http://it.peacereporter.net/
06/07/2011

Tav Torino-Lione, Frassoni: “Sarà la Salerno-Reggio Calabria del Nord”
di Cora Ranci

La presidente dei Verdi europei spiega perché la Tav è un progetto infattibile

Secondo Monica Frassoni, presidente del partito dei Verdi europei, la Tav Torino-Lione è destinata a diventare "la Salerno-Reggio Calabria del Nord". Mentre il governo italiano si preoccupa di non perdere i 672 milioni di euro che l'Unione europea ha allocato per realizzare il tunnel di base, ci si dimentica che siamo ancora nella fase preliminare di una "grande opera" che poggia su basi assai fragili. In un'intervista a PeaceReporter, Frassoni ha spiegato quali sono i punti critici che costellano il progetto della Tav Torino-Lione.

A che punto siamo col piano finanziario per la realizzazione del progetto?

I 672 milioni di euro che l'Unione europea ha allocato per la Tav Torino-Lione, nell'ambito dei fondi strutturali per il 2007-2013, non servono all'avvio dei lavori per la realizzazione del progetto, ma solo alla fase iniziale di studi di fattibilità, spiega Frassoni. Lo scavo del tunnel geognostico di Chiomonte rientra quindi nei lavori preliminari. Ma il progetto totale, quello da 13 miliardi di euro, non ci sarebbe ancora, secondo la politica. Per quella cifra, l'ex ministro dei Trasporti Lunardi negoziò un accordo col governo di Parigi in base al quale all'Italia sarebbe spettato il 67% del costo totale, alla Francia il 23% e all'Ue il restante 10%. Il problema è che il progetto finale viene modificato continuamente, e le cifre subiscono ridimensionamenti tali per cui non vi è alcuna certezza finanziaria.

Ma l'Europa è comunque decisa a portare a termine il progetto?

Il Commissario europeo per i Trasporti deciderà entro ottobre prossimo se portare avanti o meno il progetto nella sua formulazione del 2004, che è in via di revisione anche a Bruxelles proprio per i numerosi problemi che pone non solo a livello finanziario, ma anche dal punto di vista della sostenibilità e della fattibilità. È chiaro che il governo italiano sta cercando di assicurarsi almeno questi 672 milioni di euro, che serviranno per produrre studi e per iniziare i lavori del tunnel di Chiomonte. Ma quando i soldi finiranno, ammonisce Frassoni, non c'è alcuna certezza che ne arriveranno di nuovi, e la Tav rischierà di restare incompiuta.

top