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15 ottobre 2012

Una pala eolica in crowdfunding
di Simone Cosimi

Olanda, record mondiale per un acquisto collettivo nel settore green: tremila famiglie di Groningen sborsano 3,5 milioni di euro per comprare la propria fonte di energia pulita. E altre sono già in fila

Una pala eolica nel giardino di casa. Almeno in senso figurato. Il (quasi) record mondiale per un acquisto collettivo – sicuramente quello ufficiale dedicato al comparto dell’ energia pulita – è stato fissato in Olanda: tremila famiglie della provincia di Groningen, nel nord del Paese, si sono unite per comprare una gigantesca pala da 3,5 milioni di euro. Il prezzo del bestione – come altri installato in un parco energetico dove nell’800 spiccavano antichi mulini a vento – è stato diviso in 10mila pezzi, ciascuno rilevabile con una quota di 351 euro e in grado di produrre 500 kWh all’anno. Dopo un periodo di sensibilizzazione, alla fine di settembre una delle due pale disponibili in zona, la “De Grote Geert” (Geert il grande), è diventata proprietà di una risoluta comunità locale. E non è detto che presto non si prenda di mira anche l’altra messa sul mercato dalla Windcentrale, la “De Jonge Held” (il giovane eroe). 

Non si tratta certo di una delle tante stranezze green che ogni tanto piovono dal Nord Europa: l’affare è tremendamente serio. Anzitutto, l’acquisto della pala – (quasi) unica fonte di energia casalinga – metterà al riparo migliaia di persone dalle fluttuazioni del mercato almeno per una quindicina d’anni, cioè fino alla scadenza della garanzia ventennale di cui godono le pale (che hanno appena compiuto quattro anni). Questo in un contesto, come quello dei Paesi bassi, in cui il prezzo dell’energia è raddoppiato nell’ultimo decennio. Insomma: un investimento sicuro sul futuro. E se anche i prezzi dovessero rimanere più o meno stabili, l’acquisto finirebbe comunque col ripagarsi in una decina d’anni. Concedendo quindi alla comunità olandese ben sei anni di guadagno a rendimenti dal 4,2%, destinati ad alzarsi con l’aumentare delle tariffe. 

Da uno dei Paesi principe per lo sfruttamento delle rinnovabili si apre dunque una nuova fase sperimentale: quella dell’ uso privato dell’energia. Scommessa dunque realizzabile in particolare in realtà di media grandezza. Una risposta possibile al predominio della globalizzazione energetica selvaggia resa possibile – oltre che dal florido sviluppo degli investimenti nel settore – dal locale operatore di rete, Greenchoice, grazie anche al sostegno dell’organizzazione ambientalista indipendente Milieu Centraal. Nel dettaglio, l’accordo prevede che l’ 85% del fabbisogno energetico arriverà dalla pala acquistata in crowdfunding e il restante 15% dalla rete di distribuzione. Sempre e comunque proveniente da fonti pulite.

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