Associazione IPRI rete CCP
Firenze, 15 giugno 2011

A Giovanni Giuliari

Assessore alla Famiglia ed alla Pace del Comune di Vicenza

Caro Giuliari

                 Mille ringraziamenti da parte mia, e dell'Associazione di cui faccio parte,  per la tua assidua presenza e  per il tuo  prezioso  contributo allo svolgimento  del convegno sulla prevenzione dei conflitti armati e la formazione di Corpi Civili di Pace, che abbiamo organizzato, insieme, nei giorni 3-5 giugno scorso. Ti preghiamo di estendere questo ringraziamento anche a tutte le organizzazioni vicentine che hanno contribuito, in modo estremamente efficace, all'organizzazione del convegno, in primis, tra queste,  la “Casa per la Pace” che si è assunta il gravoso onere  della segreteria operativa. Nella nostra assemblea, alla fine del convegno, presso  la stessa Casa per la Pace, abbiamo dato una prima valutazione, estremamente positiva, dei lavori  portati avanti, sia per la qualità  degli interventi e dei lavori di gruppo, sia per la partecipazione del pubblico  nelle sedute aperte e nel seminario. Dato il livello estremamente valido dei lavori ci auguriamo  che la nostra collaborazione possa continuare in vari modi: a)  per mettere a punto gli atti del convegno stesso in vista anche di una possibile pubblicazione che sicuramente porterebbe un altro importante  contributo all'approfondimento di queste tematiche ed al raggiungimento dell' obbiettivo di trasformare   la sconfitta subìta,  nella battaglia contro il raddoppio della base militare  Dal Molin, dalla popolazione di Vicenza ma anche  da tutto il movimento per la pace italiano, in un impegno, da parte di questo stesso, e speriamo anche della Vostra Amministrazione Comunale, a dar vita, nella Vostra città, ad un “Centro per la Previsione e la Prevenzione dei Conflitti Armati e la Formazione di Corpi Civili di Pace” nella area liberata dell'ex Dal Molin, centro che farebbe un servizio utile non solo per la vostra  città, ma anche per tutto il nostro  paese, e forse anche per tutta l'Europa; b) di cominciare a dar vita, intanto, in attesa che questo obbiettivo  ultimo si possa realizzare, a delle prime attività di formazione alla nonviolenza ed alla trasformazione  nonviolenta dei conflitti per l'organizzazione delle quali, sia noi come IPRI-Rete CCP, sia l'Istituto Galtung di Basilea (che ha partecipato attivamente, come Transcend,   all'incontro di Vicenza), siamo disponibili  a collaborare.

Nella nostra assemblea, oltre a promuovere questo progetto anche cercando di coinvolgervi  altre associazioni che si occupano di questi temi  (io personalmente l'ho fatto domenica scorsa all'assemblea nazionale di Peace Link – informatica per la pace – che si è tenuta alla Casa per la Pace di Pax Christi all'Impruneta (Firenze), associazione  che si è dichiarata disponibile a dare una mano, sia all'incontro del Centro Studi Difesa Civile di Roma sul tema dei Corpi Civili di Pace  tenutosi lunedi scorso presso il Corso di Laurea  per operatori di pace dell'Università di Firenze. Anche questa organizzazione, che ci aveva scritto per  scusarsi   di non   poter venire a Vicenza per un loro impegno a livello europeo,  si è dichiarata disponibile ad aiutarci nel raggiungimento di questi obbiettivi), ci siamo impegnati a portare avanti  due  iniziative che vanno nella stessa direzione della promozione di una cultura  di pace e di una organizzazione  a livello nazionale della prevenzione di conflitti armati.

La prima è l'organizzazione di un training di formazione ai Corpi Civili di Pace, all'interno dell'iniziativa che la Tavola per la Pace, con la collaborazione del Movimento Nonviolento (fondato da Aldo Capitini),  sta portanto avanti in occasione della Marcia per la Pace il prossimo 25 Settembre. Essendo questo il cinquantenario della prima marcia (1961), la Tavola per la Pace ha intenzione di organizzare un incontro, nel/i  giorno/i  precedente/i alla marcia, di “1000 giovani per la pace”. Il Movimento Nonviolento e l'IPRI-Rete CCP (se questo incontro, come sembra, ci sarà) hanno  proposto di organizzare, al suo interno, per un certo numero di questi giovani, un training proprio sui corpi civili di pace come strumento importante della prevenzione dei conflitti armati, come li aveva preconizzati lo stesso Aldo  Capitini, e li aveva promossi, a livello del Parlamento Europeo,  Alex Langer. Sarebbe importante che  il Comune di Vicenza promuovesse la partecipazione, a questo incontro, ed in particolare a questo training, di un certo numero di giovani vicentini.

Una seconda iniziativa che la nostra associazione ha preso come  campo importante del proprio lavoro  è quella di cercare di far rinascere  in Italia la Rete per la Prevenzione   dei Conflitti Armati che si era costituita nel 1988 ed è stata attiva per vari anni. Questa rete,  grazie ad una organizzazione aperta e molto  partecipata portata avanti da  Nicoletta Dentico (allora di Mani Tese di Roma , poi diventata direttore generale di Medici Senza Frontiere, ed attualmente,  sembra, a Ginevra per una Organizzazione Internazionale Governativa),  è riuscita a stimolare il governo italiano  ad essere attivo e sostenere, anche a livello internazionale,   la Campagna  per la messa al bando  delle mine anti-uomo  che è entrata in vigore nel marzo 1999, firmata da 156 stati del mondo,  e che vieta  l'utilizzo, la vendita e la produzione di mine antiuomo, campagna che ha vinto, nel 1997, il premio Nobel per la Pace. Grazie alla allora  Sottosegretaria di Stato agli Affari Esteri e Ministro  per le Politiche Comunitarie di un governo di centro sinistra , Patrizia Toia (ora  Vice Presidente della Commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento Europeo)  che era la corrispondente governativa  di questa  rete, e che  è stata molto attiva, a livello internazionale,  per la firma di questo trattato, la Rete italiana aveva ottenuto la costituzione di un Tavolo di consultazione sulla prevenzione dei conflitti armati tra  ministeri interessati e la Rete.   A questo tavolo avrebbero dovuto partecipare, secondo gli accordi con la Toia, il Ministero  Affari Esteri, quello della  Difesa,   altri ministeri competenti,  e le ONG facenti parti della rete (la Comunità di Sant'Egidio, l'Associazione per la  Pace, la Campagna Kossovo – rapprentata al tavolo dal sottoscritto –, la Fondazione Pasti – rappresentata da Falco Accame, e varie altre. Il primo incontro del Tavolo avrebbe dovuto avvenire sul problema del Kossovo, ma per problemi interni tra la Campagna Kossovo e la Comunità di Sant'Egidio, che si erano ambedue interessati ai problemi di quel paese,  questa  riunione non c'è mai stata , con gravi danni per la  partecipazione del nostro paese agli accordi di Rambouillet.   La caduta del governo di centro sinistra  di cui faceva parte la Toia ha portato alla fine dell'esperienza. Nel governo di centro sinistra  precedente all'attuale , grazie alla sottosegretaria Patrizia Sentinelli, si è costituito un altro tavolo,  di tipo informale, ma questa volta per gli Interventi Civili di Pace (ICP)   che, prima di cadere il governo, ha fatto approvare il progetto per gli ICP che ha portato avanti, per un anno, attività di formazione in questo campo in 8 regioni italiane. Varie delle organizzazioni che hanno partecipato, oltre alla nostra, al Tavolo ICP erano presenti a Vicenza ed hanno portato la loro esperienza.   Il prof.  Papisca era  stato incaricato, dalla stessa Sentinelli, di fare un progetto per l'istituzionalizzazione del Tavolo che però, a causa della caduta del governo,  è restato lettera morta. Non credo che dal governo attuale, che è ancora più militarista di quelli precedenti di sinistra, si possa ottenere niente  dato che  ha tolto la maggior parte dei soldi al servizio civile per gli interventi militari,  ha inventato  la naia breve,   manda i giovani delle scuole ad imparare la pace nelle caserme, e che infine ha anche tolto una buona parte del 5 per mille alle associazioni come  Emergency o il Movimento Nonviolento che  si occupano di problemi e di interventi di pace. Ma credo che il nuovo vento  che tira nel nostro paese, dopo le recenti rivoluzioni nonviolente nel Maghreb, le  ultime  elezioni amministrative, ed il raggiungimento del quorum nei referendum (che sono in gran parte  il preludio di un nuovo modello di sviluppo, con i beni pubblici  e le energie rinnovabili al primo posto) possa far sperare , o prima o dopo, in un nuovo governo. Ma credo che se vogliamo sperare che il nuovo governo apra realmente alla prevenzione dei conflitti  armati,  dia vita ad un tavolo come quello preconizzato dalla Toia,   ed appoggi Vicenza nella costituzione di un Centro tipo quello di cui abbiamo parlato  nel nostro recente convegno, sia necessario un grosso impegno, sia nostro che vostro (noi tra le organizzazioni di base, voi tra gli Enti locali per la pace) per  superare l'attuale frastagliamento delle ONG e dei comuni  (con ognuno/a  di questi  che pensa solo a se stesso) e per far comprendere a tutti che le guerre, invece di farle,  vanno  prevenute.  E che solo mettendosi insieme alla base è possibile raggiungere un obbiettivo  di fondo tipo questo.

Con l'augurio che la collaborazione iniziata a Vicenza  possa continuare proficuamente e portare buoni frutti,  sia per la vostra città  che per tutto il nostro paese, ti saluto caldamente sperando di poterci rivedere presto in una delle azioni comuni che stiamo progettando, 

                                                                                            Alberto L'Abate

                                                                              

Organizzazioni  aderenti all’Associazione  I.P.R.I.- Rete CCP

 ITALIAN  PEACE RESEARCH  INSTITUTE – RETE CORPI CIVILI DI  PACE

Ass. “Aiutiamoli a vivere” (Pescara);  ALON – GAN (Forlì-Cesena); Associazione Operatori di Pace della Campania (Napoli);   Associazione per la Pace  (Roma);  Berretti Bianchi Onlus, (Lucca);  Centro Studi Sereno Regis  (Torino); Fondazione A. Langer (Bolzano);  G.A.V.C.I. (Bologna); Lega Obiettori di Coscienza (Milano);Lega Disarmo Unilaterale (Milano); Movimento Internazionale della Riconciliazione (Torino) ;  Movimento Nonviolento (Verona); Servizio Civile Internazionale (Roma); Comitato Pace Convivenza e Solidarietà “Danilo Dolci” (Trieste).

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