ASSOCIAZIONE PER LA PACE:
 
Unesco: benvenuta Palestina, adesso subito Hebron-El Khalil sia dichiarata città patrimonio dell' Umanità
di Luisa Morgantini
 
 
L'associazione per la Pace si unisce alla gioia dei Palestinesi e di tutte le persone che hanno a cuore i diritti umani e la giustizia per il risultato raggiunto dall' Assemblea dell'Unesco che ha accolto la Palestina come suo membro effettivo.
Oggi 107 Stati si sono espressi a favore dell’adesione della Palestina, 52 – tra cui l’Italia, – si sono astenuti, e 14 hanno detto no, tra i quali Usa, Germania e Israele. Tra i sì  molto importante il voto della Francia  che fino a qualche settimana fa appariva contraria alla iniziativa palestinese.
"E' un giorno storico,  è un giorno di festa.  Per noi si tratta di uno dei pilastri nella nostra lotta per l’indipendenza, penso che siamo più che mai vicini a raggiungerla», ha affermato Sabri Saidam, consigliere del presidente Mahmoud Abbas
aggiungendo che il voto è un «grande messaggio» per chi, in seno al Consiglio di Sicurezza, si oppone alla richiesta palestinese di adesione all’Onu.
Hanan Ashrawi storica "portavoce" alle trattative di Madrid, ha dichiarato che si tratta «un trionfo dello spirito umano di fronte alle intimidazioni».
 
Luisa Morgantini già Vice presidente del Parlamento Europeo e portavoce dell'Associazione per la Pace felicitandosi per il risultato dichiara che:  "Questo voto manifesta che la maggioranza dei paesi non vuole abbandonare i palestinesi al potere militare e mediatico israeliano e sanno
sottrarsi al dominio Usa, perchè credono
 ancora nel diritto alla libertà e all'autodeterminazione,e da oggi  i  palestinesi potranno rivendicare a titolo di membro effettivo che i luoghi siti nei territori occupati della Cisgiordania e Gaza possano essere riconosciuti come patrimonio dell' Umanità, e prima di tutti la città vecchia di Hebron  - El Khalil -  che dovrebbe diventare patrimonio dell' Umanità ed  è invece ostaggio  di 400 fanatici  coloni israeliani  che hanno distrutto pezzi importanti di questa città."
 
 L' Associazione per la pace rileva che ogni mezzo è stato usato dagli Stati Uniti, i grandi alfieri  della democrazia   e della libertà, per impedire che prevalessero i si;
hanno posto, e lo metteranno in atto, il  ricatto economico nei confronti dell' Unesco, non pagheranno più le loro quote.  Lo hanno fatto anche con l'autorità palestinese che ha chiesto il riconoscimento  dello Stato di Palestina al Consiglio di Sicurezza, hanno deciso di bloccare gli aiuti economici forniti attraverso USAID. Ma   non tutto si può comprare.
 
Questo risultato non assicura però  il successo nè al Consiglio di Sicurezza nè all'Assemblea delle Nazioni Unite, del riconoscimento della Palestina quale 194  stato membro delle Nazioni Unite,
per questo l' Associazione per la pace chiede di mobilitarsi  per fare pressione sui governi dell' Unione Europea, affinchè 
facciano  prevalere le ragioni del diritto su quelle delle alleanze geopolitiche e votino si al riconoscimento dello Stato di Palestina come membro effettivo delle nazioni Unite.
 
Come sostiene   Luisa Morgantini  "sappiamo bene che il voto si alle Nazioni  Unite   non è la fine dell' occupazione militare israeliana, la fine del furto di terra, di acqua, di vite, ma è un passo importante, da lungo tempo dovuto. E' tempo che    Israele, sia resa responsabile delle continue violazioni del diritto Internazionale. Solo con la fine dell' occupazione israeliana sarà possibile la pace e finalmente un pò di giustizia".
E' ciò che come Associazione per la Pace chiediamo.
 
 
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