Ne quì Ne Altrove!!!



Ancora No Tav Domenica 11 Dicembre Blocco Ferroviario a Bussoleno Bloccato il Tgv Torino-Lione
8 dicembre 2005…..8 dicembre 2011

Passera: sì alla Tav, senza uno straccio di spiegazione
Lacrimogeni ad altezza uomo mietono feriti tra no tav Video

9 dicembre Siamo stati aggrediti a freddo….

Nell’anniversario della riconquista della piana di Venaus da parte dei cittadini, il movimento No Tav risponde con 4 straordinari giorni di impegno, presenza e lotta alla militarizzazione della valle.


Diretta dai cortei dell’8 Dicembre!

Masimo Zucchetti, professore al Politecnico di Torino, racconta a PeaceReporter il lato pacifico della manifestazione NoTav
di Nicola Sessa


Val Susa: lacrimogeni e idranti. Scontri con la polizia ai cantieri No Tav

Revelli: non crediate di piegare il popolo della val Susa


“Ci saremo sempre, questa è la nostra terra”
di Elena Rosselli

Giu' Le Mani dalla Val Susa In Migliaia In Marcia Tra le Valli


Taglio simbolico della rete senza incidenti
http://www.notav.info - 23 ottobre 2011h 15.10_ L’assemblea #notav è finita.. Molti rimarranno alla baita a dormire.. Si torna verso Giaglione.. Il popolo #notav con una partecipazione enorme è riuscito ad entrare nella zona rossa, baipassando i divieti e tagliando le reti poste da un’imponente dispositivo di sicurezza (si parla di più di 2000 uomini delle forze dell’ordine). La Val di Susa si è ripresa la sua terra impartendo lezioni a tutto l’apparato politico e mediatico che nei giorni scorsi aveva cercato di screditare in tutti i modi possibili il movimento. I notav: “Siamo noi i padroni a casa nostra e oggi l’abbiamo dimostrato!! Nessun divieto e nessuna zona rossa possono fermarci!! Capito Maroni? la battaglia continua..”
No-Tav 23-10-2011 (video)
no tav valsusa 23 ott 2011 (video)
Tav – Perche’ Noi Amministratori Andremo a Tagliare le Reti Abusive
domenica prossima saremo in prima fila, per tagliare le recinzioni ed i reticolati che, oltre ad essere uno spettacolo indegno sono soprattutto abusive e gettano discredito sulle Istituzioni di cui noi stessi facciamo parte.

Politici, mafia e imprese: la super-cricca dell’alta velocità

Partito da Bologna il No Tav tour: “Non siamo mostri né provocatori”
di Giovanni Stinco

Il movimento NO TAV in marcia in terra di Umbria, per portare il proprio contributo ai percorsi di pace.
Il movimento NoTav allo sciopero generale del 6 settembre

http://www.notav.info - on 22 settembre 2011
Concessi gli Arresti Domiciliari a Nina e l’Obbligo di Dimora a Marianna
Si conclude così il primo episodio di una squallida vicenda che vede la magistratura torinese protagonista e diretta avversaria del movimento no tav. In attesa di accoglierle nuovamente nella loro terra non possiamo che tirare un amaro respiro dopo giorni di apprensione. Sicuramente la loro condizione migliorerà ma stiamo comunque parlando di una situazione grave in cui ancora una volta due donne sono ristrette nei loro movimenti, sorvegliate e messe alla gogna mediatica per essersi battute contro questo inutile e dannoso progetto.

Lettera di Grillo a Caselli:
Nell’Italia dei ladri tenete in galera i No-Tav?

Marianna Valenti, 20 anni, studentessa residente a Torino Elena Garberi, 39 anni, di Chiomonte che lavora come volontaria del 118.

Il volto dei notav e le balle di Mr. Numa – Solidarietà alle notav arrestate!

Il Fatto Quotidiano - 10 settembre 2011 - Roberto Maroni: “Ho sentito il sindacato di polizia che sostiene che i manifestanti hanno intenzione di uccidere. Io temo che sia proprio così”. Alberto Perino, uno dei leader del movimento no-Tav ribalta la prospettiva: “I manifestanti vorrebbero piuttosto non essere uccisi dato che il vero problema è che si continua a sparare ad altezza d’uomo, anche se si tratta di lacrimogeni per i quali però, qualcuno ha già riportato danni al viso. Sarebbe il caso che tutti si impegnassero ad abbassare un po’ i toni”.


http://www.notav.info - 17 agosto 2011 – ore 21.20 Circa cinquecento no tav questa sera alla stazione di Avigliana, in val di Susa hanno bloccato il treno internazionale ad alta velocità tgv diretto da Lione a Torino. Questo per la val di Susa è un treno simbolo, che dimostra l’inutilità di una ulteriore linea ferroviaria in val di Susa. Torino è collegata perfettamente a Lione e ogni giorno i treni scorrono velocemente oltre i confini. Non siamo isolati dall’europa e non lo rimarremo. Questa è una prima risposta alle azioni vigliacche della giornata di ieri che da queste pagine abbiamo narrato. Quello di stasera è un ulteriore tassello nella scacchiera dell’assedio permanente in cui ormai vivono le forze di occupazione impegnate nella difesa del fortino di Chiomonte. Ancora una volta FERMARLO E’ POSSIBILE FERMARLO TOCCA A NOI!

La lezione della valle di Susa
Fratelli di TAV
Un documentario di Manolo Luppichini e Claudio Metallo

I peccati della Maddalena
"Chi è senza peccato scagli la prima pietra"
Video diretto da Manolo Luppichini e montato da Lorenzo Nacci con immagini girate da Filomena Canino, Fabio Colazzo e Jacopo Mariani


Sarà il peso della crisi sempre più incombente o l’aria di nuovi tagli nel pubblico e nella sanità, ma il sondaggio lanciato dal Giornale Economico il Sole 24 ore è chiaro sul nuovo clima che si respira in Italia : Basta Opere Inutili, Basta spese per risolvere con la forza pubblica e militare le mancanze della politica. Il 65 % ha votato contro la realizzazione della linea alta Velocità Torino – Lione. Anche il fallimento dell’Italcoge ha pesato per l’ampia percentuale : probabilmente i lettori si saranno chiesti a che tipo di Aziende si concedono i lavori, visto che la ditta di proprietà della famiglia Lazzaro, dopo poco più di un mese di attività chiude i battenti, con i libri in tribunale da mesi. Forse anche gli economisti si stanno rendendo conto del metodo con cui in Italia si fanno le Grandi Opere ? - notav.info

Dopo 50 ore e mezza Turi Vaccaro, è tornato a terra scendendo da solo dal grande cedro che è stato anche il suo letto per due notti
Non sono qui per i giornalisti, ma per i politici. Finchè loro minacciano di prendermi non mi lego.
Ripercussioni e problematiche inerenti l’esercizio dell’attività vitivinicola in loc. La Maddalena di Chiomonte

Anch’io alpino No-Tav a Chiomonte, con la meglio gioventù
Presidio informativo all’Italcoge e l’aggiunta della bandiera no tav a quella italiana
No-Tav sfigurato da un lacrimogeno sparato al volto

«Guai se gli alpini proteggono Tav, mafia e ladri»
di Giorgio Cattaneo

Le penne nere a Chiomonte: lo spirito alpino è No-Tav
di Massimiliano Peggio
Un’Altro Giorno di Scuola
Chiomonte: la resistenza continua, le menzogne pure!
No-Tav, assedio infinito per “circondare” la polizia

un'immagine della marcia del sale
quì sotto i precedenti intervendti del 2 e 4 luglio
Agli amici della rete e simpatizzanti
di Raffaele Barbiero

Cari Amici della Val di Susa
di Alberto L'Abate

Il Fatto Quotidiano - 7 luglio 2011 - “Abbiamo molto riflettuto al nostro interno – dice Gianna -. Il potere ha derubricato il Tav a un problema di ordine pubblico, ma noi dobbiamo togliere la lotta da questo terreno, come abbiamo sempre fatto. Chiediamo di avviare una riflessione nei vari comitati da riportare a tutti, sull’opportunità di non assecondare la logica dall’ordine pubblico. Lo Stato ha dato un segno di debolezza, non dimentichiamolo. Diamoci una decina di giorni per consentire ai comitati di riunirsi e dare la parola tutti” “E’ chiaro che da quelle reti non ci faranno passare – interviene un altro rappresentante -. La posta è alta e dobbiamo mantenere la discussione sulle modalità di azione e sul linguaggio. Non possiamo fare il loro stesso gioco. Questa è la non violenza: ribaltare il piano della risposta violenta, sul quale vorrebbero portarci, per attuare azioni creative e sorprendenti”. “Siamo contrari all’uso della forza pubblica e alla violenza da qualunque parte provenga – dice Plano -. Non possiamo buttare 20 anni di lotta al Tav, continueremo le azioni legali per fermare l’opera”.

Manifestazione No-Tav Del 3 Luglio 2011 Esattamente come a Genova giusto 10 anni fa. Oggi a Chiomonte si sono sfiorati due mondi inconciliabili: la lotta ventennale contro il TAV determinata ma pacifica delle famiglie che difendono i beni comuni e, in reazione alle provocazioni della polizia, quella idiota e violenta che è fine a se stessa e prescinde dalle ragioni e dai luoghi. Come a Genova gli agenti hanno fatto un uso spropositato ed in alcuni casi ingiustificato di lacrimogeni, come a Genova i media ora avranno buon gioco ad enfatizzare solo gli scontri ed oscurare le cifre della manifestazione popolare: un danno enorme per tutte le componenti del movimento NO-TAV; un vantaggio regalato alle lobby di faccendieri, politici corrotti, imprenditori mafiosi. - le foto della manif - http://www.notavtorino.org/

Il cantiere dovrà partire entro il prossimo 30 giugno, pena la perdita dei fondi Ue. Ci sono infatti 671 milioni di euro a rischio se non apre il cantiere per il tunnel geognostico della Maddalena. Sono già stati tagliati dall'Unione Europea a causa dei ritardi accumulati 9 milioni di euro. Ieri il vice ministro ai trasporti Roberto Castelli aveva sollecitato l'inizio dei lavori.
Caro Fassino, tuo padre partigiano difese la val Susa di Matilde Bertone (ottant'anni)
TAV e Nonviolenza di Gianni D'Elia
Presidio No-Tav in Val di Susa: pronti a resistere agli sgomberi (video)
Airaudo: e ora giù le mani dalla val Susa, bene comune
Noi, madri di Valle di Susa…

Non c’è una data che stabilisca quando la resistenza iniziò. Come scrisse Piero Calamandrei, semplicemente, «Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini». La lotta partigiana in Italia fu caratterizzata dall’impegno unitario di tutto il fronte delle opposizioni che il fascismo con la violenza e la persecuzione aveva tentato di stroncare con ogni mezzo. Cattolici, Comunisti, Liberali, Socialisti, Azionisti, Monarchici, Anarchici, trovarono intesa ideale e organizzativa sotto il comune obiettivo della democrazia e della libertà. È in quella scelta che si trovano le radici dell’Italia repubblicana. È grazie a quella scelta, infatti, che venne a costituirsi il Comitato di Liberazione nazionale che dopo la cacciata dei nazisti e dei fascisti fu la culla per il primo parlamento democratico e la fucina feconda della nostra Costituzione.

top