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09/02/2011

Venezia: 11 e 12 febbraio.
Una conferenza su Processi di pace e risoluzione dei conflitti.

Seconda edizione della conferezna internazionale sui processi di pace e la mediazione per la risoluzione dei conflitti

Processi di pace e risoluzione dei conflitti. Venerdì e sabato prossimi Venezia diventerà un laboratorio politico di confronto fra tre esperienze diverse fra loro, ma con molti punti di contatto. Baschi, curdi e irlandesi fra i relatori di una conferenza internazionale che è alla sua seconda edizione. Oltre un anno fa proprio nel corso della conferenza di Venezia venne letta la dichiarazione della sinistra basca che divenne uno dei tasselli principali per arrivare alla situazione attuale, in cui un nuovo partito è stato presentato, con Eta in tregua permanente, generale e verificabile.

Fu proprio nel corso del primo appuntamento della conferenza che Jone Gorizelaia, storica militante e avvocata della sinistra, lesse la dichiarazione, che avrebbe portato poi al documento Zutik Euskal Herria, per poi arrivare ai passaggi internazionali con la dichiarazione di Bruxelles e l'accordo di Gernika. E fu ancora durante la prima edizione dell'incontro che Brian Currin, mediatore sudafricano, vaticinò il corso degli eventi nel paese basco, con un ruolo di grande importanza per la presenza di agenti internazionali pronti a svolgere compiti di verifica.

Poco più di un anno fa - la prima edizione si svolse negli ultimi mesi del 2009 - gli esponenti curdi del Dtp curdo presentarono le basi di quella che nel 2010 di configurò come 'autonomia democratica'. Il cessate il fuoco unilaterale dichiarato dal PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) è stato esteso per consentire la creazione di condizioni favorevoli a un dialogo, ma l'esercito turco sta continuando le operazioni militari, anche se il governo ha ammesso che ci sono contatti con il leader curdo incarcerato, Ocalan.

I due assi della conferenza che si svolgerà l'11 e il 12 febbraio riguardano l'analisi dei processi (in atto o in fieri, e comunque allo stato unilaterali) di ricerca di una soluzione pacifica, basata sul dialogo, del movimento curdo e della sinistra abertzale basca e pratiche di costruzione del comune, vale a dire forme più partecipative e decentrate non solo internamente, ma anche in rapporto con altre comunità.

La conferenza internazionale è promossa dal centro pace del comune di Venezia.

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