Verbale Direttivo Ipri-reteccp 16 gennaio 2010, Bologna

Presenti:
Alessandro Capuzzo, Giovanni Ciavarella, Renato Fiorelli, Alberto L’Abate, Gianni D’Elia (segretario) del Direttivo e, come osservatori: Maurizio Cucci (sito) e Giorgio Gatti,  di Pax Christi,

  1. Sinteticamente le decisioni e le principali cose emerse:

per i resoconti della Gaza Freedom March (non essendoci Carla) si rinvia al sito: www.reteccp.org dove si trovano tutti i materiali e i resoconti;

2.    Kossovo: Alberto riepiloga il progetto Krusha grande. Le donne vedove hanno  fatto due richieste: impianto di innaffiatura a terra e costruzione di un capannone per collocare le loro produzioni, il costo  preventivato del primo è di 6000 €,  del secondo 10.000. Ma le donne ci hanno  scritto chiedendo  di  dare priorità al secondo. Il progetto è stato presentato  alla Regione Toscana che però l'ha scartato per ragioni burocratiche, ed alla Fondazione Langer- E'  in attesa della risposta  di questa,  che deciderà ai primi di febbraio, avendo però come alternativa le Comunità di Pace della Columbia. Nel frattempo si continua a. organizzare mostre dei quadri di Sara Cerrini Melauri, regalatici dall'autrice per questo scopo, la cui vendita finora è servita anche a fare il viaggio studio in Kossovo che ha portato all'individuazione del progetto. Se, come sembra, la Regione Friuli Venezia Giulia accetta che le spese del viaggio  in Kossovo siano incluse nel progetto sui CCP da lei finanziato alla nostra associazione, questo lascia al progetto  di Krusha circa  .2000€. Se viene premiato dalla Associazione Langer (10.000€) non ci sarà bisogno di  altri fondi.  in caso contrario si presenterà  il progetto alla Provincia di Trieste  ed alla Chiesa Valdese per l'8 per mille (scadenza 28 febbraio). Se comunque un altro membro del direttivo Gianmarco Pisa (assente giustificato) ha messo  a punto   un progetto più vasto, che oltre alle due richieste su citate include anche l'apparecchiatura per il passaggio alla produzione  semi- industriale (costo complessivo circa 60.000€) questo verrà presentato all'Unione Europea (scadenza 1 aprile). Ma nel caso non abbia potuto farlo si preferisce  che lui,  Alessandro Capuzzo,  ed i collaboratori del Centro Studi Sereno Regis,  lavorino su un vecchio progetto di Alberto e Maria Carla,  e di   Guido Gabelli (ora in Shri Lanka con Nonviolent Peace Forces)  che più  di quello  sulle vedove si presta  ad un  lavoro comune   con le  altre organizzazioni che operano in quella zona.. Alberto si impegna a mettere a punto la domanda  per l'8 per mille per la Chiesa Valdese (da presentare entro il 28 febbraio). Ma siccome è richiesto anche  un parere sulla nostra associazione da parte di qualche pastore o membro della Chiesa Valdese Giovanni Ciavarella sentirà, per questo,  un pastore della Chiesa di Torino ..

  1. La situazione di Vicenza è un po’ in stallo; a causa dei dissidi tra la Casa per la Nonviolenza ed il presidio. Ma la richiesta di fare, al posto della nuova base o almeno riducendone lo spessore,  un centro di prevenzione dei conflitti armati e di formazione  di Corpi Civili di Pace sta andando avanti.  E' stata presentata al sindaco di Vicenza (non sappiamo se l'ha portata avanti, come  sembrava avesse intenzione di fare, nei riguardi del nostro governo) ed ad Obama in una seconda lettera sottoscritta dalla Casa per la Pace di Vicenza e dalla nostra e molte altre associazioni nonviolente italiane. Questa ultima lettera , già uscita su Azione Nonviolenta,  appare in questi giorni nel giornale  informatico di Transcend (l'organizzazione fondata da Galtung), che aveva già riportata la prima, e probabilmente  anche nel prossimo numero di Tikkum, rivista nonviolenta degli ebrei americani .

  1. Tavolo ICP: non è molto probabile  che il Ministero riapprovi il progetto.  Il Tavolo sta attualmente  ancora lavorando  su un progetto di appoggio agli immigrati  a Castelvolturno. Sono stati  prodotti diversi materiali e il lavoro previsto è stato svolto egregiamente. Maurizio cercherà di spedire ai componenti del  direttivo i materiali  prodotti dal progetto che ha depositati a casa sua. Altrimenti Gianni li richiederà a Roma e poi li spedirà. Martina, Carla, ed altri  del Tavolo stanno annodando i fili per un possibile progetto concreto in Palestina. Noi dovremmo chiedere al Tavolo (quando si riunirà) di provarci anche con il Kosovo con un  possibile progetto comune  da presentare all'Unione Europea.

  1. non risultiamo ancora iscritti come APS all’albo della Provincia di Torino (cosa che permetterebbe, per es. di ricevere i fondi 5x1000). Proveremo ancora a chiedere a Francesco della segreteria di Torino sperando che abbia un po’ di tempo per occuparsene;

  1. si darà sostegno all’iniziativa del  1° marzo dei Berretti Bianchi a Reggio Emilia (è stato deciso lo scorso 1° marzo a Locri) di un seminario dei CCP in relazione alle mafie e all’immigrazione. Si chiederà  agli organizzatori  di quell'evento di fare riferimento  anche  allo sciopero dei migranti previsto per quello stesso  giorno.

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  1. il Direttivo decide di rimborsare i viaggi per i componenti del  Direttivo per le riunioni nazionali. Però, si potrà fare solo  da quando arriveranno i 10 mila euro previsti  dal Tavolo ICP per la nostra collaborazione. Anche eventuali missioni per conto dell’Associazione saranno rimborsate. In ogni caso si chiede a tutti di tenere i biglietti ferroviari o aerei.

Il Direttivo decide che la quota per il 2010 per le Associazioni è di 100 euro (50 euro per quelle solo a base locale, o che abbiano comunque  difficoltà a pagare l'intera quota). Si è deciso di insistere per il pagamento della quota entro il 28 febbraio dopodiché le Associazioni che non risultano in regola da anni non faranno più parte formalmente dell’Associazione. Per i singoli è tutto invariato.

A questo proposito, la segreteria invierà nuovamente il depliant dell’Associazione prima che sia stampato definitivamente entro fine febbraio 2010;

  1. varie: albo odc: il Mir sollecita l’Associazione a farsene carico. Maurizio metterà tutti i materiali sul Sito (compreso il primo scritto di Drago sull’argomento) con il riferimento a Peacelink, che ha incaricato all'uopo Marino di Livorno (.http://ospiti.peacelink.it/marino/obiezionealleguerre/)

Si cercherà, al nostro interno ma anche presso le organizzazioni amiche, di diffondere il più possibile l’azione  e di invitare i l soci individuali ad inviare al Ministero il modulo con cui fare richiesta di entrare a far parte di un albo di odc. La segreteria chiederà a Massimo Aliprandini (LOC) di coordinare, all'unisono con PeaceLink, la raccolta delle copie dei moduli inviati al Ministero.

Recentemente la LOC ha avuto un incontro con un responsabile dell’Ufficio Nazionale del Servizio Civile: sono contrari ad un albo odc mentre hanno in animo di fare un albo dei volontari con al max una crocetta a fianco degli odc; nello stesso incontro si è ipotizzato un seminario nazionale su di un modello alternativo di difesa.

sito: cosa fare rispetto all’ipotesi di legge che prevede il reato per chi pubblica sui siti posizioni critiche sulle leggi dello stato? Alberto chiederà ad un avvocato di Firenze di avere un parere generale sulla Legge.  I torinesi si impegnano di fare lo stesso presso un avvocato di Torino. Il direttivo, in ogni caso, da mandato a Maurizio di continuare il suo lavoro e chiede solo (qualora ci siano posizioni controverse) di sottoporle prima al Direttivo per un parere;

 

Il comitato Pace, Convivenza e Solidarietà  “Danilo Dolci” di Trieste ha già deciso  di aderire alla nostra associazione e lo comunicherà a breve  via lettera.

Sul finale si è riparlato di come reperire fondi e di come creare un fondo per la pace destinato alla previsione e alla prevenzione dei conflitti: Sono state fatte presente due possibili strade , alternative o integrative: a)  Il  collegamento  alla Campagna Sbilanciamoci che  però attualmente, oltre ad informare correttamente sulle spese militari, chiede solo  al governo di limitarle, con non molti successi fino ad ora .Si tratterebbe di sentire se sono disponibili a lanciare con noi una campagna   che tocchi  anche le singole persone che decidano di pagare il 5 per mille, o di dare una tassa  libera per la pace,  oppure solo di impegnarsi come volontarie in un progetto di intervento, in Italia o all'estero,  di Corpi Civili di Pace; b) chiedere alla Banca Etica di aprire un settore  destinato a raccogliere i fondi  per la prevenzione dei conflitti armati e della violenza  ( 5 per mille o tassa per la pace) con la formazione di un comitato, cui partecipino esperti ed associazioni  che aderiscono all'iniziativa, che dovrà decidere sull'uso dei fondi raccolti. Si cercherà di arrivare  alla prossima riunione del direttivo avendo già sentito sulla possibilità concreta  di una di queste soluzioni (o altre che emergano nel frattempo) per prendere una decisione definitiva.

Prossimo direttivo a Bologna domenica 18 aprile 2010.

20 gennaio 2010

GD


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