Biografia di Stephane Hessel

Un testimone del ventesimo secolo

Stéphane Hessel pubblica Indignez-vous! alla fine di una vita che copre quasi tutta la storia del ventesimo secolo. Nato nel 1917 a Berlino da una famiglia ebraica convertita al luteranesimo, arriva in Francia nel 1925, viene naturalizzato nel 1937 ed entra alla scuola Normale Sup nel 1939. Viene poi arruolato e, fatto prigioniero, riesce a evadere e raggiunge il generale de Gaulle a Londra. Inviato in Francia nel 1944, è arrestato e deportato a Buchenwald, dove nasconde la sua identità per sfuggire all'impiccagione. Evade ancora una volta, è ripreso, ma salta da un treno e si unisce alle truppe americane. 

Alla liberazione entra a far parte del segretariato generale dell'Onu e partecipa alla redazione della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Nominato "ambasciatore di Francia" dalla sinistra nel 1981, Hessel ha dedicato gli ultimi anni della sua vita alla lotta per gli extracomunitari (è mediatore durante l'occupazione della chiesa Saint-Bernard) e più di recente per i palestinesi, associandosi in particolare alla campagna per il boicottaggio dei prodotti israeliani. 

Promosso grande ufficiale della Legion d'onore nel 2006, Hessel ha l'aria di un vecchio signore all'antica. Affabile, seducente, estremamente cortese, ama molto alzarsi alla fine di un pasto per recitare Baudelaire o Verlaine. Ma non nasconde il suo impegno politico: l'anno scorso si è candidato con la lista Europe Ecologie, anche se è rimasto membro del Partito socialista francese e oggi sostiene con grande impegno Martine Aubry [per le elezioni presidenziali del 2012], di cui è amico.

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