessi viaggiatori che giravano il mondo con valigette colme di contanti che venivano depositati in conti bancari anonimi in ogni centro finanziario non regolato in Europa Occidentale, America Latina, nei Carabi, nel Medio ed Estremo Oriente.

 

Ogni investigatore che cercasse di scoprire la fonte di provenienza dei fondi dell’ IOS farebbe bene a tirar fuori il numero dell’ 8 ottobre 1967 della rivista Life in cui veniva dettagliato quest’ interessante rapporto d’ affari triangolare.Sylvian Ferdman, come funzionario della Banque de Crédit Internationale, era l’ uomo d’ affari dell’ Investor Overseas Service. Funzionari di polizia americani a loro volta avevano identificato in Ferdman il più importante “commesso viaggiatore” del sindacato del crimine di Lansky. Ferdman,cittadino svizzero, e Pullman, un americano che aveva preso la cittadinanza canadese dopo una condanna federale negli anni ’50, portavano i quattrini dai Caraibi a Lansky e poi alla BCI ed al Crédit Suisse di Bloomfield. Pullman, oltre ai suoi viaggi intercontinentali, era consigliere d’amministrazione e presidente della Bank of World Commerce Ltd. Di Nassau.

 

Finora il quadro è molto chiaro. La BCI-IOS era il lato svizzero di un triangolo comprendente anche il covo di raccolta professionale di denaro sporco e l’ apparato di spaccio della droga di Meyer Lansky in Nord America e nei Caraibi. La compagnia commerciale del maggiore Boomfield a Montreal, con le sue filiali a Roma e Ginevra (tramite la sua succursale del Centro Mondiale Commerciale) garantiva la protezione al contrabbando di valuta via corriere e riceveva quei fondi che erano destinati al terrorismo ed agli intrighi politici. (Un assassinio come quello di John F. Kennedy o uno dei trenta e più attentati alla vita di de Gaulle costano ognuno più di 10 milioni di dollari, tra il lavoro di preparazione, l’ esecuzione ed il lavoro di copertura che spesso hanno richiesto altri omicidi). Il resto del denaro sporco, serviva a coprire i costi di produzione in Estremo Oriente, o a conservare i meccanismi interni del sindacato del crimine nel Nord America, o andava in investimenti in affari “legali”, etc.

Al quadro si aggiungono altre implicazioni politiche quando andiamo a scavare di più nella Banque de Crédit Internationale.

 

La BCI venne fondata originariamente nel 1959, nello stesso momento in cui il maggiore Bloomfield fondava la Permindex come paravento per la raccolta di informazioni e per il finanziamento del Mossad israeliano.

Il fondatore ed il presidente della BCI fu Tibor Rosenbaum, intimo socio di Bloomfield almeno dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando entrambi trafficavano armi, denaro e mercenari per l’ Haganà. Rosenbaum venne in seguito nominato Primo Direttore Generale del Finanziamento e del Rifornimento per il Mossad (1948). Ebreo austriaco che si era laureato alla facoltà di economia dell’ Università di Vienna. Rosenbaum oltre ad essere affiliato al Mossad, è cofondatore del Congresso Sionista Mondiale, e direttore dell’ Agenzia Ebraica. L’ Agenzia Ebraica ha creato a sua volta la Bank Hapoalim come agente ufficiale del movimento sindacale israeliano, l’ Histadrut.

 

Rosenbaum ed il maggiore Bloomfield sono gli unici due rappresentanti esteri della Liberia, il paradiso dei contrabbandieri africani.

Quando fu fondata, la BCI fu fatta passare come un veicolo per il finanziamento del commercio illegale di Israele con l’ Africa ed il Terzo Mondo; comunque, questa mezza verità è servita semplicemente a giustificare la collocazione della sede nella capitale della finanza segreta, la Svizzera, ed i suoi rapporti con il Mossad.

Il quadro diventa completo dopo la scoperta di un altro membro del consiglio di amministrazione della BCI: Ernst Israel Japhet. Japhet ci riporta dritti al gruppo bancario londinese che dirige la Droga Spa.

Oltre ad essere consigliere di amministrazione di quella banca che ricicla soldi che Meyer Lansky incassa con lo spaccio di narcotici, con il gioco d’ azzardo e con la prostituzione, Ernst Israel Japhet è presidente della Bank Leumi, la maggiore banca israeliana. Ultimo erede di una famiglia bancaria tedesca appartenente all’ aristocrazia sionista che affonda le sue radici nei secoli passati, Japhet venne comperato dalla Barclays Bank di Londra che creò la Charterhouse Japhet, una consociata posseduta al 100%. La famiglia Japhet ha rinverdito i suoi fasti col commercio di oppio di Hong Kong, che ha iniziato 150 anni fa e che non ha più abbandonato. La banca di Japhet ha patrocinato lo scambio tra diamanti e droga dalla Palestina ad Hong Kong. Questo scambio viene ora effettuato dalla Bank Leumi del sig. Japhet, per conto dei suoi padroni londinesi che lo dirigono dagli austeri uffici della Barclays.

 

Nel consiglio di amministrazione della Leumi, a fianco di Japhet, troviamo il barone Stormont Bancroft, membro della famiglia aristocratico-sionista dei Samuel, ex gentiluomo di camera della regina, consigliere di amministrazione e vice-presidente della Cunard Lines, una compagnia di trasporti marittimi pesantemente coinvolta nel traffico della droga sulle piste del Medio Oriente, dell’ India e dell’ Estremo Oriente.

La Bank Leumi è coinvolta nel commercio di droga anche tramite la Union Bank, una sua consociata che possiede al 100% e di cui è mministratore delegato Ernst Israel Jphet. La Union Bank tratta più di un terzo dei diamanti mondiali.

Sotto la direzione di Japhet, la Bank Leumi acquistò una partecipazione nel terrorismo internazionale nel 1976, quando rilevò le succursali americane ed argentine della Banque pour le Commerce Continentale (BCC) dopo la sua bancarotta. La filiale della BCC di Montevideo in Uruguay era il veicolo di investimento per il finanziere argentino-israeliano Daniel Graiver, che era il consigliere finanziario dei terroristi Montoneros in Argentina. Graiver scomparve in circostanze misteriose nel 1976. Si disse che era morto in un incidente aereo. Fonti attendibili hanno però formulato l’ ipotesi che egli si sia trasferito clandestinamente in Israele.

 

La Bank Leumi non è la sola banca israeliana ad aver investito molti soldi nella Banque Crédit Internationale. L Bank Hapoalim è ancora più esposta. Come il presidente dell’ Histadrut Campaign canadese, il maggior Louis Bloomfield controllava continui flussi di contanti all’ Hapoalim.

La Bank Hapoalim, la terza banca israeliana, venne fondata dall’ Agenzia Ebraica che la controlla ancora oggi. Il suo fondatore ed attuale consigliere d’ amministrazione è l’ Alto Commissario britannico, il visconte Erwin Herbert Samuel che fa parte di quella stessa famiglia Samuel che ha interessi nella Bank Leumi e nella Cunard Shipping Lines. Il visconte Samuel presiede, come capo della croce rossa israeliana, una sezione ufficiale del Venerabilissimo Ordine di San Govanni da Gerusalemme.

La Bank Hapoalim è stata ampiamente denunciata dalla stampa dell’ Europa Occidentale come un canale di contrabbando di denaro sporco tra le banche svizzere ed il Liechtenstein.

 

I legami con i neo-nazisti

Ma allora che cos’è la Permindex? La Permindex Corporation fu creata a Montreal nel 1958 con lo scopo fittizio di organizzare “mostre industriali permanenti” (da cui il nome) in tutto il mondo. Alle dipendenze del maggiore Louis Mortimer Bloomfield negli uffici direttivi della Permindex e delle sue consociate troviamo una corte dei miracoli dei ricercati nazisti, fascisti e boss della malavita che collabora con rappresentanti della nobiltà nera. Come si vedrà, i personaggi che diedero vita al Centro Mondile Commerciale (CMC) a Roma, sono particolarmente interessanti.

Questa parte della storia inizia con un personaggio che vive a Roma. Si tratta di Georges Mandel, che si fa chiamare George Mantello. Costui è di origine rumena, è un grande amico di Umberto di Savoia, ex re d’Italia e cavaliere di Malta. Il figlio di Mandel, Enrico, frequentava una scuola inglese insieme a Vittorio Emanuele, il noto trafficante di armi…Mandel andò a Roma negli anni ’50 per partecipare alla fondazione del Centro Mondiale Commerciale o World Trade Market, la filiale italiana della Permindex…Il CMC venne fondato a Roma nel 1951 e liquidato nel 1965. Altre figure del CMC sono: Clay Shaw; il conte Carlo d’Amelio, avvocato di casa Savoia, del re Zog di Albania, del re Faruk d’Egitto e della regina Giovanna di Bulgaria. Il Conte, è un cavaliere di Malta e proprietario del Circolo Rex di Roma….Un altro esponente del CMC è Ferenc Nagy, ex primo ministro dell’ Ungheria durante l’ultimo periodo dell’occupazione nazista. Secondo una fonte, Garrison mise Nagy sotto inchiesta per una possibile implicazione nell’omicidio Kennedy. Nagy soggiornò a Dallas come funzionario della Permindex e della Divisione Cinque per un periodo di quattro settimane che terminò il 22 novembre 1963, il giorno dell’uccisione di Kennedy. Oltre che su Negy, Garrison aveva iniziato a fare indagini sulla ccontemporanea presenza di George Mantello a Los Angeles. Garrison, scoprì che sia Negy che Mantello erano soci personali e d’affari del luogotenente Meyer Lansky a New Orleans che partecipò all’assassinio di Enrico Mattei.

Uno dei principali canali di riciclaggio del denaro sporco che doveva essere destinato ai sicari della Permindex-CMC si trova nella banca Seligman di Zurigo, una banca che è direttamente rappresentata nel consiglio d’amministrazione dell’Anonima Assassini da Hans Sligman, il direttore della banca.

Un altro illustre personaggio che si riscontra tra le file della Permindex, è Angleton. Come capo del contro-spionaggio della CIA, Angleton, è stato quasi per trent’anni il funzionario incaricato per tutte quelle attività che riguardano il terrorismo, gli assassini ed il traffico internazionale di stupefacenti. Come capo del settore della Cia che si occupa di Israele egli ha avuto moltissimi contatti con il Mossad. Tra le sue varie responsabilità nella CIA, Angleton seguiva molto da vicino la situazione italiana ed aveva quasi sicuramente contatti con la casa Savoia, collegamento consolidato fin da quando Angleton era dirigente dell’OSS in Italia ed aveva perciò sotto di sé l’agente speciale Lucky Luciano…

 

Permindex svelata la resorts international-intertel:

Nel settembre del ’74, meno di quattro settimane dopo che il presidente Nixon era stato silurato dalla sua carica, Evelyn de Rothschild, il banchiere tedesco Walter Hesselbach e pochi altri ordirono una cospirazione per far fallire la Banque de Crédit Internationale. Questo crollo causò momenti di panico sul mercato finanziario internazionale e creò problemi più seri ad alcune persone.

L’Anonima Assassini, non solo sopravvisse sia agli eventi del settembre ’74, che al trasferimento della Permindex in Sud Africa, avvenuto alcuni anni prima. Il fallimento della BCI fu una rumorosa manovra diversiva per nascondere il fatto che silenziosamente e sistematicamente, nel corso dei vari anni, la capacità operativa della Permindex era stata perfezionata, ampliata ed installata a poche miglia dalla costa degli USA: l’isola del Paradiso, nelle Bahamas. E’ qui che sorgono gli uffici centrali della Resorts International e della sua sezione di sicurezza, la International Itelligence (Intrtel), cui dietro si cela l’eminenza grigia del crimine organizzato di Meyer Lansky.

 

La Permindex prende il potere

Così come il nucleo della BCI si trasferì all’isola Paradiso, così la sezione omicidi della Permindex si trasferì nella società Intertel. Nel 1974 l’Intertel venne esaminata dalla commissione senatoriale che stava indagando sul Watergate per decidere un’eventuale indagine, essa fu descritta come:”un’ impresa commerciale specializzata nell’identificazione di macchine da scrivere”. Che cos’è l’International Intelligence? I curriculum dei suoi dirigenti portano tutti il marchio dello spionaggio britannico, della mafia e del Mossad.

 

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