"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignita' e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza"
(articolo 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani).

25 settembre 2011

MARCIA PERUGIA-ASSISI
per la pace e la fratellanza dei popoli

Ultimo Appello del Movimento Nonviolento

Finalmente ci siamo! Mancano pochi giorni alla “Marcia per la pace e la

fratellanza dei popoli” che il 25 settembre vedrà sfilare migliaia e

migliaia di persone da Perugia ad Assisi.

E’ il popolo della pace che si mette in cammino per smobilitare la

guerra di oggi, attraverso il ritiro dell'esercito dall'Afghanistan e

dalla Libia, e quella di domani, attraverso il disarmo e il taglio

drastico delle spese militari. Ciò potrà cominciare solo se ciascun

marciatore di pace assumerà questa esigenza come impegno personale.

Il Movimento Nonviolento ha convocato questa Marcia nel cinquantesimo

anniversario della prima,  voluta ed organizzata da Aldo Capitini nel

1961, come risposta popolare alla folle corsa agli armamenti in

un’Europa divisa fra Est ed Ovest. Nei  cinquant’anni che ci separano da

quella Marcia, pur con la conclusione della “guerra fredda”, le spese

per gli armamenti sono incredibilmente lievitate a livelli astronomici,

portando gli investimenti militari a diventare, di gran lunga, il primo

spreco pubblico nel bilancio di uno Stato che, invece, sottrae

continuamente risorse alle "spese di pace" (sanità, scuola, cultura,

servizi sociali, ricerca, servizio civile, ecc.).

I governanti, da vent'anni, impegnano costantemente il nostro Paese in

"guerre calde" in giro per il mondo, che uccidono in nome del popolo

italiano. La nostra Costituzione repubblicana che "ripudia la guerra

come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di

risoluzione delle controversie internazionali" è ripetutamente, a sua

volta, ripudiata!

Ci sono, oggi, ancora più ragioni di cinquant’anni fa per marciare in

maniera consapevole e determinata affinché, percorrendo i 24 chilometri

che da Perugia portano ad Assisi, il popolo della pace torni ad essere

un soggetto autonomo ed indipendente per aiutare il Paese ad uscire

dalla grave crisi sociale, politica, economica, morale nella quale è

precipitato.

La Marcia della pace non è un rito, è un impegno. Non è una passeggiata,

è un'azione politica. E’ un’azione nonviolenta. Questo era chiaro ad

Aldo Capitini quando nel 1961 dalla Rocca di Assisi disse: "la pace è

troppo importante perchè possa essere lasciata nelle mani dei soli

governanti".

Dunque, mettiamoci in marcia per ripudiare le guerre di domani avviando

da oggi la politica del disarmo.

L’appuntamento è ai Giardini del Frontone di Perugia, alle ore 9, o

lungo il percorso fino alla Rocca di Assisi, dietro al grande striscione

“Nonviolenza”.

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