La strada, giorno per giorno:
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Civil March For Aleppo - gruppo di coordinamento italiano

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Barbara Eletta Camoni

 

COMITATO FRATELLANZA/IKHAA'

CONTRIBUITE!

Cari amici vicini e lontani,
ho fondato, con due amici, il Comitato: Fratellanza / Ikhaa’ preposto ad organizzare aiuti e tutela dei rifugiati (principalmente siriani, ma anche iraqeni e afgani), in fuga dalla guerra tramite raccolta fondi finanziari. La missione in loco in Grecia è prevista fra un paio di mesi.
La responsabile sono io in quanto Presidente, perciò se vorrete contribuire con donazioni non solo sarete comunque sempre informati su dove vanno a finire le vostre donazioni, ma potrete contattarmi direttamente. Qui sotto una piccola storia sulla mia attività a favore del popolo siriano in fuga da una guerra cruenta.  

www. fratellanzaikhaa.it (in costruzione)

FRATELLANZA/IKHAA’
BANCA PROSSIMA
IBAN: IT06 Y033 5901 6001 0000 0150 390
BIC: BCITITMX
Causale: "per profughi e attività del Comitato"
Avviata richiesta di riconoscimento ONLUS ( le vs. donazioni anche fatte adesso, saranno poi riconosciute per deduzioni fiscali).

L’anno scorso sono stata nei campi profughi intorno a Salonicco, con un gruppo di persone provenienti da varie città d’Italia, coordinati dall'associazione Stay Human di Pesaro (con cui sarà possibile e auspicabile una collaborazione per future iniziative). Siamo venuti in contatto con una realtà che i mezzi di informazione non documentano a sufficienza. I rifugiati siriani in Grecia sono circa 60.000, e tali di fatto più o meno rimangono, poiché da marzo scorso le frontiere con l’Europa sono state chiuse, e le stesse persone che abbiamo conosciuto in agosto 2016, sono ancora nella stessa situazione: in perenne attesa del ricollocamento in qualche Paese europeo ( su cui non hanno più diritto di scelta), senza possibilità di lavorare, senza riconoscimento professionale, senza vera identità, senza o con poco denaro, famiglie con bambini che non vanno a scuola da anni e che chiedono libri, famiglie smembrate, vissuti e racconti di morte e di orrore. Abbiamo conosciuto gli Yazidi, portato aiuti materiali o organizzativi (portato persone in ospedale, aiutato nel riconoscimento anagrafico dei bambini siriani appena nati). Abbiamo continuato l’impegno durante l’inverno inviando (con il contributo di molti di voi) circa 300 kg fra latte in polvere, vestiti caldi, scarpe, giacconi, libri… Ho deciso perciò, per poter continuare tale attività nel migliore dei modi, di fondare una forma associativa che potesse organizzare sempre meglio gli aiuti. E’ nato perciò il Comitato Fratellanza/Ikhaa’ , in attesa di riconoscimento Onlus. Comitato che si propone di raccogliere fondi finanziari affinché sia possibile, direttamente in loco, capire esattamente le necessità dei profughi e acquistare e organizzare aiuti. 
Rispetto all’estate scorsa la situazione è infatti abbastanza cambiata: buona parte dei rifugiati è stata spostata dai campi in hotel e case sparse per la Grecia continentale, per poter sopravvivere al freddo invernale. Tuttavia, data la lentezza dei ricollocamenti, saranno probabilmente di nuovo spostati nei campi per liberare gli hotel in vista della stagione turistica. A Lesbo, molti hanno trascorso l’inverno innevato con i soli sandali. Accampamenti di milioni di siriani si trovano in Libano, la Turchia come sappiamo ne ospita grandi numeri come sacca di stasi alle porte dell’Europa in cambio di denaro e vantaggi. Avendo contatti con altri volontari e organizzazioni posso dire che, se non ci fosse un’attività di volontariato sorta da ogni parte del mondo, i rifugiati siriani non potrebbero sopravvivere, nonostante la buona volontà del governo greco. Le condizioni di vita sono ancora, per tutti, insopportabili dal punto di vista materiale e psicologico. Purtroppo iniziano ad esserci suicidi fra i giovani profughi, e traumi di entità patologica nei bambini, che sono quasi il 40% del totale dei rifugiati. 
Come dicono i siriani: In Siria, si muore subito, qui moriamo lentamente.

 

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