Movimento NO TAV Una garanzia per il futuro “né qui né altrove”

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Comunicato Stampa dalla Valle che Resiste e Non Si Arrende, 1° luglio 2011

30 giugno 2011 un’altra scadenza e’ scaduta

UNA DELEGAZIONE TECNICA NO TAV HA CONSTATATO CHE IL CANTIERE DELLA GALLERIA DI SERVZIO DE LA MADDALENA NON E’ STATO APERTO L’UNIONE EUROPEA DEVE ORA RITIRARE IL FINANZIAMENTO AL PROGETTO PRIORITARIO TEN-T N. 6 LYON – TORINO

L’Italia approfitti di questa“inaspettata” occasione per dirottare inservizi utili ai cittadini le migliaia di milioni di Euro così risparmiatinon facendo la Torino - LioneIl 28 giugno una Delegazione tecnica No TAV ha effettuato – con lacollaborazione della società italo francese committente e della societàesecutrice dei lavori - un’ispezione nei luoghi de La Maddalena di Chiomonte occupati dalla Forze dell’ordine nella notte tra domenica 26 e lunedì 27 giugno.La Delegazione ha esaminato le caratteristiche del lavoro in corso in questiterreni grazie alla cortese collaborazione dei responsabili della LTF sas edel titolare dell’impresa italiana che esegue i lavori.Si può quindi affermare che la scadenza fantasma del 30 giugno 2011 che la Commissione Europea avrebbe fissato in deroga verbale a quantoUfficialmente riportato nel suo sito a pagina 71[1] del DocumentoMidTerm Rewiew TEN-T Multi-Annual Work Programme Project Portfolio (MAP Review) non è stata rispettata in quanto nessun cantiere è stato aperto a La Maddalena.L’opera realizzata nell’aerea di proprietà della Comunità Montana delleValli di Susa e Sangone antistante la Cantina sociale e in quella adiacentealla vecchia cascina La Maddalena (ora Museo Archeologico) non è un“avamposto” a servizio del futuro cantiere della galleria de La Maddalena ma nient’altro che un “simulacro” del cantiere de La Maddalena da presentare alla Commissione Europea e ai media per non perdere il finanziamento europeo.Il titolare dell’impresa che esegue i lavori ha affermato che le recinzionisaranno smantellate nel giro di mezza giornata a semplice richiesta del Prefetto in qualsiasi momento.Quest’opera non è rintracciabile nei progetti a disposizione degli amministratori pubblici e dei cittadini e in nessuna variante in corsod’opera (che peraltro non avrebbe potuto essere disposta non essendo ancorastata avviata l’opera stessa).Il Movimento No TAV invita nuovamente la Commissione Europea a trarre le debite conseguenze da quest’ultima farsa del Governo Italianoannullando la decisione di finanziamento C(2008)7733.Nello stesso tempo il Movimento No TAV chiede al Governo Italiano diapprofittare di questa “inaspettata” occasione per dirottare in serviziutili ai cittadini (ad esempio non imponendo il ticket sanitario) lemigliaia di milioni di Euro così risparmiati non facendo la Torino Lione,opera inutile e devastante.

Il Movimento No TAV ricorda che le altre condizioni (già scadute il 31/12/2010) poste dalla Commissione Europea all’Italia per l’erogazione del finanziamento sono:

# l'approvazione del progetto preliminare della tratta internazionale: attualmente il progetto è ancora fermo alla Commissione VIA speciale del Ministero dell’Ambiente, quindi mancano:

# il parere di  compatibilità da emettere con decreto del Ministero dell’Ambiente,

# la delibera CIPE di approvazione del progetto, da emettere solo a valle del parere precedente,

# la firma e la ratifica dei rispettivi Parlamenti di un nuovo accordo italo-francese con la nuova ripartizione dei finanziamenti e dei costi e la costituzione della nuova impresa pubblica mista italo francese che dovrà sostituire la società LTF nella realizzazione dei lavori a partire della galleria de La Maddalena.

Note: [1]

http://tentea.ec.europa.

eu/download/map_review/tent_map_project_portfolio_smaller.pdf

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